Rivelazioni

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New York, oggi

Alec fissa il soffitto della sua camera. Deve chiedere scusa a Jess, non le ha detto di essere sposato, non le ha parlato di Magnus, nè di Faith... Si è lasciato andare ai ricordi, ai bei momenti passati con lei e si è completamente dimenticato di suo marito e di sua figlia....come è potuto accadere? Il senso di colpa comincia a logorarlo, ha bisogno del suo parabatai, deve parlarne con Jace. In fretta esce dalla sua camera e si avvia lungo il corridoio, Si sofferma davanti alla camera in cui alloggia Jessica, è tentato di bussare, ma ha paura, a giusta ragione, di una sua reazione. L'ha rifiutata, e lasciata lì senza nemmeno una spiegazione. Cautamente bussa alla porta della camera del suo parabatai con la speranza di non interrompere nessun momento intimo Questa volta non mi perdonerà facilmente pensa tra se e se.. Un assonnata Clary apre la porta stropicciandosi gli occhi.
"Alec! è successo qualcosa? Faith sta bene?"
"Si, è tutto ok Clary. Ho bisogno di parlare con Jace. E' urgente.... "
"Alec"  Il biondo si avvicina alla porta con un espressione non molto felice.
"Ecco, io io... Jace ho fatto un casino!"
 "Vi lascio soli..."
"No, Clary aspetta. Io vorrei che ci fossi anche tu, avrei bisogno anche della tua opinione." 

I tre sono seduti in mensa. Stringendo la tazza di caffè tra le mani, Clary guarda Alec esortandolo a parlare. 
"Ecco io..."
"Alec, si può sapere cosa hai combinato? " Jace sembra spazientito
 "Ricordi quando il clave mi mandò a Roma?"
"Si, ma cosa c ' entra Roma?"
"Per L'Angelo... Jessica, è così che si chiama vero? Lei, viene da Roma, e sembra conoscerti molto bene.."
"Hai centrato in pieno Fray...quando ero in Italia, io e Jess, abbiamo...diciamo che ho avuto una storia con lei."
 "Non ci credo, Alec tu, tu sei..."  La rossa poggia una mano sul braccio del marito che subito tace.
"Alec, è successo qualcosa tra voi ieri sera?"
"Non proprio Fray, ed è questo il punto." Il ragazzo racconta della sua storia con Jessica e degli avvenimenti della sera precedente.
"Quindi l'hai sedotta, e poi lasciata in bianco? Oh Alec, non è da te un comportamento del genere."  scherzosamente, Jace cerca di allentare la tensione che legge negli occhi del fratellastro.
 "Lei non sa niente? Di Magnus, di Faith,,,." Alec scuote la testa.
"Beh, se vuoi la mia opinione Alec, ti consiglio di parlarle, e di parlare anche con Magnus, credo sia giusto che sappia."
"Le parlerò. Grazie Fray, e scusa se ti ho svegliato."
"Oh, questo ti costerà qualche ora con tuo nipote mio caro." dice la rossa lasciandogli un bacio sulla guancia. "Buonanotte Alec"
"Notte Fray" 
 "Diciamo anche qualche giorno..." Jace strizza l'occhio al suo parabatai, poi, con un braccio intorno alle spalle di sua moglie, si avvia verso la sua camera. 

È l'alba quando Jessica decide di recarsi in palestra. Deve scaricare la tensione. La notte insonne, il pensiero di Alec, del suo comportamento...
Le luci sono accese, c'è qualcuno. Ed eccolo lì, la fronte imperlata di sudore lo rende ancora più affascinante. Con gli anni è diventato ancora più bello di quanto ricordasse. L'adolescente timido, ha lasciato  posto ad un uomo.  "Buongiorno" "Jess, buongiorno. Ti va di andare a fare colazione'" "Cos'è cerchi un modo per farti perdonare? Ti ci vorrà molto di più di una colazione Lightwood, oltre a una spiegazione convincente." "Ho bisogno di parlarti Jess, so di essermi comportato male con te, ed hai tutto il diritto di essere arrabbiata con me." "Non sono arrabbiata, sono furiosa! Immagini minimamente come mi sono sentita? come mi sento?" Sente le lacrime bruciare e si volta, non vuole che lui la veda piangere. 
"Jess, ho sbagliato, e sto da schifo per questo, ma dammi almeno la possibilità di spiegare. Per favore" Le poggia le mani sulle spalle, la fa voltare verso di lui e quando si accorge che sta piangendo la stringe forte a sè.
"Mi dispiace Jess, mi dispiace tantissimo averti ferita." La ragazza affonda il viso sul petto.
 "So che non volevi farmi del male Ale, lo so, ma mi sono sentita umiliata."
 "Ti chiedo scusa, dai, andiamo a fare colazione, ti spiegherò tutto."
 "prima vai a fare una doccia Lightwood..."
"Ahahaha, hai ragione, ci vediamo nell'atrio tra venti minuti?" 

Seduti ad un tavolo del Taki, i due ragazzi si guardano, leggermente imbarazzati.
"Jess, sono sposato." Non crede alle sue orecchie..."Ed ho una figlia. Cioè non è proprio mia, l'abbiamo adottata"
"Coosa? Tu, hai una figlia e sei sei spo sa to? Oh Raziel. Ale, io, io ..."
"Non sei tu a doverti scusare Jess, ma io. Avrei dovuto parlarti subito di Magnus e invece mi sono fatto prendere dai ricordi."
 "M Magnus? Magnus Bane? Lo stregone?"
"Si, proprio lui, ci siamo sposati cinque  anni fa"
"Allora tu..." Jess si copre il viso con le mani... è scioccata e sorpresa allo stesso tempo  "Ale tu...."
"Si, Jess, sei stata la prima e l'unica donna della mia vita"
"Wow.... e hai intenzione di presentarmi la tua dolce metà?" 
"Certamente, appena tornano a New York. Sono al labirinto a spirale, Faith deve ancora imparare ad usare i suoi poteri."
"Raccontami di loro ti va?" Con un espressione sognante sul viso, Alec racconta il primo incontro con Magnus, di come, grazie a lui ha avuto il coraggio di fare comin out, il loro matrimonio, di Faith.."
"E' una storia bellissima. Sono felice per te Ale, davvero tanto felice."

Nei giorni successivi, la giovane Nephilim italiana ha modo di relazionarsi e socializzare con tutto lo staff dell'Istituto, in particolare con Anthony, trasferito in pianta stabile da Alicante qualche mese prima su richiesta di Alec.  Ma non è riuscita a legare  del tutto con Isabelle che continua a lanciarle occhiate non proprio amichevoli.
"Izzy, se continui a guardarla in quel modo, finirai per incenerirla."
"Mi sta nascondendo qualcosa. E anche mio fratello" E, in pieno stile Isabelle Lightwood, schietta e diretta, non appena ne ha occasione,
"Io e Clary portiamo i bambini a Central Park, ti va di unirti a noi?"
Jessica è indecisa, ma crede che possa essere un occasione per socializzare di più con le due ragazze, d'altra parte, non ha mai avuto davvero modo di parlare con loro come si fa tra donne. 

Ed è lì, sul prato di Central park, che la mora sgancia la bomba.
 "Allora Jessica, cosa c'è tra te e mio fratello? Sai che è gai vero? e che ha un marito" 
Clary sgrana gli occhi. "Izzy! ti sembra il modo?"
 "Che c'è? Sono solo curiosa." 
Per nulla intimorita, Jessica racconta alle due della sua storia con Alec, del rapporto che si era creato tra loro a Roma, dell'affetto che li lega. 
"Quindi tu e Alec....Oh Raziel, non avrei mai pensato che mio fratello fosse stato con una donna" Isabelle non crede alle sue orecchie. "Ho sempre pensato che prima di Magnus...incredibile, chi lo avrebbe mai detto."
"Io ignoravo che fosse sposato. altrimenti non avrei mai..."
 la curiosità è donna, e Isabelle Lightwood non fa di certo eccezione e quest'ultima affermazione non fa altro che alimentare la sua.
"Sono tutta orecchi"
"Diciamo solo che qualche giorno fa, io  e tuo fratello potremmo aver avuto un....... momento"



Dalla fine l'inizio 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora