*Pov's Christine*
Uffa, è lunedì. Mi alzo al solito orario e faccio la solita routine mattutina.
Quando si fanno le 07:20 esco di casa e mi avvio verso la scuola.
Mi manca qualche metro per raggiungere il cancello, quando mi sento tirare per un braccio.
"Stai zitta e seguimi!"
Dice una voce maschile familiare.
"CHE COSA VUOI DA ME!!?"
Urlo spaventa.
"STAI ZITTA HO DETTO!"
Mi urla questo tizio.
Mi botta in un vicoletto buoio e isolato.
Si toglie il cappuccio che ha indosso, alza la faccia e mi guarda negli occhi. È Luke.
"CHE COSA VUOI DA ME, STUPIDO!"
Urlo.
"Niente, volevo solo dirti che un giorno molto vicino sarai solo e per sempre mia, lascerai quello sfaticato di Norman e ti metterai con me! Se non li farai con le buone, lo farai con le cattive e, fidati, so essere molto cattivo!"
Mi dice ghigando.
"QUESTO NON SUCCEDERÀ MAI E POI MAI! IO AMO JACE E LUI MI AMA! STAREMO INSIEME PER SEMPRE E NON MI METTERÒ MAI CON TE NÉ CON LE BUONE NÉ CON LE CATTIVE! SONO STATA CHIARA?!"
Gli urlo in faccia.
Luke scuote la testa e scoppia a ridere.
"Cara Christine, fidati che tutto questo succederà talmente tanto in fretta che tu non te ne accorgerai nemmeno! Il seguente è solo un consiglio...Lascia Jace e mettiti con me, lui non ti merita, prima di mettersi con te, si è portato a letto tutte le ragazze della scuola!"
Esclama lui.
"IO NON TI CREDO, LUKE MILLER! JACE NON FAREBBE MAI UNA COSA DEL GENERE, BUGIARDO!"
Urlo ancora.
Sento il suono della campanella.
Faccio un sospiro e mi calmo.
"Ora devo andare, ciao Luke!"
Dico avviandomi verso la mia classe correndo per non arrivare in ritardo.
Entro e mi siedo al mio posto affianco a Riele.
Alla prima ora abbiamo Geografia. Mamma mia, che noia.
Ad un certo punto, Riele mi tocca la spalla e mi lascia un bigliettino sul banco.
Lo apro e lo leggo.
"È successo qualcosa? Ti vedo un po' strana, se vuoi raccontarmi tutto, ti aspetto in giardino dopo pranzo!"
Sorrido al solo pensiero di avere un'amica così cara che si preoccupa per me.
Scrivo un biglietto in cui dico:
"Ok, va bene! Comunque, dopo mi devi dire come fai a capire quando una persona è spaventata, arrabbiata, triste o cosa!"
Le do il bigliettino e dopo che lo legge scoppiamo in una piccola risata.
Purtroppo, la prof ci sente e dice:
"Christine, Riele, fate silenzio!"
Noi annuiamo e continua la lezione.
Durante la seconda ora, noto che Jace mi guarda in continuazione con sguardo preoccupato.
Riguardo le sue occhiate con sguardo tranquilli e gli faccio un segno con la mano per dirgli che dopo la fine della giornata gli avrei raccontato tutto.
Lui annuisce e continuiamo a seguire la lezione.
Finalmente arriva la pausa pranzo, saluto Jace e i miei amici, mangio qualcosa velocemente e raggiungo Riele in giardino.
"Ciao Riele!"
La saluto sorridendo e abbracciandola.
Ricambia sia il sorriso sia l'abbraccio.
"Ciao Chry! Dai sediamoci, così mi racconti con calma quella che è successo!"
Mi dice accarezzandomi un braccio e facendomi un sorriso che mi fa tranquillizzare al solo pensiero di quelli che è successo questa mattina.
"Ok!"
Dico semplicemente.
Ci sediamo su una panchina e le dico tutto quello che mia ha detto Luke stamattina.
Alla fine del discorso fa una faccia schifata.
"Non me lo sarei mai aspettata, è proprio uno stupido!"
Afferma e continua dicendo:
"Tu e Jace siete una coppia perfetta e siete fatti l'uno per l'altra. Vi amate e ciò si capisce dagli sguardi che vi scambiate, dai sorrisi e dalle dolci parole che vi scambiate! Il vostro amore è così potente, puro, bello e forte che riuscirà a battere sia Luke, con i suoi piani malvagi di separarvi, sia qualunque altro ostacolo si porrà sul vostro cammino!"
Sono così felice di tutto quello che mi ha detto che l'abbraccio calorosamente.
"Grazie mille per tutto quello che mia hai detto!"
Esclamo.
"Di niente Chry, sei pur sempre la mia migliore amica!"
Mi dice sorridendo.
Ricambio il sorriso e torniamo in classe visto che la campanella di fine pausa pranzo è suonata.
Continuano le lezioni.
Arrivano le ultime due ore, abbiamo abbiamo arte. Evviva! La prof ci dà da disegnare un animale a nostra scelta. Io scelgo il gatto perché è il mio animale preferito e vorrei tanto averne uno.
Dopo queste due bellissime ore di arte, suona la campanella di fine lezioni. Usciamo tutti fuori il giardino e io raggiungo Jace.
Gli sorrido, lo abbraccio e gli do un bacio che ricbia.
"Vieni, adesso ti racconto quello che mi è successo questa mattina!"
Affermo portandolo fuori dalla scuola. Ci sediamo su una panchina.
"Allora, mi devo preoccupare? È successo qualcosa di grave?"
Chiede agitato e preoccupato.
Io gli prendo il viso tra le mani e dico:
"No, devi solo stare in silenzio e ascoltare quello che ti sto per dire, ok?"
Lui annuisce.
"Praticamente, stamattina, sono uscita fuori di casa e, quando ero quasi arrivata nel giardino della scuola, ho sentito tirarmi un braccio, ho iniziato ad urlare spaventata, ma quel tizio mi diceva di stare zitta. Mi ha portata in un vicoletto buio e gli ho chiesto urlando cosa voleva da me. Si è tolto quel cappuccio nero che aveva in testa e ho scoperto che era Luke Miller. Mi ha detto di lasciarti e di mettermi con lui e ha anche aggiunto che, se non li farò con le buone, le farò con le cattive. Poi mi ha anche detto che ti sei portato tutte le ragazze della scuola a letto, ma io, naturalmente, non gli ho creduto. Infine, è suonata la campanella e sono entrata in classe. Niente, in poche parole questo è quello che mi è successo stamattina!"
Gli spiego.
"IO LO AMMAZZO A QIELLO STUPIDO DI MILLER! SE PROVA DI NUOVO A MINACCIARTI O A TOCCARTI È UN UOMO MORTO, SE LA DEVE VEDERE CON ME!"
Urla Jace incavolati nero.
"Clamo Jace, stai calmo!"
Esclamo accarezzandogli il braccio.
Lui si tranquillizza e fa un sospiro.
"Scusa ero la reazione, sono geloso e arrabbiato con quello sfaticato di Luke!"
Mi dice dandomi un bacio che ricambio volentieri.
"Non devi essere geloso, amore! Lo sai che io amo e amerò sempre e solo te!"
Affermo abbracciandolo.
Lui ricambia l'abbraccio e dice:
"Ti amo, Chry! Prometti di non lasciarmi mai!"
"Ti amo anche io Jace, te lo prometto!"
Affermo sorridendo.
Lui ricambia il sorriso e mi dà un bacio sulle labbra e uno sulla guancia.
"Sali in macchina, ti accompagno a casa!"
Mi dice.
Io annuisco e faccio ciò che mi è stato detto.
Arrivati sotto casa mia, prima di scendere, gli dico:
"Grazie mille per il passaggio!"
"Figurati, sei o non sei la mia fidanzata?"
Chiede.
Scoppiamo a ridere e ci baciamo.
"Si, e lo sarò per sempre, Jace!"
Affermo
"Oggi puoi uscire?"
Mi chiede.
"Pensi di sì!"
Rispondo.
"Allora per le 16:30 fatti trovare davanti alla scuola, ti porto in un posto che non conosci!"
Esclama.
"Va bene, a dopo, amore!"
Affermo.
"A dopo, cara!"
Dice.
Ci salutiamo ed entro in casa.
Mangio qualcosa velocemente, salgo in camera mia, faccio i compiti per domani e poi mi inizio a vestire per uscire con il mio Jace.
Decido di mettermi una maglia bianca dell'Adidas, degli short neri e delle Adidas come scarpe. I capelli li raccolgo in una coda alta, mi metto un po' di elyner e del rossetto brillantinato non rosso, ma rosa simile al colore della pelle.
Scendo di casa, saluto mio fratello e mia mamma e mi avvio verso la scuola.
Appena arrivo trovo Jace in moto.
"Ciao, principessa!"
Dice dandomi un bacio che ricambio.
"Ciao, amore! Non assomiglio affatto a una principessa per come sono vestita!"
Esclamo ridendo.
"Ma per me lo sarai per sempre!"
Dice sorridendomi dolcemente.
Ricambio il sorriso.
"Mettiti il casco e salta su!"
Afferma porgendomi il casco.
Lo afferrò e me lo metto.
Mi siedo dietro di lui e mi aggrappo alla sua schiena.
"Dove mi stai portando?"
Chiedi incuriosita.
"Non te lo dico, è una sorpresa, quando arriveremo vedrai!"
Mi risponde Jace.
Io annuisco e partiamo. Per tutto il tragitto tengo gli occhi chiusi visto che è la prima volta che vado in moto.
Dopo un'oretta di viaggio, Jace percheggia la moto.
"Finalmente, mi si sono addormentate le gambe!"
Affermo.
"Addesso chiudi gli occhi!"
Mi dice.
Io annuisco e faccio ciò che mi è stato detto.
Senti che mette le sue mani sui miei fianchi per guidarmi.
"Cammina dritto, si, così, brava, attenta! C'è un sasso, non inciampare. Bene, così! Dai, ce la puoi fare, siamo quasi arrivati!"
Mi dice.
Camminiamo per un altro minuto e poi ci fermiamo.
"Puoi aprire gli occhi amore!"
Esclama Jace.
Li apro e mi ritrovo davanti una bellissima villetta non troppo grande in campagna.
"Dove siamo, di chi è questa villetta e perché siano in campagna?"
Chiedi incuriosita.
"Calma Chry, calma! Intanto, siamo nella campagna di Los Angeles e questa...beh... questa è una villetta che mi sono comprato e ci vengo ogni volta quando sono arrabbiato e triste! Questa villa mi fa sentire bene, praticamente, è il mio punto di sfogo, dopo di te naturalmente. Vedi, tu sei l'unica che ci viene e quindi vorrei che non lo dicessi a nessuno!"
Mi spiega sorridendo.
Ricambio il sorriso e lo bacio.
"È meravigliosa! Stai tranquillo, non lo dirò a nessuno! Sono felice che tu sei aperto con me portandomi qui! Ti amo, Jace!"
Esclamo baciandolo di nuovo.
Ricambia il bacio e mi circonda le spalle con le braccia.
"Ti amo anche io e non sai quanto!"
Afferma.
Ci sorridiamo.
"Dai, forza entriamo, così ti faccio vedere dentro com'è bella!"
Esclama.
Io annuisco e mi prende per mano.
Entriamo nella villa e rimango stupefatta.
È meravigliosa!
C'è l'ingresso, un salone con un divano molto grande e due poltrone, un tavolino da salotto, un grandissimo camino e una bellissima porta-finestra che sbocca su un grandissimo prato con una piscina.
Poi mi porta a fare vedere la fucina, il bagno e le tre grandi camere da letto.
"Ma è fantastico Jace!"
Esclamo stupita.
"Sono felice che ti piaccia!"
Afferma sorridente Jace.
Mi bacia. Un bacio casto che si trasforma in un bacio passionale, voglioso, che vuole di più. Chiede l'accesso con la lingua e glielo do. Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
"Ti desidero Chry! Ti voglio!"
Esclama Jace.
Avvolgo il suo collo con le mie braccia ed esclamo:
"Anche io ti desidero, Jace Lee Norman!"
Ci baciamo di nuovo, stavolta con più foga
Mi prende in braccio a mo' di sposa e mi porta nella camera da letto, mi butta sul letto e riprende a baciarmi infilando le mani sotto la mia maglietta fino ad arrivare al reggiseno.
Mi da alcuni dolci baci sulla mandibola fino a scendere sul collo dice mi lascia una lunga scia di baci e anche un succhiotto.
Mi sfila la maglietta e il reggiseno ed io gli tolgo la sua maglietta.
Inizia a baciarmi i seni e ci gioca.
Mi lascia un'altra scia di baci sul basso ventre.
Poi ritorna su e mi bacia sulle labbra.
Mi toglie i pantaloni e le mutandine e, a mia volta, gli tolgo i jeans e i boxer lasciandolo nudo. Mi penetra. Inizia a muoversi dentro di me prima lentamente poi più velocemente, finché non viene. Continuiamo a fare l'amore per un'altra mezz'ora e poi,stanchi, ci addormentiamo abbracciati.
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❤️Tutta colpa di una stupida scommessa!❤️
RomantizmChristine è una ragazza italo-americana che si trasferisce a Los Angeles dopo aver vissuto per 19 anni in Italia. Arrivata in America, conoscerà tante persone, tra cui alcuni attori di cui lei è pazza, uno in particolare è Jace Norman. Tra Christine...