•Capitolo 20•

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"Ashley! Alzati, devi prepararti per la scuola!" Sento gridare dal piano di sotto.

Pare che anche papà si diverta a traumatizzarmi di prima mattina.

Ancora assonnata scendo dal letto e mi dirigo in bagno, mi lavo velocemente il viso e mi sistemo un po' per non sembrare uno zombie a prima mattina.

Scendo e mangio qualche biscotto al cioccolato.

Sposto lo sguardo all'orologio sul muro e sono le 7:40 a.m.

Oddio, farò tardi!

"Papà perché mi hai svegliato a quest'ora? Tra meno di venti minuti devo stare in classe!" Dico e faccio per andare in camera mia.

"Ah, ti accompagno io, quindi puoi fare con più calma.." Dice tranquillo.

E solo ora me lo dice!? Dopo avermi fatto prendere un colpo!?

Annuisco e dopo aver mangiato qualche altro biscotto, vado in camera mia per prepararmi.

Scelgo un leggins nero e una felpa grigia con la scritta 'Vans' in bianco.

Vado in bagno, pettino i capelli e metto qualche goccia di profumo.

"Papà sono pronta!" Grido per farmi sentire, mentre prendo lo zaino dal divano.

"Erika! Daii o faremo tardii!" Aggiungo.

Ogni mattina sempre la stessa storia: si alza quando vuole lei, fa tutto con calma e alla fine quella che fa tardi sono io.

La logica proprio.

La vedo scendere dalle scale con la calma di un bradipo ancora con una scarpa slacciata.

Scuoto la testa sorridendo e mi avvio alla macchina di papà.

Salgo sopra e allaccio la cintura, mettendo lo zaino sulle gambe.

"Dai papà sbrigati! O faremo tardi a scuola!" Grida Erika dal finestrino richiamando papà.

"Sono ancora le 7:50 a.m. abbiamo ancora 10 minuti." Le dico prendendo il cellulare e portandolo in mano fino a quando non sono arrivata davanti scuola.

Apro la portiera dell'auto e scendo.

"Ci vediamo oggi pomeriggio!" Dico a mio padre mentre mi avvio.

"Come oggi pomeriggio?" Chiede confuso.

Ah, giusto! Non glielo avevo ancora detto.

" Io, Sam, Lauren e Cameron dobbiamo scontare una punizione..." Dico tranquilla.

"Ci sarà anche Cameron? Ashley... stalle lontana, non è un bravo ragazzo!" Dice con espressione seria.

Scocciata della solita predica di sempre, faccio per allontanarmi, ma poi mi dirigo verso l'auto di mio padre.

Non può decidere gli amici per me al mio posto!

"1. Io e Cameron non ci sopportiamo e non ci sopporteremo MAI e poi MAI! 2. A me non piace e io non piaccio a lui. 3. Anche se fossimo amici, quale sarebbe il problema!?" Dico fredda.

Apre la bocca per parlare, ma se ne va via lasciandomi lì davanti come una cretina.

Scuoto la testa e mi avvio verso il cancello della scuola.

"Hey, che è successo?" Chiede una persona dietro di me.

Mi volto ed è Lauren.

"Sempre la solita storia: mio padre è ossessionato da Cameron, non vuole che gli stia nemmeno a 1 millimetro vicino... e non so nemmeno il perché.." Spiego sedendomi sull'erba del cortile.

You are my person, Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora