Patto

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Le catene si strinsero di più, soffocando l'anima di lui. Il battito era impazzito. Le macchine suonavano.

Tutti accorsero a vedere cosa stava accadendo. Gli infermieri provarono di tutto, ma quel battito era impazzito e non si spiegavano il motivo; si bloccarono per pochi secondi, quando videro quella linea divenire continua e così anche il suono della macchina.

Hiroko urlò il nome del proprio bambino, stretta tra le braccia del marito che impartiva ordini affinché lo salvassero. Pareva che nulla avesse effetto.

Yuri osservava la scena immobile, come anche gli altri ragazzi; ma la sua essenza pulsò quando sentì il rumore di quelle catene allentare la presa.

La Morte era affianco del corvino. Accarezzava quelle catene, abbassandosi poi al livello del volto di lui. Soffiò contro ciò che lo bloccava e per un attimo, Yuri, riuscì a udire le urla dell'anima di lui. La Sua figura annuì, girandosi verso il proprio figlio e in un battito di ciglia gli fu di fronte "Solo uno si salverà oggi". L'albino stava per seguirla, ma Lei lo guardò negli occhi "Non osare seguirmi o non sarò clemente" gli ordinò, prima di lasciare quella stanza.

Il momento era arrivato. Il patto verrà rispettato e i Lycoris faranno da testimone.

La Morte vagava per i corridoi, cercava la sua bambina e le urla la portarono dritta da lei.

"Non andrai via" la Sua frase bloccò l'albina, il cui viso tremante si girò verso di Lei. <<Cosa vuoi dire? Conosci la mia scelta... Sarò io a venire con te>> provò, ancora e ancora, ad affermare la sua volontà; Lei sospirò, avvicinandosi al letto e posando una mano sul capo del piccolo demone.

"Bambina mia, il Legame è stato sciolto... Le catene del Limbo hanno lasciato la presa... Sai, questo, cosa significa?" un tono di voce triste, mentre la mano accarezzava quei ciuffetti neri, "L'uomo che ami presto si sveglierà... Però, c'è qualcosa... Qualcosa di diverso" si sedette sulle coperte bianche e guardò la propria bambina, portando l'altra mano al viso di lei cercando di cancellare quelle lacrime scarlatte. <<Cosa vuoi dire? Cos'è successo a Markus? Tu... Hai...>> negò di nuovo "Chi torna dal Limbo non è più lo stesso di prima. Quel luogo racchiude dolore, quello che ti scava dentro e usa la parte più bella di te contro di te... L'hai sentita urlare, la sua anima. Non ha mai smesso di farlo... Lui non sarà più lo stesso, dovrai aiutarlo tu" Yukiko spalancò gli occhi, quelle parole le pesavano più di un macigno perché la colpa era sua, sua di aver richiamato quelle catene dalle profondità del Limbo. <<Come potrò? Non sarò qui... Io... Non sarò...>> a quelle parole la Morte le alzò il viso, le ametiste di lei contro i rubini nell'abisso di Lei, "La scelta non sarà tua... A quanto pare non hai compreso, quel giorno" <<Ricordo, come se si trattasse di ieri. Indicasti me e il bambino... La scelta sarebbe stata mia, no?>> e Lei scosse la testa.

"Allora non n'ero sicura, ma nei mesi ho ascoltato voci sul Legame" iniziò a parlare, stringendole una mano con quella che prima aveva sul viso di lei "Come ti dissi, legasti l'anima di quell'uomo a quella più vicina a te... E solo una potrà continuare a vivere. Ricordi che ti parlai di un patto?" l'albina annuì, ma i suoi occhi facevano intendere altro <<Mi dicesti che avresti potuto aggirare la cosa. Ma il Legame prima o poi dovrà essere spezzato... Non possono essere vivi entrambi, no?>> e la Morte scosse la testa. Ci fu silenzio tra loro, Yukiko accarezzava il viso del figlio e si mordicchiava il labbro, provando a trattenere le lacrime "Come si chiama?" a quella domanda ridacchiò <<Non penso di essere brava coi nomi... Però, tempo fa', per un gioco mi venne chiesto che nome avrei dato a mio figlio e me ne venne in mente solo uno. Allora sembrava qualcosa di carino... Adesso è malinconico... Abell Luke Duval>> lo sussurrò altre volte, avvicinando il proprio viso a quello del bambino e gli lasciò un bacio sulla fronte, <<Cosa intendevi con patto? Non hai mai voluto dirmi altro... Penso sia giunto il momento, dovrò pur scegliere>> e Lei scosse ancora la testa, gesto che non fu gradito dall'albina, poiché mise il piccolo Abell nella culla e scese dal letto andando verso di Lei <<Sceglierò. Io.>>.

Respiro dell'animaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora