Capitolo 17 [Elton]

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Io e Luke avevamo raggiunto lo spiazzo pochi minuti dopo degli altri, quando mi girai e notai che Mia non ci aveva seguiti.

Sbattei il mio corpo contro quello di Luke per attirare la sua attenzione, cosa che lo infastidì parecchio.

Si accorse quasi subito del problema.
Insieme agli altri cercammo di seguire le tracce della ragazza, ma dopo una buona mezzora non riuscimmo a trovare nessuno. Eravamo tornati indietro, fino alle macchine, ma il suo odore si era come dileguato nel nulla.
Annusammo i vestiti di Mia, sperando che avessimo semplicemente sbagliato traccia. Fu in quel momento che Dom cominciò a richiamare la nostra attenzione.

Dalla tasca dei pantaloni mezzi strappati della ragazza era uscito un foglietto accartocciato. Lo aprimmo a fatica, cercando di non strapparlo.

Era una classica scrittura nera in corsivo, ma ciò che ci colpì di più fu ciò che c'era scritto: Voglio che tu mi renda fiero di te. Diventa il capo branco.

L’unico a conoscere bene Fred era Luke. Nessuno di noi aveva mai visto la sua scrittura, ma quest’ultimo si.

Fu lui a capire da chi fosse stato scritto e fu lui a farsi la prima domanda: “Perché?”.

Spronai tutti a non pensarci troppo, la cosa più importante in quel momento era ritrovare Mia, e al più presto.

Riprendemmo la nostra corsa e dopo pochi minuti raggiungemmo nuovamente la nostra vecchia destinazione.

Un odore di  sangue ci invase le narici e non ci mettemmo poco a scoprire che dei cacciatori ci aveva teso un agguato.

Cercammo di difenderci con tutte le nostre forze, secondo le direttive del nostro capo branco, ma non eravamo abbastanza forti.

Era da molto che non lottavamo e il fatto che non riuscissimo a sbarazzarci di tre semplici esseri umani ci indeboliva ancora di più.

Ad un certo punto Emma saltò addosso ad uno di loro, o meglio all’unica donna del gruppo, e cadde a terra in preda a degli spasmi. La vedemmo tornare normale e da lì capimmo: avevano con se delle siringhe di strozzalupo.

La donna gettò a terra la siringa vuota, vicino alla lupa, e ne tirò un’altra fuori dalla tasca puntandocela addosso per minacciarsi.

Facemmo qualche passo indietro, in preda alla paura, ma Luke ringhiò convincendoci a tornare in posizione e attaccare nuovamente. Fui l’unico ad allontanarmi più del dovuto.

Sapevo cosa faceva lo strozzalupo e non avevo nessuna voglia di riprovarne “l’ebbrezza”.

Mi allontanai di molto e cercando di non farmi vedere mi nascosi tra i cespugli alti.

-Il vostro amico è scappato, eh?- urlò uno di loro ridendo.

Negli occhi di Luke c’era disprezzo. Provava un grande disprezzo nei miei confronti e io non potevo dargli torto.

Assistei a tutta la scena che venne dopo, finchè il mio capo branco, Dom, John e Emma non furono trascinati via per i piedi. Erano stati tutti quanti sedati con dello strozzalupo.

Se avessi attaccato, molto probabilmente, avrei fatto la loro stessa fine, quindi decisi che sarebbe stato meglio rimanere nascosti e magari, più tardi, andare a cercare Mia.

Notai solo poco dopo che i cacciatori avevano lasciato dei borsoni neri a terra, proprio nel centro dello spiazzo. Sembrava che avessero calcolato la giusta distanza per poggiarli a terra.

Solo pochi minuti dopo sentii l’odore di Mia e di Christian avvicinarsi, così, dolorante, mi avvicinai a loro.


La nuova lupa [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora