*Pov's Jace"
Perché cavolo le ho parlato così freddamente? Perché le ho detto che amo Clarisse? Perché l'ho fatta mettere a piangere? Sono un mostro. Sono un completo disastro. Fino ad ora ho combinato troppi casini.
Adesso siamo nella nostra stanza d'Hotel.
"Jace, cosa succede?"
Mi chiede Clarisse.
"Niente, stai tranquilla!"
Le rispondo con tono più dolce possibile.
"Non ti credo, Jace. Dimmi la verità! Ti ascolto, sono qui per questo. Sono o non sono la tua ragazza?"
Afferma.
Sorrido lievemente e le lascio un bacio tra i capelli.
"Non puoi capire!"
Esclamo.
"Se mi spieghi cosa succede, magari posso provare a capire!"
Dice.
"Non posso!"
Affermo abbassando lo sguardo
"Sì, invece, che puoi. Devi farti coraggio. Non voglio che tu soffra!"
Afferma.
"Ci rimarresti male, molto male, Clarisse. Non me la sento. Davvero!"
Le dico.
"Ok, non insisto. Però, quando ti senti pronto, dimmelo, va bene?"
Propone.
"Va bene!"
Rispondo.
È una ragazza dolce, amorevole e comprensiva, si preoccupa sempre per me.
Non vorrei farla soffrire, ma non posso soffrire neanche io per i sentimenti che provo dentro di me. Certo, mi sono affezionato a Clarisse, però, il mio cuore apparterrà sempre Chry.
"Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa in un ristorante o un panino?"
Propone Clarisse.
"Buona idea!"
Affermo.
Usciamo e andiamo in un ristorante, che fa a che panini, vicino all'Hotel.
"Prenotiamo un tavolo al posto di prender un panino e mangiarlo per strada?"
Chiede la mia ragazza.
Annuisco.
Chiediamo a un cameriere un tavolo e ci sediamo. Ci portano i menù. Prenotiamo qualcosa di tipico e aspettiamo che ce li portino.
Mi alzo e vado in bagno. Faccio e cerco di andarmene, ma sento un braccio da dietro che mi tira riportandomi nella saletta prima dei bagni.
Mi giro ed è Riele.
"Ciao!"
Afferma lei freddamente.
"Ciao Riele!"
Ricambio il saluto.
"Che vuoi?"
Chiedo.
"Secondo te?"
Chiede ironicamente.
Non capisco cosa intende.
"Cosa intendi, Riele? Dillo e basta!"
Esclamo.
"Christine. Che intenzioni hai con lei?"
Chiede.
Abbasso lo sguardo.
Colpo basso.
"Io non lo so!"
Dico flebilmente.
"Lei ti ama!"
Esclama lei.
La guardo negli occhi stupito.
"Com'è possibile? Dovrebbe odiarmi dopo quello che le ho fatto, non amarmi!"
Esclamo.
"Quando l'amore è vero, puro e grande porta a perdonare i peggiori errori della persona di cui si è innamorati!"
Afferma Riele.
Abbasso di nuovo lo sguardo
"Che cosa devo fare? Ieri, l'ho incontrare nel bagno del mare e le ho detto, indirettamente, che la amo ancora!"
Affermo.
"Questo lo devi sapere tu, certo che dirglielo indirettamente non serve a niente. Bisogna che tu glielo dica faccia a faccia, guardandola negli occhi, e poi le dico quali sentimenti provi ancora per lei!"
Dice.
"Quando cavolo lo faccio pur volendo?!"
Esclamo.
"LO DEVI SAPERE TU QUESTO, JACE! DEVI CAPIRE QUANDO È IL MOMENTO GIUSTO!"
Urla Riele.
"Ci proverò. Ciao!"
Affermo tornando al tavolo.
"Come mai ci hai messo tanto?"
Chiede Clarisse preoccupata.
"C'era gente!"
Rispondo semplicemente.
"Jace, non ti credo!"
Esclama lei.
La guardo storto.
"Ho visto uscire Riele dal bagno insieme a te ed eravate tutti e due abbastanza turbati!"
Afferma lei.
"Come fai a conoscerla?"
Le chiedo.
"Ti sei scordato che sei un attore e che reciti insieme a lei in 'Henry Danger'?"
Chiede Clarisse ironicamente.
Guardo da un'altra parte.
"Jace, dimmelo!"
Dice lei accarezzandomi dolcemente la mano.
Mi irrigidisco.
La guardo.
"No, non ce la faccio!"
Dico.
"Si, lo so, non dovrei insistere, stamattina mi hai promesso che me lo avresti detto!"
Esclama Clarisse e continua dicendo:
"Non ci rimarrò male!"
"Clarisse, è una cosa lunga!"
Affermo freddamente.
"Non ne voglio ancora parlare, scusa!"
Dico ancora.
"Va bene!"
Afferma un po' fredda.
"Non ci rimanere male, ti prego!"
Affermo.
"Ci rimango male perché non ti fidi di me. Non mi vuoi dire quella cosa e, per questo, penso che tu non ti fidi abbastanza di me!"
Esclama lei.
"No, io mi fido di te!"
Affermo.
Non dice niente.
"Va bene, hai vinto. Quando torniamo in Hotel ti racconto tutto, ok?"
Le dico.
Annuisce.
Dopo un quarto d'ora ci portano i piatti. Mangiamo. Pago. Poi torniamo in Hotel.
Mi butto sul letto.
"Allora?"
Chiede Clarisse.
La guardo negli occhi. Abbasso lo sguardo.
"Va bene, siediti e ascoltami. Praticamente, quest'anno, nella mia classe, è venuta una nuova ragazza, Christine. Siamo finiti in gruppo, io, Christine, insieme a due sue amiche, Riele e un altro ragazzo. Prima che di iniziare il progetto, avevo invitato degli amici a casa e avevano giocato alla play. Scommettiamo su chi vinceva. Lucas, un mio amico, mi aveva detto che, se avrebbe vinto il ragazzo su cui stava scommette do lui, avrei dovuto cercare una ragazza, mettermi con lei, fare l'amore con lei e poi lasciarla di botto. Chi vado a scegliere? Christine. Ci siamo messi insieme. In quel periodo, però, capii una cosa. Mi ero innamorato di lei. L'amavo con tutto me stesso. Dopo aver portato a termine, io non la volevo lasciare solo che, Isabela Moner, la mia primissima ragazza, le ha fatto vedere dei messaggi, dal suo telefono, in cui stava scrivendo con Lucas e, quest'ultimo, le stava parlando di questa stupida scommessa. In poche parole, quello che non volevo fare io, lo ha fatto lei. Mi ha lasciato!"
Le spiego. Quasi mi escono le lacrime dagli occhi.
"Perché non me lo hai mai detto?"
Chiede freddamente.
"Perché non volevo questo. Non volevo ci rimanessi male. Voglio voltare pagina!"
Le dico.
Cerco di accarezzarle una guancia ma si allontana bruscamente.
"No, tu la ami ancora!"
Afferma.
"Tu, dicendomelo ora e non all'inizio della nostra relazione, mi hai spezzato il cuore!"
Esclama.
Scoppia a piangere.
L'abbraccio.
"Sì, quello che dici è vero. La amo ancora, ma questo non vuol dire che non mi sia affezionato a te!"
Esclamo.
"Come faccio a crederti, Jace? Ti vorrei credere..."
Cerca di dire, ma completo io la sua frase:
"...ma non ci riesci. Lo so. Però, provaci, per favore. Non ti vorrei mai provocarti un dolore, Clarisse. Sei gentile e dolce, non ti meriti questo. Non ti meriti un ragazzo come me."
"Vai da lei, dille ciò che provi. È vero, io sono arrabbiata e tramite, ma ci tengo a te. Ci tengo che tu sia felice con la persona di cui sei innamorato. Però, ti chiedo solo una cosa: possiamo rimanere amici, almeno?"
Chiede tristemente.
"Certo, amici. Non mi scorderò mai di te. Troverai l'amore della tua vita, ma stavolta quello vero!"
Affermo.
Ci abbracciamo amichevolmente.
"Vado a chiedere un'altra camere!"
Dice Clarisse alzandosi.
"No no, non se ne parla, sono io qui che me ne vado!"
Esclamo alzandomi di scatto
Prendo la mia valigia. Mi avvio verso la porta.
"Jace, buon fortuna. Ti voglio bene!"
Afferma lei.
Ci abbracciamo ancora e mi lascia un bacio sulla guancia.
Le sorrido. Ricambia.
Esco dalla camera e vado alla reception.
"Potrei avere un'altra stanza, gentilmente?"
Chiedo.
"Mmmh, vediamo. Ah sì, è libera la camera 78, ecco le chiavi!"
Mi dice il receptionist porgendomi le chiavi.
Le prendo e lo ringrazio.
Mi avvio verso la mia nuova stanza.
Entro e mi butto sul letto.
Sono in completa confusione. Vorrei parlare con Chry, ma non voglio che lei non mi faccia parlare. Certe volte è davvero chiusa e ottusa.
Ma la amo per quella che è.
Prendo il telefono, vado su suo contatto.
*Chat*
A "Chry❤️":
"Ti devo parlare, incontriamoci!"
*Fine chat*
Spero risponda.
Aspetto ansioso. Dopo cinque minuti, mi arriva una notifica. Aprp WhatsApp. È lei
*Chat*
Da "Chry❤️":
"Dove e quando?"
A "Chry❤️":
"Quando preferisci e dove vuoi tu!"
Da "Chry❤️":
"Dimmi qual è il tuo Hotel!"
A "Chry❤️":
"Hotel Capitale!"
Da "Chry❤️":
"Arrivo!"
*Fine chat*
Non ci credo. Ha accettato la mia proposta di incontrarci. La aspetto. Sono ansioso. Non so cosa dirle. Non so come esprimermi.
Inizio a scendere e mi siedo su una panchina nel giardino di fronte all'entrata dell' Hotel. Guardo un po' Instagram, quando sento qualcuno sedersi al mio fianco. Spengo il tel. Mi volto è noto che si tratta di Chry.
"Ciao!"
Esclamo.
"Ciao!"
Dice lei più freddamente.
"Che cosa vuoi dirmi?"
Mi chiede.
"Ti devo dire una cosa, no delle cose, importanti. Però, ti prego, ti supplico resta e ascoltami. Non te ne andare. Non scappare da me!"
Affermò prendendo la sua mano e stringendola nella mia.
Lei, bruscamente, la toglie.
"Vai al punto, Jace! Non ho molto tempo, dopo devo uscire con i miei amici!"
Afferma.
"Io ti amo, ti amo più della mia stessa vita. Ti adoro. Tu sei la mia metà. Sei il mio vero ed unico amore. Io sono pazzo di te. Scusami, scusami, perdonami per il male che ti ho provocato. Non era mia intenzione, te lo giuro. Non dovevo acconsentire quella stupida scommessa, dovevo dire di no. Però, se non avessi accettato, non mi sarei mai innamorato di te ed ora non sarei qui a chiederti scusa!"
Esclamo guardandola negli occhi.
Poi, sposto lo sguardo per guardare altrove.
Non parla. Sta zitta. Muta.
"Tu ami Clarisse! Lo hai detto tu."
Afferma.
"Ancora, ancora?! Ancora non capisci che amo solo e solamente te, cavolo?!"
Esclamo quasi urlando.
"No, fin quando stai con quella!"
Esclama Christine.
"Ma cavolo, non ci arrivi a capire che, se sono qui a chiederti scusa, non sto più con lei?!"
Affermo.
Si ammutolisce.
"Ci tengo a lei, le voglio bene, siamo arrivati a compromesso di essere dei semplici amici. Lei mi ha consigliato, dopo Riele, che ho incontrato ieri, di dirti ciò che provo ancora per te. E tu non mi credi?! Porca miseria, Christine, come sei testarda!"
Esclamo.
Ancora non parla.
"CAVOLO, MA VUOI PARLARE?! O DEVI CONTINUARE A STARE ZITTA?!"
Esclamo urlando.
"Io..."
Cerca di dire.
"Tu cosa?!"
Chiedo.
"IO NON SO COSA DIRE, JACE!"
Urla lei.
"Una cosa devi dirmi, se mi ami ancora. Se non mi ami, me ne andrò per sempre, non ti cercherò più!"
Esclamo.
"Io...io...provo ancora qualcosa per te!"
Dice.
"Non mi basta."
Dico.
"Cosa cavolo vuoi che ti dica? Che ti amo anche io. Che sei la mia metà. Che rivoglio met..."
Cerca di dire, ma la zittisco con un bacio appassionato. Che ricambia dopo essere stata un po' titubante.
"Ora hai capito che ti amo ancora?"
Le chiedo dopo aver finito di baciarla.
"No, non ho capito!"
Esclama sorridendo.
Ho capito cosa intende.
La bacio nuovamente, ma stavolta più appassionatamente.
Dopo un minuto ci stacchiamo.
"Ti amo Jace Lee Norman e si, voglio ritornare ad essere la tua fidanzata, anche se non me lo hai chiesto. Tanto so che me lo avresti chiesto dopo!"
Esclama sorridendo e abbracciandomi.
Ricambio l'abbraccio e sorrido.
"Io devo andare, esco con Riele, Debbie, Sean e Aurora. Domani sera vieni da me, diciamo agli altri che ci siamo rimessi insieme!"
Afferma sorridente.
Annuisco.
"Dove alloggi?"
Chiedo.
"Ti mando un messaggio!"
Risponde.
Ci baciamo un'ultima volta e poi se ne va
Entro in Hotel e mi faccio una lunga doccia.
Dopo mi metto a letto e mi addormento, so che è presto, solo che è stata una lunga giornata.
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❤️Tutta colpa di una stupida scommessa!❤️
Lãng mạnChristine è una ragazza italo-americana che si trasferisce a Los Angeles dopo aver vissuto per 19 anni in Italia. Arrivata in America, conoscerà tante persone, tra cui alcuni attori di cui lei è pazza, uno in particolare è Jace Norman. Tra Christine...