Faith

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Dopo aver passato tutta la mattina alla casa famiglia, ad Alec si è aperto un mondo. Una casa famiglia per piccoli stregoni. Caroline gli ha spiegato cosa viene insegnato loro sul mondo delle ombre, il rispetto degli accordi, l'uso dei loro poteri e come metterli al servizio dell' Enclave, e come, cerca famiglie che possano dare una casa e amore a quei ragazzini. Non tutti però accettano di lasciare la casa famiglia, specie quelli più grandi. E' tanto che Alec sogna di avere un bambino, un bambino tutto suo e di Magnus...ma non sa come dirlo al marito. Caroline gli ha detto che può tornare a trovare Faith quando vuole....... Faith quella ragazzina ha qualcosa di speciale. Il modo in cui, dopo averla aiutata ad alzarsi gli ha stretto le braccia intorno alla vita a mo' di ringraziamento, e poi è arrossita per la vergogna. La tristezza nella sua voce quando gli ha parlato dei suoi genitori, il modo in cui silenziosamente lo ringraziava con ogni sguardo. "Fiorellino, ero in pensiero. Va tutto bene mon amour?"
"Si Mag, ho incontrato una persona oggi. Dovresti conoscerla, è assolutamente fantastica." "Devo essere geloso fiorellino?"
"Ma no sciocco, è un istitutrice, chiamiamola così"
 Entusiasta, Alec racconta al marito dell'incontro con Faith, della casa famiglia, di Caroline, e di quello che fa per i piccoli stregoni senza famiglia. La mente di Magnus torna indietro di svariati anni, secoli se si preferisce. A quando a nove anni trovò sua madre morta, al suo patrigno che lo definì un mostro, alla sua morte, avvenuta accidentalmente perchè, proprio come quei piccoli stregoni non era consapevole dei suoi poteri, al suo chiamiamolo soggiorno presso un orfanotrofio dove incontrò una persona speciale, Ragnor, che gli insegnò ad usare i suoi poteri, che lo introdusse nel mondo della magia. Quanto gli manca il suo amico. Sa bene cosa provano quelle creature, anche lui avrebbe voluto un istitutrice. Il racconto di suo marito lo incuriosisce,
"Capisci, uno shadowhunter insegna loro come difendersi dai demoni, cioè, qui tutti i mondani sono a conoscenza del mondo invisibile. E nessuno ne ha paura. "
"Beh, vedi fiorellino, un tempo queste zone avevano la più alta concentrazione di demoni. E poi non dimenticare che nella mitologia l'Irlanda era considerata terra delle fate. Sono curioso di conoscere questa Faith, e di vedere la casa famiglia. Potremmo comprare dei dolcetti ed andare a prendere il thè con loro, cosa ne dici?"
"Magnus, sarebbe fantastico". 

Nei giorni seguenti.....

Alec e Magnus si recano alla casa famiglia con un vassoio di pasticcini per i piccoli ospiti della signorina Mc Damon. Magnus è ansioso di conoscere questa mondana che si occupa di piccoli stregoni senza famiglia.
 "Però...mi aspettavo il classico orfanotrofio diroccato, invece questa casa è davvero bella."
"Sig Lightwood, bentornato, Faith sarà felice di vederla."
 "Buona sera Caroline, abbiamo pensato che ai bambini avrebbe fatto piacere qualche dolcetto. Lui è mio marito..."
 " Per tutti i demoni, MAGNUS BANE!!!! Vecchio casanova di uno stregone cosa ci fai qui?"
 La voce alle spalle della signorina Mc Damon è di una donna, una donna dai lunghi capelli vermigli, due occhi scuri come la notte e uno strano sorriso, con una strana dentatura, sembra quella di un pesce, il suo marchio da strega pensa Alec
"Per Lilith Magda? Magda Monroe? Sei proprio tu? Vieni qui fatti abbracciare brutta fattucchiera da quattro soldi. Ah ah, come stai?"
  I due vecchi amici si abbracciano e si danno pacche sulle spalle.
 "Alexander, ti presento Magda Monroe abbiamo lavorato insieme ai tempi del mio soggiorno in India. Non so come questa vecchia megera possa insegnare a dei bambini."
"Vecchia megera a chi? Ho quasi cento anni meno di te. Te lo sei scelto proprio bello il marito, vecchio marpione, nel corso dei secoli i tuoi gusti sono migliorati. Molto piacere, Magda. "
Alec arrossisce  a quelle parole. Ma lui è lì per vedere Faith, per farle conoscere Magnus.
Come il marito, anche lo stregone resta incantato da quella ragazzina, dal suo sguardo che implora affetto.  

Quella sera, a cena, Alec non smette di parlare di Faith e della casa famiglia. Sarebbe bello poter dare una famiglia anche ad uno solo di quei ragazzi. Ipotizza addirittura, l'idea di aprirne una a Idris. A quelle affermazioni Magnus sorride...
"Quella ragazzina ti ha colpito al cuore vero Alexander? Non negarlo, lo so, te lo leggo negli occhi." Alec prende coraggio
 "E' un po' che ci penso. sai la nascita di Alex ha fatto scattare qualcosa...."
"Oh , il nostro piccolo mirtillo. Mi manca tanto."
"Si, anche a me. Mag, se ti dicessi che sto pensando di prendere in affidamento Faith?"
"In affidamento?"
 "Si, potremmo portarla a Idris con noi, provare ad essere una famiglia."
"E se non dovessi trovarsi bene? La rispediamo in Irlanda tramite portale? Hai pensato che Idris è una realtà totalmente diversa? Specie per una giovane strega, che non ha ancora il pieno controllo dei suoi poteri. Condivido il tuo desiderio di avere un bambino, ci penso sempre anche io, ma non possiamo portare un giovane stregone a Idris, a meno che non sia nato nella foresta di Brocelyn. "
 "E se restassimo a New York? Potrei allenarla io, e tu le insegneresti come controllare i suoi poteri. Io posso tranquillamente fare tutto anche da New York. Pensaci Mag, una ragazzina avrebbe finalmente una famiglia, e noi una figlia."
 "E se Faith non volesse? Ci hai pensato?"  La delusione sul volto dello shadowhunter è palese. "Mi dispiace fiorellino, ma voglio che tu sia preparato. Non possiamo sapere come reagirà quella ragazzina alla nostra richiesta."
 "Voglio provarci!, e se lei non vuole far parte della nostra famiglia, almeno ci avrò provato."

Nelle due settimane seguenti, I Malec passano interi pomeriggi in giro per la cittadina con Faith. Magnus l'ha accompagnata a fare shopping, e una sera, nel riaccompagnarla alla casa famiglia Alec le parla della sua idea. la ragazza lo guarda allibita.
"Io... cioè mi stai chiedendo se voglio venire a New York con voi? "
 "Si, sempre che tu sia d'accordo ovviamente."  L'abbraccio di Faith lo lascia senza parole.
"E voi sareste i miei papà? Sarò vostra figlia?"
"Certo pasticcino, sempre che tu lo voglia"  

Qualche giorno dopo, sbrigate le formalità burocratiche, i tre si preparano a partire. Caroline abbraccia Faith, e con le lacrime agli occhi si raccomanda.
"Non dimenticarti di noi. Sii felice piccola, te lo meriti. Sig Lightwood, Magnus, so che avrete cura di lei. Grazie."  Salutati tutti, la neo famiglia si reca all' areoporto in taxi. Faith è emozionata, non ha mai viaggiato in aereo. 

Durante il viaggio, la ragazzina tempesta di domande Alec che è molto felice di soddisfare ogni sua curiosità. Le parla della sua famiglia, di Alex, e di Elisabeth che sono i suoi cuginetti ora. Dei suoi zii, di Marise, e dei componenti dell'Istituto di New York, la sua nuova grande famiglia. L'accoglienza per il loro ritorno, va ben oltre le aspettative di Alec. Faith è sbalordita da tante attenzioni. Le hanno addirittura fatto dei regali e preparato una torta. Nel loft dei Malec, quella che sarà casa sua, la ragazza trova tutti i membri della famiglia ad accoglierla. Guarda Alec e, come solo lei sa fare, ancora una volta lo ringrazia con lo sguardo. Quelle persone sono lì per lei e questo non può che renderla felice. ora anche lei ha una famiglia che la ama.
 

Dalla fine l'inizio 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora