cap. 7

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[<A-alex?> le mani del ragazzo con le fossette percorrono insistentemente ogni singolo millimetro del mio corpo senza tregua ormai da quelli che sembrano minuti interminabili. Stavamo lavando i piatti quando lui ha cominciato a schizzarmi e io, senza alcun ombra di doppio senso, gli ho detto che mi aveva bagnata tutta. Lui ovviamente con molta più esperienza di me su queste cose, ha colto il doppio senso e io, nel rinnegare la sua ipotesi, ho solo peggiorato la situazione. Ha detto che mi avrebbe fatto capire cosa significa e ora sta operando per riuscirci. Sento le sue mani andare in direzione della mia intimità, fregandosene di Albe, Serena, Carola e Luigi che stanno vedendo un film sulle gradinate. Non ho mai avuto contatti di questo genere con nessuno, non l'ho mai concesso a nessuno, nonostante qualche volta sia capitato che dei ragazzi in discoteca tentassero di toccarmi più del dovuto. Non sono una di quelle ragazze che è contraria al sesso prima del matrimonio o prima di una certa età, assolutamente, semplicemente penso che, specialmente per la prima volta, ci voglia qualcuno con cui sentirsi a proprio agio. Detto questo è "preoccupante" che stia lasciando le mani di Alex girovagare per il mio corpo. Dopo soli 4 giorni.
<Sei bellissima> mi sussurra all'orecchio, mordendomi poi il lobo, provocandomi una scia di brividi lungo la schiena e una sensazione di calore espandersi nel mio basso ventre, dove lui continua ad indulgiare con quelle sue possenti e bellissime mani, ricoperte da anelli che al solo contatto con la mia pelle provocherebbero milioni di brividi.
<Vieni con me> mi dice mentre mi trascina nella sua camera, per poi chiudere a chiave la porta alle mie spalle, sulla quale consecutivamente mi fa appoggiare. Inizia a lasciarmi dei baci sulla mandibola, scendendo sul collo e sulla spalla leggermente scoperta dalla cannotiera che indosso, e quella senzazione di calore si fa sempre più forte. Le sue mani finiscono sulle mie natiche, le quali afferra forte per poi sollevarmi da terra. Non so esattamente se tutto questo sia giusto, ma sicuramente anche se non lo fosse non saprei e non vorrei fermarlo. Le sue dita sfiorano la mia intimità e non posso fare altro che lasciare andare un leggero gemito che ovviamente non sfugge ad Alex, il che gli provoca un sorriso che mi manda in tilt. Non posso dire che Alex mi piaccia, non ci conosciamo da molto ma non posso negare di non essere attratta da lui dal momento che l'ho visto il 19 settembre già in TV. Mi lascia tornare con i piedi per terra concentrandosi a togliermi la cannotiera lasciandomi baci e succhiotti per tutto lo sterno, per poi abbassarsi e lasciare baci umidi su tutto il mio stomaco, avvicinandosi all'elastico dei miei leggins calandoli piano piano provocandomi una sensazione che mi fa stringere le gambe <sei così bagnata> mi sussurra accarezzando la mia intimità. ]

Mi sveglio sudata e confusa. Che è successo? Quindi era un sogno? Ma che cavolo di sogno era!? Guardo la sveglia, segna le 05.53, beh almeno ho la scusa di essermi svegliata prima per fare la doccia con calma. Prendo una maglietta lunga rubata a mio cugino prima di partire, una di quelle che metto quando il come sono vestita è l'ultimo dei miei problemi, recupero al volo l'asciugamano e mi chiudo in bagno. Prima d'ora non avevo mai fatto un sogno del genere e averlo fatto ora mi turba molto, non voglio dire di non aver mai avuto pensieri su qualche ragazzo in passato, ma non ho mai fatto sogni così espliciti, specialmente con un ragazzo che conosco da 4 giorni appena con cui dovrò vivere a lungo. Almeno si spera. Apro l'acqua e mi fiondo nella doccia, cercando di liberare la mente da questi strani pensieri. Una volta finito metto le mie solite creme sulle gambe e la pomata apposta sulle smagliature sui fianchi, per poi indossare i vestiti ed uscire dal bagno il più silenziosamente possibile per non svegliare le mie compagne di stanza che possono dormire ancora una decina di minuti. Appena arrivo di la vedo l'ultima persone che in questo momento avrei voluto vedere. Un Alex mezzo assonnato giace sul divano mezzo steso. Con dei pantaloni grigi della tuta. E nient'altro. Mi sento estremamente in difetto, le sue condizioni non fanno altro che ricordarmi il sogno di stanotte. Solo il ricordo mi fa arrossire. So perfettamente che tutto questo è sbagliato, completamente senza senso, ma non riesco a smettere di pensare a cosa sarebbe successo se non mi fossi svegliata. Ah ma che sto dicendo... mi sto solo facendo condizionare da una cosa neanche esistita realmente, ancora una volta la mia mente mi gioca brutti scherzi.
<Va tutto bene?> mi chiede il ragazzo davanti a me <oh ehm si p-perche?> chiedo palesemente in imbarazzo <stavi fissando un punto indefinito e improvvisamente sei arrossita. A che pensavi?> mi domanda curioso <ehm n-no a niente m-mi sembra di aver visto qualcosa muoversi> rispondo cercando di essere il più credibile possibile.
<Come mai sei qua da solo?> chiedo distogliendo lo sguardo dai suoi occhi che mi guardando intensamente. <Ho fatto un sogno e poi non sono riuscito a riaddormentarmi> mi comunica leggermente in imbarazzo. Oh fantastico direi, siamo entrambi svegli per lo stesso motivo, sogni sicuramente molto diversi, ma che ovviamente ci hanno turbato ad egual modo.. chissà che ha sognato lui.

𝗙𝗮𝗹𝗹𝗶𝗻𝗴 | 𝗔𝗹𝗲𝘅 𝗪𝘆𝘀𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora