Festa all'Hazbin Hotel

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Dopo aver fatto la conoscenza dei 3 nuovi arrivati all'hotel, Almodeus si girò verso Charlie e commentò
"se dobbiamo preparare tutto entro questa sera, ci servirà una mano...",
il demone schioccò le dita e una ventina di robot entrarono dalla porta, uno di questi si avvicinò e domandò
"ha chiamato signore?, quali sono gli ordini?"
Almodeus rispose
"date una mano ai presenti ad addobbare l'attico per la festa,
mi raccomando siate gentili e comportatevi bene!, siamo ospiti qui!"
il robot annuì e rispose
"sarà fatto padrone!"
poi si girò verso i suoi simili e disse
"avete sentito il capo?, scattare!, abbiamo una stanza da addobbare, e non lo farà di certo da sola!",
i robot si miserò immediatamente ad aiutare lo staff dell'hotel, intanto Charlie si avvicinò as Almodeus e chiese
"Almodeus, potresi venire nel mio ufficio?, ho delle domande da farti"
lui rispose
"naturalmente mia cara".
Almodeus si diresse con Charlie nell'ufficio di quest'ultima, una stanza al tredicesimo piano dell'hotel, sotto al nuovo attico che sarebbe stato adibito come sala da ballo per la festa, appena entrato nella stanza Almodeus si sedette sulla poltrona difronte alla scrivania della principessa, era piena di scartoffie e fogli volanti, Charlie,
invece, si sedette nella sua sedia ed aprì un cassetto, contenente un piccollo diario, mentre lo sfogliava, Almodeus commentò
"hai tante scartoffie amica mia, mi ricorda il mio ufficio dopo il crollo del meccatto infernale del 1935, provocato dal ribaltamento degli overlord sovrani per mano di Alastor, ci ho messo un po' ad eseguire patti con i nuovi regnanti di questo girone"
Charlie chiese curiosa, senza alzare lo sguardo dal diario,
"non ti sei arrabiato con Alastor per questo?",
Almodeus scosse la testa e rispose
"e perchè mai?, nei suoi confronti provo molta ammirazione, è riuscito a fare qualcosa di inaspettato, che ha cambiato completamente le carte in tavola, a quei tempi ero all'inferno da poco, circa 12 anni, perciò un cambio così mi ha stupito abbastanza",
Charlie chiese nuovamente
"sei qui dal 1923?, pensavo fossi nato quando è nato l'universo"
Almodeus rispose
"teoricamente si, il demone primordiale della paura è nato quando è nato Dio,
io sono solo una sua incarnazione,
nata da un patto tra mortale e demone" Charlie non parve sorpesa e disse
"ho chiesto per conferma, conosco bene la tua storia Almodeus, ora però ho una domanda da farti, hai detto che ti ha parlato mio padre dell'hotel giusto?, bene, ieri al telefono mia madre mi ha detto, per sbaglio,che tu e mio padre vi siete visti un paio di giorni dopo la tua visità qui e che, quando papa' è tornato a casa, non sembrava più lui, pareva pieno di dubbi e insicuro, tu centri con questo?"
Almodeus rispose con tono fiero
"si, tuo padre è venuto da me poco dopo il nostro rientro a Golden City e..."
il demone si bloccò, muoveva le labbra , ma le parole non uscivano, Almodeus si mise la mano in faccia e guardò verso il basso, la sua ombra uscì fuori da sotto la poltrona, prese un foglio e una penna lì vicino e scrisse un messaggio per Charlie che citava
"non può parlare di questo per un patto fatto con Lucifero"
Charlie chiese confusa
"che patto?",
Almodeus riprese a parlare
"quando tuo padre è venuto da me, mi ha chiesto di non parlarti di quello che ci siamo detti, uno dei miei limiti e che non posso romprere un patto, neanche volendo"
Charlie chiese
"puoi almeno dirmi se ti ha ordinato di comprare l'hotel?"
Almodeus sorrise e rispose
"è questo il tuo dubbio?, me l'aspettavo! e comunque la risposta è no!, mi ha solo detto di dargli un occhiata, forse sperava che lo comprasi, sottolineo il forse, ora però ho una io domanda,
hai detto che era cambiato, giusto?,
che sembrava...diverso?, durante la nostra chiacchierata gli ho dato una lezione morale, per questo non sembra più lui, perchè sta avendo un dibattito interiore, su cosa credeva e su cosa crede ora, come è cambiato nei tuoi confronti?"
Charlie rispose 
"questo spiega il suo volermi aiutare con l'hotel, mi ha chiamato qualche giorno fa, mi ha detto che ho il suo <supporo> anche se non ufficiale o pubblico e che non fa nulla se fallirò o riuscirò, lui ci sarà sempre per me, sul momento ho risposto che ero contenta, ma nelle sue parole si sentiva che non era del tutto sincero, si stava sforzando in maniera sovrumana per dirmi questo, non è mai stato un padre modello o presente, era sempre troppo impegnato e adesso che ho davvero bisgono di lui, prima denigra la mia idea, poi fa' il finto pentito, non so cosa pensare"
Almodeus si avvicinò alla ragazza e disse, dandogli qualche pacca sulla spalla
"io sarei contento se fossi in te, tuo padre è una testa calda, dico bene?,
se sta provando a cambiare idea sull'hotel, vuol dire che sta cambiando se stesso  che si stia sforzando cosi tanto è solo un buon segno, non trovi?",
il volto di Charlie si accese e disse
"si...hai ragione!, da questo punto di vista non l'avevo colta, se ci sta provando, vuol dire che un minimo gli interessa, se no non si sarebbe neanche degnato di chiamare"
Almodeus concluse
"vedi mia cara, come dico a volte, non tutti i mali vengono per nuocere" Charlie rispose
"hai ragione, ti va bene se continuiamo questo discorso più tardi?, devo dare una mano con i preparativi, vieni anche tu?"
Almodeus rispose
"certo, dammi solo un minuto che faccio una telefonata, poi verrò ad aiutarvi",
Charlie annuì ed uscì dalla stanza.
Nel mentre che la principessa uscì, Almodeus prese il telefono ed iniziò a scrollare la rubrica, intanto la sua ombra iniziò a fissarlo con uno sguardo pregno di confusione, lui se ne accorse e chiese
"che c'è amico mio?, sei sorpreso del fatto che ho <mentito> a Charlie su suo padre?, ero costretto!, per quanto odi mentire, non potevo rivelarle la verità!, inoltre penso che questo sia uno di quei casi in cui una piccola bugia a fin di bene non avrà dei risvolti negativi" l'ombra sembrò fare dei gesti, a questi Almodeus rispose
"si, ho capito che Charlie potrebbe scoprirlo e rimanerci male, ma penso sia abbastanza matura da comprendere la mia situazione",
l'ombra sembrò d'accordo con il suo padrone perciò si sciolse in una pozzanghera nera, nel mentre, Almodeus trovò il numero che stava cercando, lo chiamò e dall'altra parte rispose una voce, dicendo
"qui Morello, chi è?"
Almodeus rispose
"ciao Morello, sono Almodeus, come va alla mia torre?"
la voce si fece più composta e si sentirono dei rumori di scarpe, come qualcuno che toglie i piedi dalla scrivania del proprio capo, dopo qualche minuto, il drone rispose
"ah!, c-capo è lei!, che sorpresa!,
non pensavo chiamasse così presto, comunque qui tutto tranquillo, io e mio fratello Sergio stiamo vigilando sui vostri affari, che tra parentesi stanno andando benone, a lei come va il suo viaggio?",
Almodeus rispose
"per il momento bene, comunque non ho chiamato solo per salutare, ho una avvertenza da darti amico mio",
Morello parve confuso e chiese
"che avvertenza?"
Almodeus sospirò stanco e rispose
"ho notato delle colombe bianche mentre venivamo qui e ne ho viste altre intornò all'hotel, come sai quei pennuti  appartengono al mio vecchio <amico>, ed è da tanto che non si fa vedere, penso che stia preparando qualcosa di grosso",
Morello si girò verso la finestra appe sue spalle e chiese
"secondo lei vuole attaccare la
Fear Tower in sua assenza?, stia tranquillo capo!, per quanto sia potente, nemmeno lui può superare le nostre difese"
Almodeus scosse la testa e rispose
"non è per la torre che sono in pensiero, ma per l'hotel!, né la struttura e né i suoi abitanti sono attrezzati per la probabile battaglia, credo che questa volta non si fermerà fino a quando non sarò morto".
Una voce diversa da qualla di Morello parlò
"scusi se mi intrometto signore, ma non lo ha già sconfitto varie volte?" Almodeus annuì e rispose
"si, questo è vero Sergio!, ma non posso garantire l'incolumità dei miei nuovi amici, né della mia assistente, credo di essere spiato, Morello!, esegui gli ordini che ti sto per inviare tramite messaggio!"
Morello si mise sull'? rispose
"sicuro capo, buona fortuna con la sua festa, aspetto aggiornamenti".
Almodeus riattaccò ed inviò a Morello un messaggio, poi uscì dalla stanza e si recò sul tetto, lì creò una sfera rossa da cui uscirono una decina di corvi neri con occhi rossi,
Almodues si mise in mezzo a loro e disse
"miei piccoli, andate, trovate e uccidete tutte le colombe che vedete, voglio che il loro bel manto bianco si ricopra del puro sangue cremisi, mi sono spiegato?",
i corvi gracchiarono all'unisono e volarono via, successivamente Almodeus rientrò e iniziò ad aiutare con i preparativi per la festa.

Hazbin Hotel : l'arrivo della paura(in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora