•Capitolo 1•

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"Ashley alzati, non vorrai mica dormire tutto il giorno?!" Urla mia mamma dalla cucina. Odio quando lei urla mentre io sto dormendo, e non so quante volte glielo ho detto; già so che non imparerà mai. Ancora assonnata, mi alzo dal mio amatissimo letto e vado in bagno, mi lavo il viso con acqua freddissima per svegliarmi meglio e mi avvio in cucina, che si trova al piano di sotto e sento un odore stupendo, ma familiare. Terminate le scale, sul tavolo vedo i pancake!! Oh mio Dio, ha fatto bene a svegliarmi. Quanto adoro mia mamma!! Non la saluto nemmeno e mi addentro nei pancake: sono così buoni. Finito di mangiare, saluto per bene mamma, sporcandola con il cioccolato. Guardo l'ora e sono già le 10:30, così mando un messaggio alla mia migliore amica Lauren. Tra qualche giorno partiamo per le vacanze, solo io e lei.
*Lauren. Possiamo vederci per organizzarci alla partenza?* le invio un messaggio.
*Oh certo tesoro. Ci vediamo al parco vicino alla fermata del pullman alle 11:00?* mi risponde subito. Perfetto. Corro subito in camera mia e apro l'armadio: prendo un paio di pantaloncini neri a vita alta, una camicia bianca leggermente trasparente e metto le vans nere. Vado in bagno, lavo i denti e mi faccio uno chignon; qui a Miami fa caldissimo. Metto un po' di mascara, scendo e saluto mamma. Il parco è poco lontano da casa quindi vado a piedi. In lontananza vedo già Lauren, col cellulare in mano che mi aspetta.
"Lauren!!" Le urlo, sperando che mi senta. "Ashley. Dai muoviti!!" Grida anche lei. Scommetto che sembriamo due pazze, ma che me ne frega. Corro e in poco arrivo da lei.
"Domani pomeriggio si parte!! Io sono super agitata e tu??? Oh ma ti immagini: noi due sole con ragazzi carini.. Mio Dio questa vacanza la aspetto da sempre!!" dice lei con euforia. "Oh Lauren, lo so che sarà la nostra prima vacanza da sole, ma non c'è bisogno che mi urli nell'orecchio. Ci sento ancora, non sono sorda!" Le dico in tono scherzoso. Entriamo nel parco e ci sediamo sulle altalene. È qui che ci siamo conosciute, mi ricordo che io e lei stavamo facendo la fila per salire sull'altalena: io a quella blu e lei a quella rossa. A un certo punto un bambino saltò la fila e si sedette al posto di Lauren e lei ci restò male; a me fece pena così le cedetti il mio posto e da allora siamo inseparabili.
"Ashley allora, come vogliamo organizzarci?" Mi chiede Lauren.
"Possiamo vederci domani mattina verso le 9:30 e andiamo a comprare qualche costume, vestito, pantaloncini..." Le rispondo.
"Sii per me va bene. Ashley sono così emozionata, ti giuro che potrei morire all'istante di infarto, talmente che sono agitata!!" Mi dice quasi urlando.
"Oh no Lauren. Non puoi morire ora; abbiamo già prenotato la casa, chi rimborserà i soldi??" Dico in tono scherzoso.
"Oh... Pensavo che ti importasse di me, va beh comunque io vado a casa che si è fatto tardi, ci sentiamo nel pomeriggio?" Dice Lauren e io annuisco. Ci abbracciamo e ognuna torna alla propria casa.
Tornata a casa saluto mia sorella Erika di due anni più piccola, ne ha 14. Sembra una della mia età con il suo carattere peperino. Salgo sopra in camera mia e mi distendo sul letto, prendo le cuffie e ascolto la musica. Man mano la sento più lontana e confusa, e cado in un sonno profondo.
Guardo l'ora e sono le 15. Ho saltato anche il pranzo, perfetto! Mi alzo lentamente dal letto e mi dirigo in cucina, arrivo al tavolo e c'è un biglietto:
||Abbiamo provato a svegliarti ma nulla. Ti ho lasciato della pasta nel microonde e dei soldi se vuoi qualche altra cosa. Torniamo verso sera. Mamma❤️||
Apro lo sportello del microonde e c'è della pasta al sugo, la riscaldo e dopo poco è pronta. Finisco di mangiarla e decido di uscire. Quest'inverno sono stata molto tempo a casa a causa della scuola e dato che è estate voglio spassarmela. Prendo i soldi, cellulare, borsa e esco di casa. Vado a farmi un giro al centro per vedere i negozi, così domani non mi trovo impreparata. Entro in un negozio aperto da poco e che vende cose carine a prezzi abbastanza accessibili. Entro e la tentazione di comprare qualcosa è altissima; così mando un messaggio a Lauren:
*Lauren!!! Corri, salta, vola, fà quello che ti pare, basta che ti muovi. Sono nel negozio aperto da poco e ci sono cose fantastiche. Anticipiamo il viaggio: partiamo domani mattina alle 8.*
Passano circa 2 minuti, ma sembrano un'eternità. Finalmente arriva un messaggio. È di Lauren:
*Ashley, vengo subito.*
Nemmeno ricevo il messaggio che trovo Lauren all'entrata del negozio.
Ci dividiamo e prendiamo un sacco di cose: io prendo una maglia corta nera con sopra la città di Los Angeles, dei pantaloncini blu elettrico, neri e tessuto jeans; poi magliette a spallina in tessuto trasparente giallo chiaro, verde acqua e nera. Provo ciò che ho preso e prendo tutto. Vado a vedere Lauren cosa ha preso e più o meno sono le stesse cose, mi fa piacere che abbiamo gli stessi gusti. Paghiamo e giriamo per altri negozi. Dopo un po' di tempo guardo il cellulare e sono le 19:45. Oh no!! I miei saranno già a casa. Vabbè spiegherò che sono stata a fare un giro con Lauren. Devo ancora preparare la valigia, ma io sono negata in questo così chiedo a Lauren:" Ehm, Lauren. Dato che entrambe dobbiamo preparare la valigia, non è che potresti cenare da me e dopo cena prepariamo le valigie insieme?" Spero proprio che accetti. "Certo, ti stavo chiesta stessa cosa." Dice con un sorriso a trentadue denti.
Ci avviamo verso casa e in poco tempo arriviamo. Prendo le chiavi dalla borsa e le infilo nella serratura, entriamo e poggiamo le borse sul divano del soggiorno. "Mamma, papà, Erika, sono a casa." Dico alzando un po' la voce per farmi sentire. "Oh eccoti tesoro. Ci eravamo preoccupati, nemmeno un avviso." Dice preoccupata mamma. "Ehi Lauren. Che sorpresa!! Accomodati, metti il giubbino sul divano e siediti a tavola: è già tutto pronto." Aggiunge mia mamma con molta allegria. Le è sempre piaciuta Lauren, anche perché abbiamo lo stesso carattere: potremmo essere sorelle gemelle. Ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare. "Allora tesoro, come è andata oggi? Vedo che avete comprato molte cose." Dice mio padre allungando lo sguardo sulle buste, che sono sul divano. "Oggi tutto bene. Abbiamo comprato qualche cosa per il viaggio. Ah, abbiamo anticipato il viaggio, sarà domani mattina." Lo informo. "Va bene tesoro. Mi raccomando a tutte e due: state attente!!" Ci raccomanda mio padre, tratta Lauren come se fosse mia sorella, in fondo siamo sempre insieme e siamo cresciute insieme. Anche mio padre con quello di Lauren va molto d'accordo, tranne per una cosa: mio padre è molto protettivo nei miei confronti e ogni volta che nomino la parola 'ragazzi' si fa tutto rosso e incomincia a farmi la predica che sono troppo piccola per fidanzarmi e bla bla bla... La cena finisce e io e Lauren corriamo in camera mia per fare le valigie.

You are my person, Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora