Capitolo 8 - Primo bacio

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-Certo che Scorpius è un vero vigliacco. Non si è nemmeno degnato di accompagnare Emma o di vedere come sta.- disse James a Selene serrando i pugni, non appena furono fuori dall'infermiera.
-Sai che per lui è difficile mostrarsi sensibile e ammettere i propri errori come lo è per te essere tollerante e umile.- gli disse Selene in tono scherzoso per cercare di sdrammatizzare.
-Ma non è vero. Io non sono così. O forse sì... ma non solo. Ho anche i miei lati positivi.- ribattè il Grifondoro, pensando ad un suo pregio di cui potersi vantare.
-Ma certo. Sei spiritoso, un leader fantastico e il cercatore migliore degli ultimi anni, l'unico ad aver saputo battere i Serpeverde l'anno scorso, prima che lo facesse Emma quest'anno.- gli disse lei sedendosi sui gradini delle scale. -E poi sei un ottimo amico.-
-Davvero lo credi?-
James prese posto accanto a lei, guardarla sorpreso per i complimenti ricevuti.
Selene sorrise e alzò gli occhi dal libro che aveva appena aperto per guardarlo a sua volta.
Silenzio.
-Tu invece sei altezzosa, odiosamente intelligente e prepotente, ma sei anche sincera, dolce, quando lo vuoi, un'artista fantastica e la mia migliore amica.- disse James. -E poi sei bella.-
Selene fece una faccia come per dire "parli di me?".
-Sono prepotente.-
-Sì.-
-Odiosamente intelligente.-
-Sì.-
-E bella.-
-Esattamente.-
James la guardò con aria di sfida, quando arrivò Lucas, che interruppe educatamente la loro conversazione, chiedendo di parlare da solo con Selene.
Il ragazzo dai capelli neri diede un bacio sulla guancia della ragazza e guardò male Lucas prima di andarsene verso il suo dormitorio.

***

-Come va, Scorpius? Triste per la sconfitta? Tu e il tuo amichetto James non avete avuto abbastanza capacità per arrivare primi?- chiese Albus a Scorpius, ridendo mentre entrava nella Sala Comune dei Serpeverde.
Il biondo non rispose, non era in vena di scherzare.
-In pena per qualcuno?-
Albus, ovviamente, alludeva ad Emma e consigliò all'amico di andare da lei in infermieria piuttosto che stare lì a piangersi addosso.
-Sai, hai ragione. Devo andare, noi due ci vediamo dopo.- così dicendo, Scorpius scese giù dal divano e si diresse verso la porta.
-Grazie del consiglio, amico.-
-Dovere.-

***

Intanto Lucas e Selene erano usciti dal castello per parlare un po'.
-Sel, ti andrebbe di rimanere ancora sveglia?- chiese Lucas alla ragazza, mentre passeggiavano.
-Io... ecco... non so se posso. Sai, l'incidente di Emma...- cercò di intrattenerlo lei.
Il ragazzo sembrò deluso da quella risposta e smise di camminare, fermandosi non molto distante dal castello. Poi alzò lo sguardo verso di lei e le disse: -Tu mi piaci, Selene. Sono innamorato di te fin dall'inizio di quest'anno, da quando abbiamo iniziato il corso di disegno insieme.-
Lei era molto imbarazzata e gli avrebbe anche detto qualcosa, se in quel momento non stesse pensando alla precedente discussione con James. Ma quest'ultimo era già fidanzato con Helen, dopotutto.
Forse sarebbe stato un bene se lei avesse provato a dimenticarlo.
E poi Lucas era molto bello ed era un bravo ragazzo a cui lei voleva molto bene.
-Anche tu mi piaci, Lucas.-
Improvvisamente il ragazzo la prese per la vita e la baciò.
Era il primo bacio, per Selene. Quel bacio che aveva tanto desiderato ricevere da James.

***

Emma era appena riuscita a prendere sonno che, disturbata dai rumori che aveva fatto Scorpius per sedersi ai piedi del suo letto, si svegliò e, vedendolo, gli chiese subito cosa fosse successo dato che era quasi mezzanotte e lui non si era fatto vedere tutto il giorno.
-Sai, sei carina quando dormi...- le disse il ragazzo senza pensarci, ma si pentì subito di aver lasciato che i suoi penseri parlassero. -Cioè, non che tu non lo sia quando sei sveglia, ma... argh, che stupido. Non so nemmeno fare un complimento. Il motivo per cui sono qui è per scusarmi. Se non fosse stato per la mia imprudenza ora non saresti qui.- terminò Scorpius, cercando di svalutare ciò che aveva detto precedentemente.
Emma gli rispose che un po' era vero, sì, ma che lei avrebbe potuto essere più svelta e accorgersi in tempo dell'aculeo maledetto.
Ma non dimenticò ciò che le aveva detto Scorpius con tanta tenerezza un attimo prima.
-Come stai ora?-
-Bene, più o meno. Grazie di essere venuto.- gli rispose poi sorridendogli.
Scorpius era esterrefatto. Come poteva dirgli così dopo che era venuto a trovarla con tanto ritardo? Non poteva sopportare oltre, doveva chiederglielo.
-Odio la tua bontà. O forse la invidio, non so. Ma fatto sta che non sopporto quando non reagisci al male che ricevi, ma anzi rispondi con il sorriso sulle labbra.-
Emma gli chiese dubbiosa il perché.
-Forse perché questo mi fa pensare a quanto sia cattivo io.-
-Tu non sei cattivo, Scorpius. Forse solo in parte. Tutti noi siamo fatti da male e bene. Sta a noi scegliere da che parte stare.- disse Emma. -Me lo ha insegnato una persona speciale.-
In quel momento la ragazza pensava a Sirius Black, grande mago e grande persona. E, per qualche motivo, pensò che lui e il ragazzo dagli occhi grigi e dai capelli biondi che aveva davanti avessero parecchio in comune.
Scorpius parve toccato da quelle parole, ma ad un certo punto Emma impallidì.
-Cosa c'è?-
Lei gli rispose con lo sguardo, senza osare parlare.
Scorpius guardò nel buio verso dove gli aveva indicato lei, per capire cosa le fosse preso.
Appena si voltò rimase sconvolto anche lui.
Il Liator aureo era all'angolo dell'infermeria e si sarebbe mimetizzato perfettamente con il muro se non fosse stato per il bagliore degli occhi viola.

JESS E IL POTERE DELL'AMETISTA 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora