cap. 25

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<Non so che fare> sbuffa Serena mentre se ne sta stesa sul suo letto, fissando il soffitto.
Prima di cena ha avuto un piccolo battibecco con Albe, e ora è indecisa se andare da lui per parlargli o aspettare che sia il cantante a venire da lei.
<Sere, magari fai un giretto per la casa, e se lo incontri segui semplicemente l'istinto> provo a consigliarla, e lei annuisce semplicemente.
<Marti> urla ad un certo punto, facendomi quasi prendere un colpo.
<Che succede?> le domando spaventata.
<Alex prima mi ha detto che ti aspettava in camera sua> inizia <con una certa urgenza> prosegue con aria maliziosa.
Subito arrossisco, essendo perfettamente consapevole di ciò che il moro desidera.
Saluto velocemente la mia compagna di stanza, giungendo in poco tempo di fronte alla camera del moro.
Trovando la porta chiusa decido di bussare per sicurezza e, dopo poco, con un giro di chiave, la serratura viene sbloccata.
<Entra> la voce di Alex mi arriva alle orecchie dall'interno della stanza.
<Ecc-> le parole mi si mozzano in gola non appena sorgo la figura di Alex, in piedi nella stanza buia, illuminata solo dalla luce fioca di una lampada sul suo comodino.
È a petto nudo, con un asciugamano legato in vita e nient'altro.
<Hai appena finito di fare la doccia?> domando cercando di fingermi disinteressata dal suo corpo fottutamente bello, mentre chiude la porta alle mie spalle con un giro di chiave.
<In realtà no> sorride sghembo.
Il mio sguardo cade sulle sue labbra, le inumidisce appena, mordicchiandosi poi il labbro inferiore.
Le sue mani si spostano nel punto in cui l'asciugamano è attorcigliato per fasciargli i fianchi, e il suo sguardo è fisso nei miei occhi.
<Sono stato tutto il giorno con il pensiero fisso di stasera, non vedevo l'ora di averti> sussurra, avvicinandosi a me.
<Quindi eri in bagno a...> lascio in sospeso afferrando il mio labbro inferiore fra i denti e sentendo uno strano calore invadere il mio basso ventre.
<Sì, mi stavo toccando pensando a te> sussurra, facendomi arrossire.
L'immagine di Alex chiuso nel bagno che si dà piacere da solo manda il mio cervello in tilt, facendomi percepire l'eccitazione crescere dentro di me.
Alex azzera le distanze fra noi, iniziandomi a baciare con vemenza, portando subito le mani sui miei glutei, facendomi allacciare le mie gambe attorno al suo bacino.
I suoi baci, ben presto, scendono sul mio collo e, istintivamente, getto la testa all'indietro, lasciandogli più spazio.
<Alex> sussurro flebile il suo nome, percependo come se la temperatura si alzasse nella stanza ogni secondo di più.
Poco dopo mi ritrovo stesa sul suo letto, sotto il suo corpo imponente, e senza pensarci porto le mie mani sui suoi fianchi, sfilandogli poi l'asciugamano, trovandolo già pronto.
In tutta risposta mi sfila la maglietta del pigiama, trovandomi completamente nuda al di sotto.
<Lo hai fatto apposta oppure giri sempre così?> mi chiede per poi concentrarsi a baciare lo spazio tra i miei seni, facendomi sospirare.
<Di solito lo tolgo prima di dormire> rispondo velocemente, trattenendo il fiato.
<Hai pensato bene a toglietelo prima di venire da me> biasica prima di prendere tra i denti il mio capezzolo destro. <Bravissima> mi elogia torturando l'altro seno con la mano.
<Cazzo> mi lascio sfuggire, e lo sguardo soddisfatto di Alex non fa altro che aumentare il mio stato di estasi.
Le sue mani si affrettano a sfilarmi i pantaloni azzurri del pigiama, spostando lo sguardo sulla mia intimità ancora coperta dall'intimo.
<Noto con piacere che sei già pronta> sussurra sfiorando il tessuto umido, provocandomi un brivido.
La pressione mio punto debole si fa leggermente più forte qualche secondo dopo, quando il suo dito scosta le mie mutandine, entrando in contatto con la mia intimità, portandomi a gemere.
Poco dopo inizia a lavorare più velocemente, facendomi stringere leggermente la presa sulle sue spalle.
Senza dire niente, si abbassa lentamente sul mio corpo, sfilandomi l'intimo e lasciandomi qualche bacio di tanto in tanto. Uno sullo sterno.
E poi accanto all'ombelico.
Uno sull'inguine.
Un altro ancora sul ginocchio.
E infine nell'interno coscia.
<Alex, ti prego> biasico impaziente, aspettando che faccia qualcosa.
<Ora ti farò toccare il cielo con un dito, e tu mi ringrazierai per questo> afferma deciso, affondando la testa fra le mie gambe, iniziando a darmi piace.
Mi scappa subito un gemito abbastanza forte, facendomi innarcare la schiena.
La sua velocità aumenta di tanto in tanto, così come il mio piacere, in special modo dopo che un dito si fa spazio al mio interno.
<Ti piace, Iron?> mi chiede provocandomi con voce roca.
<S-sì> ansimo, afferrando poi alcune ciocche dei suoi capelli fra le mani, spingendo la sua testa ancora più vicina a me.
<Lo vedo> sogghigna, inserendo un altro dito al mio interno.
I suoi movimenti rapidi e la pressione della sua lingua sul mio centro mi portano a provare un piacere mai sentito prima.
<Ah- ti prego> gemo sul punto di venire.
<Vieni, tata> sussurra aumentando ancor di più, se possibile, la velocità delle sue dita.
Dopo pochi istanti sento l'orgasmo impossessarsi del mio corpo, facendomi tremare le gambe e gemere fortemente.
<Cazzo, sei buonissima> sussurra Alex dopo aver proseguito ancora per qualche istante a muovere la lingua sul mio punto più sensibile, prolungando il mio piacere, per poi portarsi le dita bagnate dei miei umori alla bocca, succhiandole avidamente.
Alla vista sento il mio corpo tornare in fiamme, scaldandosi immediatamente.
Alex si allunga cautamente verso il comodino, afferrando un preservativo.
Evidentemente, però, si è scordato di essere sopra di me, infatti vengo totalmente invasa dal suo profumo inconfondibile, accentuato maggiormente dall'odore del suo bagnoschiuma che ora emana il suo corpo.
<Che c'è?> ridacchia, probabilmente cogliendomi in pieno mentre mi beavo della sua fragranza.
<Hai un buon profumo> ammetto semplicemente <e il tuo amichetto continua a farmi il solletico> dico arricciando il naso, spostando poi lo sguardo sul mio ventre, dove se ne sta appoggiata la sua erezione.
<Sembra aver trovato una posizione comoda> sussurra per poi prenderla fra le mani, iniziando a massaggiarla prima di srotolarci il profilattico sopra.
<Ma sta molto meglio dentro di te> afferma per poi allinearsi alla mia entrata, infilandosi lentamente al mio interno.
Ben presto il fastidio iniziale sparisce, lasciando spazio ad una senzazione che, ad essere onesta, mi era mancata parecchio.
<Sei strettissima> sibila Alex a denti stretti, muovendosi ad un ritmo abbastanza lento.
<V-vai più veloce, ti prego> ansimo ormai totalmente succube dei suoi gesti.
I movimenti iniziano a farsi più rudi, così come le mie unghie conficcate nella sua schiena e le sue dita che stringono con forza i miei fianchi, probabilmente lasciandoci il segno.
<Cazzo, Marti> inizia per poi baciarmi le labbra avidamente , soffocando così alcuni miei gemiti.
<Se continuiamo così> prosegue per poi lasciarmi alcuni segni sotto l'orecchio, facendomi ansimare ancora di più.
<N-non ci metterò molto a venire> balbetta appena, facendomi percepire una scossa di piacere, portandomi a stringere le ginocchia attorno ai suoi fianchi.
<N-nemmeno io> sussurro allacciando poi le braccia attorno al suo collo, strattonandogli leggermente i suoi soffici capelli mori.
Qualche minuto dopo la stanza è piena dei nostri ansimi e del rumore delle nostre pelli che entrano in contatto fra di loro.

Che bello il rumore
di due che si mischiano
e fanno l'amore

Senza neanche ragionarsi su, invito Alex a invertire le posizioni.
<Oh mio dio> sussurra vedendomi a cavalcioni su di lui mentre mi lascio andare in un forte gemito, dovuto alla senzazione di pienezza che mai avevo provato prima.
<Mh sì, così> geme Alex dopo poco, mentre mi stringo attorno a lui, raggiungendo l'apice contemporaneamente a lui, che si riversa nel preservativo.

<È stato fottutamente bello> sospira Alex accarezzandomi i capelli, rimanendo immobili in quella posizione.
<Immensamente tanto> affermo spostandogli qualche ciocca dalla fronte leggermente accaldata.
<Tata, ci diamo una ripulita poi andiamo a dormire?> mi chiede accarezzandomi lievemente i fianchi, e non so se più per il nomignolo che ha usato o per il gesto delicato, ma il mio corpo si ricopre totalmente di brividi.
<Prima posso darti un bacino?> gli domando facendo gli occhioni dolci.
Senza nemmeno rispondermi, le sue labbra incontrano le mie, baciandomi con immensa dolcezza.

<Ale> lo richiamo improvvisamente mentre ce ne stiamo stesi sotto le coperte, lui facendomi i grattini sulla schiena, mentre le mie mani disegnano figure immaginarie sul suo petto coperto da una maglietta grigia manica lunga.
<Mh> biasica appena, non aprendo nemmeno gli occhi.
<Ma tu ci pensi mai a noi?> domando quasi spaventata dalla sua risposta.
<In realtà tantissimo> sospira appena.
<Mi piace pensare a tutte le cose che vorrei fare con te fuori, ai posti in cui vorrei che andassimo insieme> mi comunica, aprendo finalmente gli occhi.
<Davvero?> quasi esulto, sentendomi piacevolmente sorpresa da questa cosa.
<Sì, assolutamente> ammette, chiudendo nuovamente gli occhi, tornando a bearsi delle mie carezze.
Pochi minuti dopo sento il suo respiro farsi più cauto, segno che si è addormentato.
I suoi lineamenti sono in posizione naturale, le labbra leggermente socchiuse, alcuni ciuffi mori sulla fronte, le sue mani sulla mia schiena e un'altra sul suo stomaco, intrecciata alla mia.
Mi perdo per un po' di tempo ad ammirarlo, fino a quando sento anche i miei occhi farsi pesanti, addormentandomi con il viso appoggiato sul suo petto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10 ⏰

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𝗙𝗮𝗹𝗹𝗶𝗻𝗴 | 𝗔𝗹𝗲𝘅 𝗪𝘆𝘀𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora