"Una canzone che ti rimane fissa in testa si chiama "ear worm" cioè tarlo nell'orecchio. In base a questo e alle affermazioni ,non del tutto giuste,dei vostri compagni posso informarvi su ciò che dovrete fare.".
Fece un paio di passi in cerchio girandosi, per essere sicura che tutti la stessero a sentire
"Ogni squadra dovrà sorteggiare una delle stanze proposte, sfortunatamente in ognuna di esse ci sono dei tarli, quindi l'unico motivo della scelta di diverse porte è che in ognuna dovrete cercare di uscire in un modo diverso, perché avrete tarli di tipi diversi che vi verranno descritti appena sceglierete la porta con quel tipo.""Cioè dovremmo combattere contro degli insetti che mangiano alberi?" disse ridendo un ragazzo della mia squadra.
La gente proprio non sa stare zitta?
"Riderai meno quando dovrai affrontarli, mi dispiacerebbe se per la tua arroganza ti capitassero i peggiori: Xestobium rufovillosum chiamato anche "orologio della morte" per il fatto che il suo richiamo sessuale consiste nello sbattere il capo contro il legno generando un rumore che con un singolo tarlo è poco udibile, ma con migliaia di essi ti possono impazzire le orecchie."
"Non ci trovo nulla di difficile"
A quell'affermazione la De Luca sorrise e chiese a tutti di mettersi in fila in base ai gruppi . Ci portò in un corridoio della scuola che non avevo mai visto e , a giudicare dalle espressioni degli altri, non ero l'unica.
Ci ritrovammo tutti una sfilza di porte con sopra dei numeri scritti su un foglio e appesi alla porta con un chiodo.
"Venite qui a pescare il numero" urlò.
"Le persone si diressero verso di lei a massa e pescarono i biglietti dirigendosi alle rispettive porte. Lo feci lo stesso e pescai il numero 10.Mi girai verso gli altri trovando subito davanti due occhi che mi scrutavano da testa a piedi.
"Allora che numero è?" mi chiese quello che ho capito si chiamasse Jason.
Girai il foglietto e ci incamminammo verso la porta.
"Appena vi do il via potete aprire le porte. Non prima!"
Tutti i gruppi andarono davanti alla rispettiva porta e una volta sistemati...
"Via!Via!Via!"
Entrammo tutti insieme e subito la porta si richiude dietro di noi facendo cadere gli ultimi entrati sopra ai primi, io caddi insieme agli altri addosso alle persone davanti a me, nessuno vedeva nulla quindi nessuno capiva la situazione imbarazzante in cui eravamo.
"Togli quel piede del cazzo dalla mia faccia ratto di merda!" urlò una voce femminile.
"Rilassa l'ormone bella, che quì non sei l'unica ad essere schiacciata." rispose un altro.
La luce con grande sorpresa si accese e io ,cercando di riabituarmi al bagliore mi accorsi solo dopo di essere sopra Marcus che era a sua volta sopra a tutti gli altri.
Mi sentii improvvisamente in imbarazzo e sentii le guance arrossarsi mentre il ragazzo sopra cui ero mi fissava. sembrarono passare anni in quell'unico istante, o minuto, insomma non so quanto tempo sia passato, ma so che è bastato a fare innervosire notevolmente tutti gli altri.
"Avete intenzione di alzarvi o volete stare qui tutto il giorno?"
"Oh sisi!" dissi alzandomi velocemente e spolverandomi i vestiti.
Una volta che fummo finalmente tutti in piedi ci accorgemmo di essere in una stanza non troppo particolare. Aveva il pavimento a scacchiera e i muti completamente neri e dall'altra parte c'era una porta.
"Più facile di così si muore" disse Jason facendo poi un passo avanti su un pietrino nero.
"Aspett- " non feci in tempo a finire la frase che dei piccoli buchi si aprirono sulle pareti facendo uscire centinaia di migliaia di ramoscelli con altrettanti insetti sopra.
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Zodiac Signs Accademy //Marcus Lopez Arguello
FanfictionUna scuola in cui ragazzi ,tutti con precedenti omicidi e ricercati dalla polizia si rifugiano dopo essere stati smistati nei vari colori dei segni zodiacali. Deborah non avrà una vita tanto facile come unica ragazza del suo segno rimasta. Un ragaz...