-17- Primo permesso:

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Come previsto 24 ore dopo Jasmine sta uscendo dall'Ipm per il primo permesso. È un po' provata, quando si è svegliata ha trovato una lettera di Totò con il testo di una canzone.

"Me staje appennenn' amo'. Pecché me staje appennenn'?. M'arrevuot' 'o core e po' te ne vaje.
Amm' fatte ammore but don't ask me why.
Ciento bombe all'ora. Stongo tutt' I love you.
È 'na croce d'oro si tu non ce stai cchiù.
'Int"o core nun sent' nient' co' volume d"e cuffiett' a vint' 'e parole tuoje s"e port' 'o vient', che cumpagne tuoje mmiez' 'a gente.
Stongo arrefunnenno malamente. Chiagne sangue, ma è cos' 'e nient'. 'Int"o core nun sent' nient'. Piccerè, m'è 'ppicciato 'o core e po' te ne vaje 'n'ata vota ancora but don't ask me why m'è mannat' 'a fore. Stongo tutt' I love you.
È 'na croce d'oro se tu non ce stai cchiù"

Totò la guarda usciere dal cancello ed andare incontro ad Enzo. L'accoglie a braccia aperte, la bacia sulla fronte poi le porge il casco e salgono in moto.
Lo stringe forte, adora andare in moto ma le fa sempre un po' paura.
Parte velocemente e comincia a sfrecciare tra le strade di Napoli.
Si ferma solo quando raggiunge il portone del suo palazzo. Scendono, sistemano i caschi e poi varcano la soglia e mano nella mano salgono le scale. Quante volte sono entrati ed usciti da questo edificio, infinite da quando si sono messi insieme.
Apre il portone e poi una volta entrati lo richiude a chiave.
La riprende per mano e la trascina sul divano, per parlare.
Si siedono uno accanto all'altro. Lei dà le spalle al bracciolo, apre un po' le gambe così lui può prendere posto.
Le avvolge un braccio attorno alla schiena e lei attorno alle spalle.
Per loro è estremamente naturale sedersi in questo modo.
<< sta storia 'e Totò? >> domanda gelosissimo.
<< nun era niente, tenevi ragione tu. E nun poteva essere niente pecché teng ancora a te rind ao core. L'agg usat comm alibi >> risponde mentendo è consapevole di farlo ma si fida di Ciro, le ha consigliato di scegliere Enzo anche se per lui non è facile.
<< pur ij >>
<< m piace comm hai sistemato >>

<< l'agg fatt p te e pe mio nipote. Accussì state cu me quann ascite >>
Suo nipote è Gianni detto Cardiotrap, detenuto con lei all'Ipm.
<< non vedo l'ora ma bisogna fare qualcosa per lui. È innocente >> dichiara lei.
<< ó sacc ammò ma nun c stann prove ' e st'innocenza >>
<< me rispiace, però menomale ca c stann iss e Ciro, sola sarebbe stato troppo difficile >> confessa.

<< infatti stong tranquillo >> sussurra e poi la bacia sulle labbra.
Si scambiano un bacio in cui le loro lingue scandiscono il ritmo. È un bacio umido, dolce e travolgente.
Le assapora la lingua, gliela bacia, le attorciglia attorno la sua.
<< m purt a mangia à pizza? >> gli domanda per evitare che la situazione possa sfuggire di mano.

Annuisce lui, si alza poi le porge le mani.
Escono e s'incamminano per le strade di Napoli, le avvolge un braccio attorno al collo. Le persone li salutano, gli fanno gli auguri. Sono tutti felici di vederli di nuovo insieme.
Lei però in questo momento pensa a Totò.

—————

Il pranzo al ristorante non va come Enzo immaginava e sperava. Jasmine non ha toccato cibo ed è rimasta per tutto il tempo persa nei suoi pensieri, o meglio solo un pensiero... Totò, ma com'è potuto accedere?!.
Credeva che Enzo fosse un amore grande e non solo il primo vero amore.
Credeva che non avrebbe mai cambiato idea su di loro e sul loro futuro insieme ma è andata così.
Forse è normale alla sua età o forse no.
Per l'amore non c'è un'età, quando si ama davvero si può e si vuole restare insieme per sempre anche se si ha 16 anni come 30.

<< non hai mangiato niente >> commenta lui accarezzandole il volto.
<< eh? >> domanda lei restituendogli attenzione.
<< nun è mangiat niente >> ripete lui.
Abbozza un sorriso lei.
<< nu gelato a caffè? >> le propone.
Annuisce lei guardandolo teneramente.
Si sta facendo in quattro per lei, per recuperare quello che di bello hanno costruito e il bene che si sono dati e voluti.
Le dispiace perché non merita una cosa del genere. Ci teneva a lui.
Le bacia la fronte.

<< vac a pavà po jamm a piglià ó gelato >> la informa.
<< ok >> conferma lei sistemandogli il ciuffo.
Enzo si alza e va alla cassa.
Jasmine ispira poi si alza ed esce rapidamente dal ristorante.
Non dovrebbe farlo perché è in permesso, è minorenne ed è stata "affidata" ad Enzo.
Si guarda intorno mentre fa mente locale.
Un autobus diretto da lì all'ipm non c'è, dovrebbe cambiare ad un certo punto rendendo la durata del "viaggio" più "lunga" è più rischiosa.
Sull'autobus potrebbe salire un controllore e lei non ha né il biglietto né i soldi per acquistarlo, senza contare che è senza documenti e la porterebbero in questura.
Certo arriverebbe comunque all'Ipm ma ci vorrebbe troppo tempo.

Si guarda intorno e poi si incammina, raggiunge la stazione dei taxi e chiede ad uno di loro di portarla all'Ipm.
Il tassista ignaro che la ragazza è senza soldi e senza carta di credito la conduce all'istituto penale.

Ti bruciavo dentro/Mare Fuori:Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora