-21- 9 MAGGIO:

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Rialzarsi dopo un dolore del genere è difficilissimo, quasi impossibile.
Jasmine ha perso diversi chili per il dispiacere. Totò le sta accanto in modo speciale, le sta dimostrando l'amore che prova.
La morte di Ciro ha reso la vita all'esterno altrettanto difficile.
Pietro è scappato e si è nascosto fuori Napoli.
Salvatore fa l'impossibile per proteggere Rosa, la sola rimasta a casa.
Sa che Jasmine non fallirà nel vendicare il gemello.
In un attimo Salvatore e Pietro hanno dimenticato gli "errori" della ragazza e sanno entrambi che a breve non uscirà da quell'istituto ma peggiorerà ogni cosa ricevendo una condanna per omicidio efferato.

Ha quotidianamente scontri con Edoardo per il comando, in teoria lui era l'erede naturale di Ciro ma in pratica lei è una Ricci, la gemella di Ciro Ricci ed è troppo forte per lasciare a lui il potere.
Il ragazzo in parte la capisce, sa come sta ed è d'accordo con lei, Ciro va vendicato ma non all'interno dell'Ipm.
Lei non è intenzionata a perdere tempo, nel modo più assoluto soprattutto perché a breve Filippo verrà trasferito in un istituto penale minorile di Milano, tutto il mondo sa che finché sarà sotto lo stesso "tetto" ha le ore contate.

Carmine è in ospedale a lottare tra la vita è la morte. È stato sparato poche ore dopo la morte di Ciro e Jasmine è in attesa di un permesso così potrà andare in ospedale e staccargli le macchine. Il fatto che lui sia diventato padre non la tocca minimamente, Ciro non potrà mai diventare né padre né altro per colpa sua e per colpa del suo compare che sa solo lamentarsi e poi in realtà è un assassino fatto e finito.

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Jasmine non ha ottenuto alcun permesso, forse gli inquirenti immaginavano il suo piano.
Carmine si è ripreso. Ha ottenuto i domiciliari e sposerà la fidanzata a giorni.
Il 9 maggio.
Giorno importante in cui finalmente riprenderanno i permessi.
Jasmine è prontissima. Avrà entrambi i suoi acerrimi nemici fuori e sarà libera di fare ciò che desidera.
Vuol farli soffrire, vuol torturarli, vuole che le implorino perdono ma non glielo concederà.
Anche questa volta il permesso per uscire le viene negato.
È costretta a restare all'Ipm.
Usciranno: Filippo, Totò, Gaetano, Edoardo e Milos.

Jasmine scende in cortile mano nella mano con Totò, le ha chiesto di accompagnarlo al cancello.
Si scambiano un bacio grande. Gli ha chiesto di salutarle il padre, la sorellina e di dire loro che le manca Pietro.
Le manca veramente perché praticamente non lo vede e non lo sente da quando tornarono dall'ospedale dopo che Salvatore si era sentito male per averla vista con Enzo.

<< ce verimm rimane 'e sera vita mij. Ti amo assai >>
<< pur ij Totò, assai. Fa ó bravo nun ghi a femmene >> impone lei accarezzandolo in volto per poi baciarlo teneramente.
<< nun te facesse mai na cosa 'e chesta e poi che me ne faccio 'e l'ate femmene quanno stong co te e t'amo assai >>
Sorride lei.

<< a prossima vota te fann ascì e ce ne jamm fore nzieme >> le sussurra.
<< nun vec l'ora >> ammette lei.
<< accussì facimm ammore rind a nu liett vero vista mare e no dint a stu cess ca nun è degno 'e te >> le promette.
Le poggia le mani sulle guance e poi la bacia.
Su richiesta dei suoi amici è costretto ad accorciare il bacio, è ora di andare.

Jasmine guarda il cancello richiudersi provocando un boato.
Si scambiano un saluto con la mano, tutti ignari di quello che succederà e di come questo 9 maggio cambierà le loro vite irrimediabilmente e per sempre.
Appena i ragazzi spariscono dal suo campo visivo si volta e si incammina.
Kubra e Gemma l'aspettano a braccia aperte.
Le raggiunge a passo svelto.
Ricambia l'abbraccio e i loro baci poi insieme salgono per fare colazione.

All'Ipm è tutto come sempre, classica giornata. Colazione, attività quotidiane, ora d'aria, pranzo, ecc.
Fuori è una giornata di "ordinaria" follia.
Totò anziché andare a casa dei genitori per la festa della mamma vuole fare qualcosa per la ragazza che ama, perché è dalla sua parte e perché ha sempre considerato Ciro un fratello.
Spera di consolarle un po' il dolore.
A bordo di una macchina segue Filippo diretto alla chiesa di Palma Campania dove si sposerà Carmine.
Si apposta all'esterno ed attende.
Sul sedile al suo fianco ha una pistola.
La impugna appena escono dalla chiesa e la sorella di Filippo parte con la sua macchina.
Il tentativo di sparare Filippo, purtroppo, fallisce perché sale sulla macchina guidata dall'agente Beppe.
Al centro dello spiazzale davanti alla chiesa resta Carmine con la figlia in braccio.

Totò lancia la pistola, mette in moto la macchina e parte come un razzo per investirlo.
Nina, a differenza del neomarito, si accorge della macchina e delle intenzioni di chi la guida e così per amore, per immenso amore, si sacrifica.
Spintona il ragazzo che ama per salvare la vita a lui e alla loro figlia.
Il suv la colpisce in pieno facendola volare letteralmente, atterra a pancia in su sull'asfalto col sangue che comincia a spandersi.
Il suv riparte alla velocità della luce.
Filippo e Beppe riscendono dalla macchina.
Carmine si rialza e tutti gli invitati si avvicinano a Nina.
In un secondo sono passati dalla gioia immensa alla disperazione totale.
Cercano di portarla in ospedale ma è tutto inutile.

Nessuno sa dove e con chi ha passato il permesso Gaetano ma Edoardo e Milos con le rispettive dolci metà.
Edoardo con Teresa, l'amante, mentre Milos con una trans.
Si rincontrano tutti e 4 al cimitero quando è ormai buio.
Scavalcano e raggiungono la cappella dei Ricci dove in cima c'è una foto enorme di Ciro.
Non hanno le chiavi quindi non possono entrare, lo salutano ed alzano i lumini per rendergli omaggio.
La cappella è colma di rose rosa, le preferite di Ciro che Jasmine fa arrivare regolarmente. Ha incaricato Rosa di provvedere e le ha messo totalmente in mano il suo conto.

Ti bruciavo dentro/Mare Fuori:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora