Scars || Remus Lupin

Trentotto

"Okay tesoro! Stai attento, e mandami un gufo non appena arrivi alla Tana" disse Cassiopeia a Harry. Era la sera in cui sarebbero andati a vedere l'ultima coppa di quiddich. C'era luna piena, quindi la coppia sarebbe rimasta e si sarebbe presa cura di tutto.

Harry lasciò i Weasley e Cassiopeia non poteva mentire, era nervosa.

"Vai, Sirius starà con me amore" disse Remus. "Inoltre, so quanto ami il quiddich."

Non voleva lasciare suo marito da solo in una notte difficile, ma voleva condividere quel ricordo con Harry.

"Non lo so Remmy. Non posso lasciarti" disse sedendosi in grembo a lui e dandogli un lungo bacio.

"Vai!" Ha detto. Sorrise e attraversò il camino fino alla Tana.

🌑🌑🌑

È uscita dal camino. Fred, George, Ron, Harry ed Hermione erano in soggiorno a giocare con il Firewhisky.

"La vostra strega preferita è qui!" Ha annunciato. La fissarono con ammirazione.

"Sei venuta?" chiese Harry sorridendo.

"Non posso divertirmi anche io?" Lei sorrise.

Improvvisamente, i volti di tutti impallidirono quando si resero conto che un adulto li aveva visti bere alcolici. Fred nascose la bottiglia dietro il tavolo.

"Sai, l'ho visto" disse ridacchiando. "Dai, dammela qui"

Fred prese il Firewhisky e gliela diede. Ben presto furono colpiti da ciò che fece dopo. Fece oscillare la bottiglia e sorrise.

"Non dirò niente, ma come tutore di Harry darò per scontato che fosse acqua." Disse sorridendo. Tutti la ringraziarono e Ron le mandò un bacio, lei si limitò a sorridere. Hermione fissò Ron con gelosia.

"Ci vediamo domani" disse mentre saliva le scale. "Non ubriacatevi troppo". Urlò prima di chiudere la porta della sua stanza.

I ragazzi amavano troppo Cassiopeia. Era come la zia divertente, ma responsabile. Continuarono a giocare a scatti esplosivi e altri giochi prima che decidessero di andare a dormire.

🌗🌗🌗

"RAGAZZI È TEMPO DI QUIDDITCH!" Cassiopeia urlò loro, ma loro gemettero solo di rabbia.

"È colpa vostra se avete bevuto, ora svegliatevi!" Disse severamente, i suoi capelli diventarono rossi per la rabbia. Quando tutti videro quanto fosse spaventosa, si sono immediatamente alzati e vestiti.

Uscì dalle loro stanze e andò in cucina "Non ho perso il mio tocco" commentò sorridendo. "Sei sempre stata abbastanza spaventosa" commentò Arthur ridacchiando. "Sì, beh, non abbiamo mai parlato davvero a Hogwarts." Disse sorridendo. "Lo so, è stato perché eri abbastanza spaventosa" Lei rise.

"Bene ragazzi, andiamo" disse Arthur conducendoli su una collina un po' troppo ripida per i gusti di chiunque. Quando arrivò in cima, Cassiopeia riconobbe Amos Diggory, non gli era mai piaciuto, era un Tassorosso frustrato dai suoi fallimenti.

"Cassiopeia, piacere di vederti" disse sorridendo un po' troppo per i suoi gusti. "Amos, sono passati anni." Disse severamente, Harry notò che era a disagio e le si avvicinò con fare protettivo. "Questo è mio figlio, Cedric!"

"Certo, io sono l'insegnante di astronomia, lui è il mio studente." Sorride a Cedric "questo è il mio figlioccio, Harry" disse presentandolo. "Certo che so chi è Harry Potter, è... interessante" disse con gelosia.

Dopo il loro piccolo battibecco, decisero di toccare il vecchio stivale che li ha magicamente trasportati dove si sarebbe svolto il torneo di quidditch.

Cedric, Arthur, Cassiopeia e Cedric atterrarono con grazia, mentre i ragazzi caddero per primi sul pavimento. "Lascia che ti aiuti" sentì Cedric dire ad Harry cosa che le piaceva, sapeva che Cedric non era come suo padre.