Capitolo 13

6.6K 325 27
                                    

Mentre salivo le scale per fare ritorno in camera mia e rifugiarmi tra le parole di un buon libro dopo quella estenuante giornata scolastica, migliorata solo da alcune battutine di Ethan, mi si parò improvvisamente davanti la figura di Javon, al che io strabuzzai gli occhi.
Dopo quel bacio, tra di noi si è creata evidente tensione e la cosa non mi piace affatto.
Javon: "t/n, possiamo parlare per favore?"
t/n: "oh, ciao Javon." lo salutai innanzitutto, cercando di deviare l'argomento il più possibile.
Lui invece sembrava voler andare dritto al punto, senza troppi giri di parole, e dal suo respiro affannato, pareva agitato.
Javon: "Ciao anche a te comunque, scusa se ti sono venuto incontro così ma è importante, riguarda... -" si grattò la nuca imbarazzato.
Javon: "Riguarda ciò che è successo a capodanno." io deglutì rumorosamente.
t/n: "E cosa è successo a capodanno precisamente?" feci finta di non capire, così magari lui avrebbe preferito lasciare stare.
Javon: "Il nostro bac-" prima che potesse concludere la frase lo interruppi, sapendo a cosa stesse andando a parare.
t/n: "oh dio, sbaglio o Jaden, stranamente mi sta chiamando? Meglio non farmi scappare un'occasione simile, chissà mai perché mi vuole." lo liquidai in fretta, incamminandosi a mio malgrado verso la stanza della persona che sarebbe stata davvero l'ultima in questo mondo persino a pronunciare il mio nome senza disprezzo.
Javon: "t/n, io in realtà non ho sentito nulla." mi urlò dietro ma ora mai ero arrivata davanti alla porta con su scritto il suo cartello du avvertimento.
t/n: "dio cosa mi tocca fare." sussurrai tra me me me, prima di aprire la porta in tutta fretta e catapultarmi all'interno della stanza.
Jaden che era seduto sulla scrivania a giocare alla playstation, si girò verso di me confuso e parecchio infastidito, rimuovendosi poi le cuffie, dandomi la sua più completa attenzione.
Jaden: "si può sapere che ci fai tu in camera mia? Ho scritto a caratteri cubali che la tua presenza qui non è gradita." si alzò e mi venne incontro, appiattendomi ulteriormente verso la porta.
Jaden: "E la buona educazione t/n?" era troppo vicino per i miei standard, lui se ne accorse e fece un passo indietro, creando anche un po' di spazio tra di noi, quando basta.
t/n: "non farti strane idee, ti ho utilizzato solo come scappatoia." dissi, mettendoli le mani sul petto e spostandolo da davanti a me, per poi addentrarmi nella sua stanza, il più delicatamente possibile, per non invadere i suoi spazi, ed ora che ero lì, sola con lui, provai una strana sensazione al petto.
Jaden: "beh, la prossima volta, non utilizzarmi come scappatoia, o non potrei rispondere delle mie parole." pronuncio quella frase con una faccia corrucciata.
t/n: "non ci sarà nessuna prossima volta." detto ciò, apri la porta, ma quando stetti per uscire dopo aver controllato a dovere che Javon non ci fosse, una mano, strinse delicatamente il mio polso, tirandomi nuovamente all'interno della stanza.
Senza rendermene conto, mi ritrovai faccia a faccia con Jaden, il quale gestiva la situazione in maniera molto più pacata.
Non sembrava agitato a mio confronto; all'apparenza gestiva tutto con un irrequieto controllo.

Jaden's pov:
Senza rispondere delle mie azioni, la mia mano mi precedette e si strinse attorno al suo polso, prima che lei potesse lasciare la stanza.
La tirai a me e per poco le mie labbra vennero a contatto con le sue, però ciò non accadde fortunatamente.
Il suo profumo si fece spazio tra le mie narici, e vedendo il suo sguardo leggermente preoccupato, sorrisi interiormente.
Poteva sembrare che le mie azioni fossero sempre così misurate, invece, adesso non sapevo neppure io del perché le avessi impedito di andarsene, chiudendo la conversazione li. Avevo agito d'impulso e mi maledii mentalmente per ciò.
t/n: "sbaglio o hai appena detto che la mia presenza non è gradita? Le tue azioni Jaden, mi dimostrano l'incontrario." lei acquisì una strana sicurezza; lo faceva ogni qualvolta la situazione le sfuggisse."
Jaden: "è per mio fratello, non è così?" deviavi ciò che aveva detto, perché neppure io avrei saputo che rispondere alla sua provocazione.
Potevo sentire il suo respiro mischiarsi col mio.
Nessuno dei due si azzardava ad annullare quella vicinanza come successo poco fa, invece ora, sembrava più piacevole e... desiderata.
T/n senza rispondere, fece un sospiro, il quale mi fece intendere di aver fatto centro.
t/n: "Si nota così tanto?."
Jaden: "te lo richiedo, quel bacio in te, ha provocato qualcosa?" ridomandai; come mi aveva già detto, la risposta era un no, ma se così fosse davvero, ora non si starebbe facendo tutti questi complessi a riguardo.
t/n: "No, però ho paura che sia successo l'opposto a Javon." non so come mai, ma quella risposta, mi aveva leggermente tranquillizzato, ma fu una cosa che passo subito, esattamente come venne.
Rimasi zitto ad ascoltare cos'altro aveva da dire.
Stranamente era la prima volta che riuscivo ad avere una conversazione con t/n senza azzannarci o comportarci da cane e gatto.
t/n: "Voglio dire; non vorrei ne illuderlo, ne tanto meno ferire i suoi sentimenti, sempre esistano ovviamente." esistevano eccome, nei giorni a venire dopo capodanno, potei constatare le occhiate fugai che le rivolgeva mio fratello, oppure il suo esitare a fissarla ogni qualvolta entrasse nel suo campo visivo.
Jaden: "Ricordati che è mio fratello, gradirei volentieri che non venga rifiutato in maniera sgradevole. Chiarisci con lui al più presto, sarebbe un bene per entrambi." lei non controbatté, aveva lo sguardo puntato nel mio, con chissà quali pensieri le vagavano per la testa.
Sentii improvvisamente la voce di Jayla risuonare per il corridoio, ed accorgendomi della porta aperta ebbi un fremito. T/n invece, sgranò gli occhi e si ritrasse dalla nostra vicinanza.
t/n: "Merda, non posso andarmene perché sta passando per di qua e se mi vede uscire dalla stanza chissà cosa potrebbe pensare."
Jaden: "grazie infinte t/n, non fosse stato per questa tua affermazione ora io non lo avrei mai dedotto." dissi facendo intendere il mio sarcasmo, lei in tutta risposta alzò gli occhi al cielo.
Jaden: "Nasconditi dentro l'armadio, e non fiatare." lei senza esitare lo fece e subito dopo entrò mia sorella in camera.
Jayla: " Jaden, per caso hai visto t/n in giro da qualche parte?" mi domandò
Jaden: "Sono l'ultima persona a cui chiederlo, ed in tutta onestà, ora che sembra scomparsa è meglio così, non c'è nessuno che si aggira per casa a prepararsi continuamente tisane." le dissi, non facendo trapelare nessuna emozione.
Risi interiormente a quell'affermazione, sapendo che lei l'ha sentita eccome.
Jayla: "Sei fortunato che non ti abbia sentito." detto ciò, se ne andò più perplessa di prima alla ricerca della sua amica.
t/n: "Io almeno, so prepararmi una tisana, a confronto tuo che non sai neppure chiudere un frullatore." alzai gli occhi al cielo alla sua affermazione, l'unica cosa che disse dopo essere uscita dall'armadio.
Jaden: "Io almeno, non sono sempre in mezzo ai piedi, fuori dalla mia stanza, sei ricercata." mi spostai da davanti alla porta e lei mi superò con una spallata, facendo intendere che l'avevo parecchio infastidita con la mia affermazione finale.
Quanto è scorbutica.

Spazio Autrici:
Dopo tanto, è finalmente arrivato il pov di Jaden, è molto gradito supponiamo.
Come sempre, se il capitolo vi è piaciuto, lasciate una stellina o un commento, ci fa solo che piacere  sapere che ci supportate o cosa ne pensate della storia. 🌸🌈

two different souls || Jaden Walton FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora