Capitolo 18

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Christian e Mia avevano ascoltato tutta la vicenda raccontata da Elton. Non era entrato nei minimi particolari, ma avevano comunque appreso il concetto: i loro compagni erano stati rapiti e loro li dovevano trovare.

La ragazza, però si dovette giustificare sul fatto di non aver detto a nessuno nel bigliettino che le aveva lasciato suo padre. Disse più volte non sapere di cosa si trattasse, ma ricevette solo delle occhiatacce da parte del biondo.

-Dobbiamo muoverci se vogliamo ritrovare il branco vivo- disse Christian con fare autoritario.

-Chiamo Betty, dovrebbe già essere uscita da scuola-

Si allontanò di pochi metri e si sedette a terra a gambe incrociate.

-Non credo che sia una buona idea, ci potrebbero sempre rintracciare, Elton!- il biondo non ascoltò il ragazzo dai capelli neri e dopo aver alzato la testa al cielo cominciò ad ululare.

Mia si sentì leggermente frastornata, sentiva la voglia di avvicinarsi a lui e di sedersi vicino, ma si trattenne. Quel richiamo non era per lei, dovevano aspettare che Betty lo sentisse.

Sentiva, però, un sentimento forte in quel suono, un forte sentimento di amicizia e, per un attimo, le sembrò che quell'ululato fosse anche per lei.

Smise circa un minuto dopo, Elton si alzò e tornò dai suoi amici.

-Andiamo avanti, ci raggiungerà- e cominciò a camminare verso il luogo in cui aveva visto andare i cacciatori con i suoi compagni.

Cominciarono a sentire l'odore dopo pochi minuti. Nessuno si domandò come mai non potessero sentirlo prima e continuarono a camminare indisturbati.

Raggiunsero una piccola casa, quasi vicino al centro città.

Sembrava disabitata e sembrava anche che in quel momento non ci fosse nessuno al suo interno, ma si sbagliavano.

I tre lupi tesero le orecchie e ascoltarono qualsiasi rumore provenisse dal suo interno.

Non c'erano urla, come si sarebbero aspettati tutti. Nessuno stava torturando nessuno.

Sentirono solo una voce femminile e una maschile che continuavano a sovrapporsi mentre parlavano.

-Dite che se entriamo ci ammazzano?- chiese Elton guardando i suoi amici.

-Di sicuro lei non può venire- Christian indicò Mia.

Alla ragazza quel posto metteva i brividi e era d'accordo con Christian sul fatto che lei sarebbe dovuta rimanere fuori, ma sentiva il necessario bisogno di fare qualcosa per Luke.

-No, fatemi venire con voi- rispose decisa.

-Non ti sai nemmeno trasformare velocemente, Mia. Ha ragione Christian, è meglio che rimani fuori-

-Ho detto che voglio entrare- fulminò Elton con lo sguardo e quando il ragazzo sembrò sul punto di cedere Christian intervenne.

-Aspetterai Betty, le spiegherai che cosa sta succedendo e, se lei lo riterrà opportuno ti porterà con se-

A Mia non piaceva quella nuova regola, ma sapeva anche che non aveva altra scelta. Promise a se stessa che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe accettato gli ordini di un lupo che non fosse Luke.

I due si addentrarono della casa malandata facendo attenzione a dove mettevano i piedi.

Mia stava in allerta, tenendo le orecchie tese per udire qualsiasi movimento sospetto.

Si sedette sul marciapiede e cominciò a strappare l'erba che usciva dalle crepe formate sull'asfalto.

Ad un certo punto udì dei passi provenire da dietro di lei.

Il problema era che non aveva il coraggio di girarsi.

Sentiva la paura salire e questo le impediva di concentrarsi per sentire l'odore di qualsiasi cosa ci fosse dietro di lei.

Sentì qualcosa appoggiarsi sulla sua spalla destra e, come per istinto, con un veloce scatto si girò e sferrò un pugno sul ventre della persona che le stava davanti.

La figura umana si accasciò a terra e Mia si alzò guardandola dall'alto al basso.

Ci mise poco a riconoscere che fosse: Betty.

-Oddio, Betty!- si inginocchiò accanto alla ragazza per soccorrerla.

-Perchè Mia? Fa malissimo-

Teneva gli occhi chiusi e premeva le mani strette sul ventre, dove la ragazza la aveva colpita.

-Non sentivo il tuo odore, ma avevo sentito i tuoi passi, Betty. Avevo paura, davvero tanta-

Betty si alzò a fatica, aiutata da Mia.

-Devi imparare a controllarti, Mia. Ora, però, dimmi cosa sta succedendo?-

Mia le raccontò tutto quello che era successo fino a quel momento. Betty annuiva decisa, afferrando ogni minimo particolare.

-Quindi dobbiamo andare a salvare anche Elton e Christian, giusto?-

Mia annuì convinta, se i due dovevano ancora tornare voleva dire che era successo qualcosa.

-Vieni con me- Betty prese Mia per un braccio e la trascinò fino all'entrata della casa.

-No, Betty, Elton e Christian hanno detto che devo rimanerne fuori!- riuscì a far mollare la presa a Betty e si allontanò di qualche passo.

La verità era che lei aveva paura, una paura folle di quel luogo buio e misterioso.

-È vero che non ti sai difendere e non sai combattere, Mia, ma quel pugno che mi hai tirato avrebbe potuto mandare all'ospedale un semplice essere umano con qualche costola rotta. Sei forte, Mia. Ci devi solo credere!-

La ragazza abbassò gli occhi. Nessuno le aveva mai detto una cosa del genere e temeva che Betty non ne fosse del tutto certa, anche se il suo tono di voce era fin troppo che sicuro.

-Va bene, Betty. Entrerò-

La lupa più grande prese Mia per il braccio e la tirò con decisione dentro la casa.

Entrambe le ragazze scomparirono nel buio.

La nuova lupa [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora