I G.U.F.O si avvicinavano sempre più, ed Emma era terribilmente in ansia.
Studiava pomeriggi interi con Selene e Rose, trascurando Niall.
Il ragazzo la veniva a trovare in biblioteca di tanto in tanto, ma lei non aveva abbastanza tempo per uscire con lui.
Niall lo capiva e rimaneva con lei, ascoltandola ripetere.
Qualche volta Emma rimaneva a studiare fino a tardi e Selene veniva a farle compagnia.
Quella sera erano venuti anche James e Scorpius.
-Non essere così stressata. Andrai alla grande. Quello che deve preoccuparsi è Scorpius. Arriverà fino all'ultimo giorno prima dei test senza aver ripassato. Ma, come biasimarlo, io prendo sempre voti peggiori persino di lui. Ma quest'anno non ho esami, quindi mi rilasso.- disse James dando un'occhiata al ragazzo.
Selene rise e Scorpius disse schiettamente che ognuno aveva il proprio metodo di studio.
-Il tuo consiste nel non studiare a quanto vedo.- disse lei ridendo.
I tre ragazzi riuscirono a distrarre Emma dai libri. Almeno per quella sera.
Prima di andare nei dormitori, rimisero i libri sugli scaffali.
Mentre Selene riponeva nella libreria l'ultimo volume su Difesa Contro Le Arti Oscure, James le si avvicinò e le chiese con ironia: -Che fine ha fatto il tuo noioso angelo custode?-
-Già, da un paio di giorni non ti vedo insieme a Lucas. Non vorrei che fosse a causa mia. Se è per stare con me in biblioteca...- cominciò Emma dispiaciuta, ma Selene la bloccò scuotendo la testa, facendole capire che gliene avrebbe parlato dopo.
-Non mi va di parlarne. Emma, andiamo nei dormitori?- si affrettò a chiederle.
-Certo.-
Le due si incamminarono, lasciando Scorpius e James nel dubbio.
-Cos'è successo?- le chiese Emma, non appena furono fuori di lì.
-L'ho lasciato.-
Piombò il silenzio.
-Ma è un ragazzo tanto dolce e bello...perché mai...-
-Emma, non sento niente di più di un grande affetto per lui e non mi andava di illuderlo. Se ho fatto male non lo so, fatto sta che questo è ciò che rifarei.- disse Selene scontrosamente.
Emma non le disse altro, ma capì che la cugina aveva fatto la scelta migliore. Lei amava James. E questo Emma lo sapeva.
Mentre camminavano, Selene afferrò il braccio della cugina, tirandola dietro una colonna.
Il preside Titanus Caddle stava uscendo dalla Stanza delle Necessità, al settimo piano.
-Avrà capito qualcosa?- sussurrò Emma.
-O magari il professor Paciock ha parlato.- continuò spaventa Selene.
Le due ragazze aspettarono che il preside fosse abbastanza lontano e ripresero il cammino verso le cucine.***
-James, cucciolotto, usciamo?- gli chiese una ragazza mora e bassina che stava vendendo incontro al ragazzo, mentre lui e Scorpius si alzavano dalle sedie della biblioteca.
-Celine, piantala. Non stiamo insieme. Addio.- disse lui alzando il capo al cielo e chiudendo gli occhi, annoiato dalla ragazza.
-Sono Aurelia, veramente.-
-Fa lo stesso! Ad-di-o!!- sbraitò lui, fissadola infastidito.
-Ma ieri mi hai baciat...-
-Sparisci!-
La ragazza se ne andò quasi in lacrime.
James sospirò e si rivolse a Scorpius: -Allora, che ti dovevo dire? E non guardarmi in quel modo!-
Scorpius lo stava scrutando complice.
-Era carina...-
-No.-
-Solo perchè il suo nome non inizi a per "s" e non finisce con la "e", non significa che...-
-Scorpius, piantala. Allora, cosa ne pensi di Lucas? Voglio dire, cosa credi che sia successo tra lui e Selene?- gli chiese James, mentre uscivano dalla biblioteca.
-Non ne ho la più pallida idea. Chissà perchè ti interessa tanto...- fece Scorpius, sorridendogli e dandogli una gomitata.
-Andiamo, sai tutto!- ribattè James sorridendo a sua volta e tirandogli un pugno sul braccio.
Poi aggiunse più seriamente: -Sono io che non so quasi nulla di te.-
Scorpius era imbarazzato. Non aveva voglia di parlargliene. Non per il momento almeno.
-Sto con Ashley. Lo sai bene.- gli disse con un tono il più indifferente possibile.
James sorrise guardando in basso.
-Certo che lo so. E so anche che non ti piace.-***
-Emma, è Wiky?!- chiese Selene alla cugina, non appena arrivarono davanti alle cucine.
-Sì!- le rispose Emma chiamando l'elfo che era in fondo al corridoio laterale.
-Signorine, voi essere ancora sveglie? Voi non badare a regole.-
-Abbiamo studiato in biblioteca per gli esami. Quindi siamo giustificate.- disse Emma.
Wiky fece un'espressione poco convinta e le sorrise.
-Abbiamo bisogno di dirti una cosa.- intervenne Selene.
L'elfo si preoccupò. Era sicuro che si trattasse di altre domande sul suo padrone.
-Noi siamo tuoi amici. Io, Emma, James e Scorpius siamo tuoi amici.
Hai fatto e stai facendo tanto per noi e, se avrai bisogno, noi ci saremo sempre. Sempre.-
A quelle parole, Wiky diede un'occhiata intorno e si sedette per terra facendo loro cenno di imitarlo.
Fece un grande respiro e disse: -Wiky avere tanta paura, ma anche tanta voglia di ribellarsi e di parlare, di aiutare voi. Ma io non potere farlo. Lui controllare e sentire me. Lui punire me, se io svelare sua identità. Lui uccidere me.- e così dicendo, schiccò le dita scomparendo, lasciando le due ragazze nel dubbio più assoluto.
I giorni seguenti furono ricchi di tensione.
Emma e Selene raccontarono agli altri dell'Esercito ciò che aveva detto Wiky, lasciandoli tutti pensierosi.
Rose si convinse ad imparare ad usare l'Anatema Che Uccide.
Oramai solo Lily non sapeva eseguirlo, dato che secondo Selene, Emma e Rose, era troppo piccola.
Se fosse stato per James e per Albus, a quest'ora la ragazzina avrebbe appreso anche quella maledizione.
Tutti si stavano dirigendo nella Sala Grande per pranzo, quando James, che spiava con lo sguardo il fratello e Selene, notò qualcosa di insolito.
-Selene, c'è qualcosa che non va?- le chiese Albus, vedendo Lucas passare senza salutarla.
-Tutto apposto.-
Dopo pranzo James seguì la ragazza, che si diresse verso il campo di Quidditch, dato che dopo sarebbe avvenuta la partita Grifondoro contro Serpeverde.
-Selene!- le urlò James, che la seguiva da un po'.
Lei si voltò e, non appena vide che era lui, si sedette sotto l'albero più vicino, aspettando che il ragazzo la raggiungesse.
James poggiò la schiena sul tronco dell'albero e, guardando verso la foresta con quello sguardo profondo e attraente che lei tanto amava, le chiese: -Cos'è successo con Lucas? Sai che di me ti puoi fidare.-
-Non ne voglio parlare.-
James si sedette affianco a lei, la guardò negli occhi e le disse: -Penso che parlarne con me ti farebbe bene, ma se non vuoi...-
Selene sospirò e gli rispose: -L'ho lasciato. Non provo amore per lui e non mi sembrava giusto continuare ad illuderlo.-
James sembrò piacevolmente sorpreso, ma stette in silenzio e continuò: -Quindi non ti è mai piaciuto?-
-Ora vuoi sapere troppo.-
-Lo so.-
-No.-
-Cosa?-
-Non sono mai stata innamorata di lui.-
Il ragazzo, sorpreso da tanta lealtà, decise di essere sincero anche lui, e disse: -A me Helen piaceva. Era una stupida cotta. Una di quelle che ti dura un mese e via, ma mi piaceva. Almeno credo.
Solo che l'amore è più forte. Quasi quanto il bene che ti voglio.-
-Che a sua volta è forte quasi quanto il bene che ti voglio io.-***
-Io non so più cosa pensare. Non mi cerchi mai, passi metà del tuo tempo con quei mocciosi e mi saluti a malapena.
Gli altri ragazzi accompagnano le proprie fidanzate nei dormitori, tu non lo fai con me. Ora mi dici che mi devi parlare. Ci credo, hai delle scuse da farmi?!- urlò agitata Ashley contro Scorpius, non appena lui la chiamò in disparte.
Poi si calmò e disse: -Scusami, ho esagerato. Ti amo.- e lo baciò -Cosa dovevi dirmi?-
-Ashley, cercherò di essere il più cauto possibile, ma lo sai che non mi riesce bene.
Io e te non possiamo più stare insieme.- le disse freddamente.
La ragazza tolse le sue braccia dal collo di lui e balbettò: - N-non...i-io...cosa??-
-Mi dispiace, ma non ti amo. Sono innamorato, sì, ma non di te.-
A quelle gelide parole, che risuonarono marmoree tra le pareti del castello, Ashley scoppiò in lacrime e fuggì.
Scorpius appoggiò la testa a muro, rivolgendo gli occhi verso l'alto soffitto.
Non sapeva però che qualcuno aveva sentito quella conversazione.
Infatti Emma aveva sentito tutto. Ashley non avrebbe più parlato delle serate passate con Scorpius, perché non ce ne sarebbero state più. Era finita tra loro.
Il corridoio era ormai deserto e Scorpius era l'unico ragazzo lì rimasto.
Emma lo spiava da dietro l'angolo.
Solo ora si rendeva realmente conto di quanto fosse bello.
Ignaro di tutto, se ne stava a riflettere con quel mento appuntito e con quegli occhi più gelidi di se stesso.
Ora la ragazza era certa dei suoi sentimenti. Ora sapeva cosa voleva veramente. O meglio, chi.
Proprio quel ragazzo che da lì ad un paio d'ore avrebbe battuto i Grifondoro dopo una durissima partita.***
Nei giorni successivi ci furono i G.U.F.O.
Scorpius studiò, come James aveva previsto, giusto un paio di giorni prima, con Emma, Selene e Rose, che tentavano di far ripassare lui ed Albus.
Ci volle del tempo e tanta, tanta pazienza, ma ce la fecero.
Selene era insicura di un paio di risposte su cento ed Emma era convinta di aver passato Trasfigurazione.
Erano tutti in subbuglio in quei giorni.
Tutti tranne James, che non aveva esami da svolgere, non quell'anno almeno.
Egli s'impegnò a spiare le mosse dei Liator con l'autorizzazione segreta del professor Paciock.
Wiky non si fece vedere per un bel po', il che diede dei sospetti.
Che il suo padrone lo avesse picchiato?
James temeva proprio questo.
Un giorno, mentre era in biblioteca con Scorpius per aiutarlo a ripassare, ripensò al passaggio segreto.
-Seguimi.- disse rivolto all'amico.
-Ma non vedi che ho un sacco di esercizi da fare e di formule da ripassare?!- gli chiese Scorpius, che era nella confusione più totale.
-Se vuoi vado da solo, ma non credo che qualche minuto ti possa nuocere più di tanto.- disse James convinto, abbassando il libro dell'altra volta e aprendo il passaggio segreto dietro la libreria.
Scorpius lo seguì, abbandonando lo studio alle sue spalle.
I due si misero il mantello che James aveva portato, e, avanzando, notarono che quel passaggio segreto non compariva sulla Mappa del Malandrino.
Forse era stato costruito di recente?
Fatto stava che era da un quarto d'ora che camminavano a vuoto senza trovare nè biforcazioni, nè Wiky.
Ad un certo punto arrivarono davanti ad una porta d'oro, tutta ricoperta da ametiste. La stessa pietra del torneo e degli occhi dei Liator.
Scorpius guardò James in segno di rimprovero, non appena vide che pronunciò a bassa voce: -Alohomora.-
La porta, com'era prevedibile, non si aprì. Scorpius emise un sospiro di sollievo.
Poi notò sulla porta una piccola rientranza, che non era coperta da pietre.
-A quanto pare la chiave è una piccola pietra.- disse Scorpius.
-Già. E noi lo troveremo.-
Si sentì una voce giungere dal corridoio del passaggio segreto e pochi attimi dopo i ragazzi videro spuntare Wiky con un anello che aveva un'ametista al suo centro.
L'elfo aprì la porta inserendo la pietra nella rientranza e, dopo di lui, i due ragazzi entrarono di soppiatto, lasciando chiudere la porta alle loro spalle.
Vedendo tutte quelle pietre catalogate per colore, rimasero a bocca aperta.
C'erano già stati lì. Tramite la Stanza delle Necessità durante il torneo.______________
Spazio autriceBuongiorno a tutti voi!
Piaciuto il capitolo? Speriamo di sì❤
Povero Lucas, e povera Ashley...no, okay, "povera Ashley" proprio no.
Allora, curiosi di sapere qualcosa di più su quella stanza di pietre preziose? Avete una vaga idea in merito? Mmm...commentate se avete sospetti, ma non aspettatevi affermazioni come risposte.
Il padrone di Wiky abita lì?
Chissà cosa ci faceva il dolce elfo nel passaggio segreto per la seconda volta...
Una abbraccio,
vostra Mary P.❤
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JESS E IL POTERE DELL'AMETISTA 1
ФанфикSelene ed Emma erano due giovani cugine, figlie rispettivamente di madre strega e padre babbano e di madre babbana e padre mago. Entrambe amavano la saga di Harry Potter e attesero il loro undicesimo compleanno con un'unica speranza, quella di ricev...