Mia non aveva notato che la costruzione si era riempita velocemente di ragazzi e ragazze che dovevano avere più o meno sui vent'anni.
Sentiva degli odori provenire da ognuno di loro, le bastava puntare gli occhi. C’era chi sapeva di sudore, un odore insopportabile, chi doveva essersi appena fatto una doccia e non essersi riuscito ad asciugare perfettamente e quindi sapeva da “acqua morta” molto simile a quell’odore che si sente vicino ad un fosso, davvero orribile, e chi, come Betty, che sapeva di un dolcissimo profumo alla vaniglia che faceva un leggero solletichino al naso.
Mia guardò a terra prima di sedersi sul pavimento di pietra non troppo pulito. Dei vetri, che avevano quasi tutti la forma di un triangolo con gli angoli ben appuntiti, le stavano proprio in parte alle scarpe sporche di fango. Gli scostò con il piede e si sedette trascinando la schiena contro la colonna.
Lì vicino a dove si trovava lei non c’erano finestre, evidentemente qualcuno aveva rotto qualcosa e non aveva preso in considerazione di ripulire il danno.
Betty si sedette in parte a lei e stese le gambe.
-Tranquilla- le sussurrò –Sarà una vera noia, come al solito-
Luke scambiò una veloce occhiata con tutti, tranne con Mia che non la smetteva di guardare i presenti.
Gli aveva contati più di una volta: erano in sette e avevano tutti un’aria annoiata.
-Direi che si può cominciare nonostante la vostra poca presenza-
Luke non stava sorridendo e ciò fece rabbrividire Mia.
-Il vostro comportamento di qualche giorno fa non è stato diciamo…- fece una breve pausa come se dovesse pensare a cosa dovesse dire anche se dava l’impressione che avesse già un discorso ben fatto in testa –Corretto. Avete ucciso degli uomini che non vi avevano fatto niente ed in più non avete nascosto il loro cadavere. Non vi si può lasciare soli per nemmeno una giornata che mi ritrovo i segni del mio branco in giro per tutto lo Stato!-
A Mia rimase impressa in testa la parola “mio”. Quindi lui doveva essere il suddetto capo branco.
-Se non ti sta bene il modo in cui agiamo perché non ci mandi via?- sbottò un ragazzo con arroganza –Quegli uomini stavano uccidendo degli animali, erano cacciatori e noi stavamo solo proteggendo quelle povere bestie-
-Lo sapete benissimo che non posso mandarvi via, il branco rende forte un lupo e più un lupo è solo meno è invulnerabile agli attacchi degli uomini-
-Quindi abbiamo fatto bene ad uccidere quei cacciatori!- il ragazzo fece un passo in avanti e tutti lo guardarono, compresa Mia.
-Non dico che abbiate fatto male, ma non dico nemmeno che abbiate fatto bene- il tono del capo si era decisamente calmato –Voglio soltanto farvi capire la gravità della nostra situazione ora. Se venissero a scoprire che siamo stati noi potremmo mettere in pericolo anche tutti i nostri simili-
-Nessuno verrà a scoprire niente, gli umani sono troppo stolti per credere che noi esistiamo- un’altra voce emerse dal gruppo, questa volta femminile.
Mia si chiese se in quel “noi” fosse compresa anche lei.
-Devo ricordarvi che anche voi eravate umani prima di essere morsi dal sottoscritto? E comunque quasi tutti abbiamo la fedina penale sporca. Credete che non abbiano un modo per rintracciarvi tutti?-
Nessuno parlò.
Mia avrebbe tanto voluto intervenire, ma non sapeva cosa dire. Tutta quella situazione era nuova per lei e decise che stare zitta fosse la cosa migliore, almeno in quel momento.
Luke la guardò e si rese conto che era arrivato il suo momento.
-Cambiando discorso, lei è Mia. Quella nuova-
Disse la parola “quella” come se fosse una semplice persona di poco conto, come se non fosse stata sua intenzione trasformarla.
La ragazza accennò un piccolo sorrisino mentre tutti i presenti la guardavano mettendola a disagio.
Aveva troppi occhi puntati addosso e non le era mai piaciuto stare al centro dell’attenzione.
-Quanti anni hai?- chiese Elton che fino a quel momento era stato seduto a braccia incrociate vicino alla porta e non aveva aperto bocca.
Mia cominciò a stropicciarsi la maglietta.
-Quindici...- sussurrò a testa bassa.
-Hai solo quindici anni?!- gli occhi di Betty si illuminarono e la abbracciò.
Mia sentì quel profumo di vaniglia ritornare a solleticarle il naso.
Quando la lasciò andare la ragazza con la frangetta sorrise.
-Sarà fantastico avere una piccola lupetta nel branco. Ti insegnerò tutto io-
-Credo che spetti a me- Luke si avvicinò e allontanò Betty con un braccio.
Mia ne fu sollevata, le era rimasta appiccicata fin troppo.
-Ma perché?! Finalmente c’è qualcuno di nuovo nel branco e io non posso farmi avanti? Luke sei cattivo!- disse facendo una faccia imbronciata, ma non troppo seria da essere presa sul serio.
-Hai presente che sono io il capo qui?-
-Mi scusi mio signore, da oggi in poi non la disturberò più- fece una breve pausa per poi girarsi e sussurrare un “forse” che un semplice orecchio umano non avrebbe potuto sentire.
Luke scosse la testa ed in quel momento un ululato proveniente da fuori dell’edificio fece coprire le orecchie a Mia.
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La nuova lupa [IN REVISIONE]
Manusia SerigalaUn morso l'ha resa quello che è ora, un morso le ha cambiato la vita. Adesso deve solo fare la sua scelta: seguire il branco o restare sola? [La storia sta venendo revisionata. Ben presto cambieranno moltissime cose come nomi, età dei personaggi e c...