cap. 23

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<Posso?> mi chiede Alex indicando lo spazio a fianco a me.
Annuisco semplicemente, abbassando lo sguardo sul mio MP3 e spegnendo totalmente.
<Come stai?> gli chiedo dopo attimi di silenzio, voltando la testa verso di lui, osservandolo mentre se ne sta stretto fra il suo giubbotto molto più grande di lui, il che gli fa conquistare un'aria decisamente adorabile.
<Forse dovrei essere io a chiederlo a te, non credi?> ridacchia, posando il suo sguardo su di me.
<Comunque sto meglio> rispondo abbassando lo sguardo.
<Ne sei sicura?> insiste cercando i miei occhi che continuano a fissare le mie mani che lentamente torturo.
<Mhmh> sussurro semplicemente.
Che sto meglio non è una bugia, anzi, però è difficile, specialmente senza di lui.
<Marti> mi richiama risvegliandomi dai miei pensieri.
<Dimmi Alex> rispondo secca.
Tono non propriamente azzeccato, devo dire.
<Mi spiace> sussurra flebile, e a malapena riesco a sentirlo.
<Mi hai ferita> ammetto poggiando la testa sul muro dietro a noi.
<Lo so> dice poggiando i gomiti sulle sue ginocchia e la testa fra le sue mani.
<Però è stata colpa mia, quindi mi dispiace> dico ripensando all'accaduto.
<Io volevo solo starti vicino> biasica voltandosi verso di me.
<Lo so Alex> sussurro voltandomi anch'io verso di lui.
<Solo che certe cose non so spiegarle nemmeno a me stessa> ammetto sentendo gli occhi farsi lucidi.
<Hai voglia di parlarne, adesso?> mi chiede lasciando trasparire un leggero filo di insicurezza dalla sua voce.
Ci penso un secondo e no, non mi va, ma non mi andrà mai di parlarne.
Però io amo Alex, e non ho intenzione di perderlo per uno stupido che nella mia vita mi ha fatto del male.
<Quando avevo 15 anni facevo l'animatrice nel patronato del mio paese, e avevo una cotta per un mio animatore> inizio prendendo un respiro <eravamo molto amici, scherzavamo sempre e tutte queste cose qua, solo che io avevo una cotta per lui> continuo sentendo i miei occhi inumidirsi leggermente.
<Marti respira, piano> mi invita Alex, poggiando una mano sul mio ginocchio, accarezzandolo lentamente.
Gli sorrido leggermente, sentendomi immediatamente più tranquilla.
<In poche parole lui mi ha illuso per mesi, e ha usato tutte le mie fragilità contro di me> sputo fuori tutto d'un colpo, sentendo un peso in meno.
<Marti-> sussurra <quella era la nostra canzone, e sentirla mi ricorda quel periodo orribile in cui non riuscivo più a fare niente, a fidarmi di nessuno, ad essere me stessa> dico interrompendolo.
<Vieni qua> mi invita fra le sue braccia, e senza pensarci due volte mi tuffo in quel posto che ormai definisco 'casa'.
Qualche lacrima inizia a sfuggire dai miei occhi, sentendomi immensamente fragile fra le sue braccia.
<Non farò mai una cosa del genere, sempre se tu mi lascerai ancora essere qualcuno nella tua vita> esordisce, sussurrando quasi l'ultima parte.
<Ho sbagliato io, Alex, avrei dovuto aprirmi prima con te> dico mentre mi asciugo le lacrime.
<Posso baciarti?> mi domanda accarezzandomi leggermente il viso.
Senza nemmeno rispondergli mi fiondo sulle sue labbra, sentendo il cuore martellare velocemente sul mio petto, quasi come se fosse la prima volta.
Le nostre bocche si cercano fra di loro mentre le nostre lingue si rincorrono in una danza bisognosa.
<Mi sei mancato tanto> ammetto con la fronte appoggiata sulla sua, sapendo di non ricevere una risposta, ma il bacio che mi lascia sulla fronte vale più di mille parole.

<E quindi avete fatto pace?> mi chiede Mary cercando di non urlare, ma fallendo miseramente nel suo intento, dopo che ho appena finito di raccontargli tutto ciò che è successo poco fa con il moro.
<Già> rispondo con un sorriso a trentadue denti mentre recupero il mio pigiama da sotto al cuscino.
<Sono felice per voi, vecia> risponde Albe come una classica comare di paese.
Ebbene sì, dopo che siamo rientrati in casetta insieme siamo stati catturati entrambi dai nostri amici; lui da Luigi, Sissi, Rea e Nicol, mentre io da Mary, Albe, Serena e Carola, consapevole che probabilmente domani mattina avrò l'altro gruppetto a riempirmi di domande pur sapendo già le risposte.
<Dai, mi metto il pigiama e vado a vedere se ha finito di gossippare con gli altri> ridacchio entrando in bagno e cambiandomi.
Una volta uscita trovo solo Mary sul suo letto intenta a spostare le lenzuola.
<Giuro sono così felice, Marti> urla abbracciandomi forte.
<Shh, ma sei pazza> rido <mi hai insordita> fingo un broncio sulle labbra, scoppiando poi a ridere e riabbracciandola.
<Tu e Luigi, invece?> le chiedo speranzosa, e quando noto il rossore farsi strada sulle sue guance quasi non prendo il suo posto come urlatrice.
<State insieme?> le chiedo spalancando gli occhi e mettendomi le mani sulla bocca.
<Ci proviamo> sussurra sorridendo e scrollando le spalle.
<Aaaamooooooriiiiiiii> esordisco intenerita, prendendola fra le mie braccia.
<I miei piccioncini preferiti> commento con aria sognante <che poi è tutto merito mio> affermo con aria altezzosa prima di salutarla e uscire dalla camera.
<So tutto> esclamo incrociando Luigi nel tragitto tra la mia stanza e quella di Mary, e la sua che condivide con Alex, puntandogli il dito sul petto.
<Mi hai fatto prendere un colpo> quasi urla Luigi fingendo un malore <comunque anche io so tutto> esordisce puntandomi il dito contro.
Scoppio a ridere per l'assurdità della situazione.
<Sono felice per te, Gigino> lo abbraccio euforica <anche io per te, Marti> mi risponde sciogliendo poi l'abbraccio, ed entrambi continuiamo la nostra strada verso i rispettivi fidanzati.

<Pensavo non arrivassi più> commenta Alex non appena apro la porta della sua stanza, trovandolo steso sotto le coperte con un braccio poggiato sotto la sua testa.
<Nemmeno io pensavo sarei più riuscita a scappare da quel branco di gossippari> ridacchio avvicinandomi al suo letto dal quale alza le coperte, facendomi stendere al suo fianco.
<Ti hanno fatto il terzo grado anche a te?> mi domanda spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<Non solo, anche il quarto, il quinto, il sesto, il settimo, l'ottavo-> le mie parole vengono improvvisamente bloccate dalle sue labbra sulle mie.
<Non mi interessa, voglio solo stare con te> sussurra staccandosi dal bacio, avvicinandomi maggiormente a lui e iniziando ad accarezzarmi i capelli, facendomi cadere dopo poco fra le braccia di Morfeo.

𝗙𝗮𝗹𝗹𝗶𝗻𝗴 | 𝗔𝗹𝗲𝘅 𝗪𝘆𝘀𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora