*Pov's Christine*
È arrivato il giorno della partenza. Purtroppo, dobbiamo tornare a Los Angeles. Siamo tutti in aeroporto. Abbiamo già i biglietti. Io sono seduta di fianco a Jace, con la testa appoggiata sulla sua spalla.
Lui mi accarezza la schiena.
"Sei triste?"
Chiede.
Annuisco.
"Ci torneremo, te lo prometto!"
Afferma sorridendomi.
Mi capisce subito.
Mi mancherà quadro posto. È veramente bello.
Arriva il nostro aereo. Saliamo e ci mettiamo ai nostri posti. Il mio è di fianco a quello di Jace.
"Che si fa?"
Chiedo.
"Boh, non so!"
Risponde Jace.
"Vediamo qualcosa su Netflix?"
Propongo.
"Si dai, buona idea!"
Afferma lui.
Accediamo a Netflix dal mio tablet e iniziamo a vedere un film.
Metto "C'era una volta a... Hollywood!".
Lo rimetto da capo, però.
Arriva un punto dove Brad Pitt si toglie la maglia e rimane a dorso nudo. Mazza, che bel fisichetto.
"Mmmmmmmh, sono geloso!"
Esclama Jace.
"Come mai?"
Chiedo curiosa.
"Forse perché quando si è tolto la maglia stavi sbavando?"
Chiede ironicamente.
"Senti, caro, non è mica colpa mia se ha un bel fisico!"
Affermo.
"Sono offeso!"
Dice.
"Però, comunque, tu rimani sempre il mio preferito, Jace!"
Esclamo
Mi dà un bacio sulla guancia.
Continuiamo a vedere il film.
Dopo che finisce spegniamo il tablet.
Faccio uno sbadiglio e appoggio la testa sulla sua spalla.
"Hai sonno?"
Chiede accarezzandomi una spalla.
"Sì, molto!"
Rispondo assonnata
"Addormentati pure, ti sveglio io quando arriviamo!"
Afferma.
Annuisco. Gli do un bacio dolce sulle labbra e poi mi addormento sempre con la testa appoggiata sulla sua spalla.
*Dopo due ore*
"Chry, Chry! Svegliati, siamo arrivati!"
Esclama una familiare chiamandomi.
Mugugno qualcosa di incomprensibile.
Sento qualcuno squotermi.
Apro gli occhi. È Jace.
"Mmmmmmmh, si si, mi sono svegliata! Eccomi!"
Affermo stiracchiandomi.
"Finalmente, siamo arrivati, forza!"
Esclama il mio fidanzato.
Mi alzo e scendiamo dall'aereo.
Troviamo un taxi che ci riaccompagna ognuno a casa nostra.
Quando arriva a casa mia, scendo seguita da Jace. Come mai?
"Come mai sei sceso?"
Chiedo.
"Voglio dare delle spiegazioni alla tua famiglia!"
Afferma.
Lo guardo. Annuisco.
"Le valigie?"
Chiedo.
"Ah giusto!"
Dice. Si gira e dice all'autista di portarle a casa sua dandogli anche l'indirizzo.
"Andiamo, dai!"
Esclama.
"Ok!"
Dico.
Entriamo in casa, c'è solo mio fratello.
Appena mi vede mi viene incontro sorridendo e mi abbraccia. Un abbraccio affettuoso che ricambio volentieri.
Quando, però, vede entrare Jace, cambia del tutto espressione.
"Come ti sei permesso di fare del male a mia sorella?!"
Esclama, non urlando, ma si capisce dal tono di voce che è infuriato.
"Io, infatti, sono qui per dare delle spiegazioni!"
Afferma Jace.
"NON MI IMPORTA, TU IN QUESTA CASA NON CI ENTRI!"
Urla Andrea.
"Io vorrei spiegare perché ci tengo a tua sorella! La amo!"
Esclama il mio ragazzo.
"AH SÌ?! LA AMI!? ALLORA, SE LA AMI, PERCHÉ CAVOLO LE HAI FATTO DEL MALE, NON FISICO, MA AL CUORE?! NON CAPISCI QUANTO CI SIA RIMASTA MALE, CI TENEVA A TE, E ANCHE TANTO! NON L'AVEVO MAI VISTO COSÌ FELICE PRIMA! POI, VI SIETE LASCIATI, ANZI TI HA LASCIATO, DOPO QUELLO CHE LE HAI FQTTO! TI SBRA UNA COSA BELLA?! A ME NO, TU NON TIENI A LEI, TIENI SOLO AI SDI, L'HAI USATA, COME UN GIOCATTOLO!"
Urla furibondo Andrea.
"OK, HO CAPITO, MA ADESSO TOCCA A ME PARLARE. SONO VENUTO QUI PER SPIEGARE CAVOLO! SECONDO TE, IO NON CI SO O RIMASTO MALE?! SECONDO TE, NON MI SI È SPEZZATO IL CUORE?! SECONDO TE, AVREI MAI PENSATO CHE SAREBBE ANDATA A FINIRE IN QUEL MODO?! NO, NON CI AVREI MAI PENSATO! POI É SUCCESSO QUEL CHE È SUCCESSO! PORCA MISERIA, MA SECONDO TE, IO NON LA AMO?! IN QUEI STUPIDI MESI CHE HO PASSATO DA SOLO, E IN PARTE CON UNA NUOVA COMPAGNA, CHE HO LASCIATO, HO CAPITO QUANTO FISSE IMPORTANTE CHRISTINE PER ME. NON RIUSCIVO A STARE UN MOMENTO DI PIÙ SENZA DI LEI AL MIO FIANCO, CAVOLO. HO CAPITO DI AMARLA CON TUTTO IL MIO CUORE. È LA MIA VITA!"
Urla, questa volta, Jace.
Vedo mio fratello restare zitto e poi abbassare lo sguardo.
Sentiamo applaudire da dietro. Ci voltiamo e ritroviamo i miei genitori.
"Da quanto siete qui?"
Chiedo.
"Da abbastanza tempo per sentirli litigare! Devo dire che, inizialmente, anche io mi sono molto arrabbiata quando vi siete lasciati, più che altro per il dolore che le hai provocato, Jace. Però, sentendo quello che hai detto ora, ho capito quanto tu tenga a lei e quanto la ami. Io, non so cosa dirà, sinceramente, sono felice!"
Esclama mia madre sorridendo per poi abbracciare sia me sia Jace.
"Io concordo perfettamente con quello che ha detto mia moglie!"
Afferma mio padre.
Ci abbracciamo.
"Resti a cena?"
Chiedo a Jace facendo gli occhioni.
"Non posso resistere se fai così, sì, va bene, resto! Prossima volta scena da me, però!"
Esclama.
Annuisco.
"Sono le 16:30, che facciamo?"
Chiedo.
"Mmmmh, non saprei! Che ne dici di fare una partita a qualche gioco di società?"
Propone Jace.
"Per me va benissimo. Andiamo in camera mio, ho Monopoly!"
Affermo.
Andiamo nella mia camera.
Prendo il gioco e lo preparo.
Ci sediamo e iniziamo a giocare.
Dopo un'ora e mezza, siamo arrivati alla fine. Ho vinto io. Sono sempre forte in questo gioco.
"Siiiiiiiii! Ho vinto!"
Esclamo sorridendo
"Non è giusto!"
Afferma Jace fingendosi arrabbiato.
"Eh dai, è solo un gioco!"
Dico.
"Sì, ma voglio la rivincita. Non è giusto che vinci solo tu!"
Afferma.
Si avvicina a me. Mi prende in braccio e mi fa sedere sulle sue gambe. Mi bacia in poso appassionato. Un bacio che ricambio. Poi, scende, fino al collo, facendomi un succhiotto.
"Uh, è venute bene!"
Esclama soddisfatto.
"No dai, i miei mi ammazzano se lo vedo! Aspetta, vado a mettermi del fondotinta!"
Affermo andando in bagno.
"Uffa, io che avevo voglia di..."
Cerca di dire.
"Lo so, ma questo non è il luogo adatto, i miei genitori sono abbastanza impiccioni, anche mio fratello lo è!"
Affermo.
"Uffi!"
Sbuffa.
"Lo faremo un'altra volta magari in quella casa in campagna!"
Affermo facendogli l'occhiolino.
Sorride maliziosamente.
"Ci sto, affare fatto!"
Esclama.
Bussano alla porta della mia camera.
Apro e mi ritrovo mia madre davanti.
"Sono le 18:30, io sto iniziando a preparare da mangiare, penso si mangerà per le 19:30!"
Spiega.
"Grazie mamma, se vuoi possiamo venire ad apparecchiare!"
Dico.
"Se non vi disturbate!"
Afferma.
"No no, nessun disturbo!"
Dice Jace.
"Allora va bene!"
Dice mia madre.
"Scendiamo alle 19:15!"
Dico.
Annuisce e se ne va.
Ci sediamo sul letto. Silenzio totale per cinque minuti.
"Che silenzio!"
Esclamo
"Infatti!"
Concorda Jace.
Ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"Che si fa ora?"
Chiedo.
"Boh, facciamo una diretta su Insta?"
Propone Jace.
"Mmh, buona idea, dai!"
Affermo.
Prendo il telefono e iniziamo la diretta a cui partecipano naturalmente Jace, mio fratello, Debbie, Aurora, Riele, Sean ed Ella.
Iniziamo a chiacchierare.
Si fanno le 19:15. Finiamo la diretta e scendiamo al piano di sotto per apparecchiare la tavola.
Dopo un quarto d'ora finiamo anche di apparecchiare.
"Siete stati molto bravi, complimenti! Non sapevo sapessi apparecchiare così bene, Chry!"
Mi dice mia madre.
Le sorrido. Ricambia.
Arrivano le 19:30 e ci sediamo tutti a tavola, io vicino a Jace.
Mamma porta i piatti a tavola: risotto allo zafferano. Il mio preferito dopo le tagliatelle al ragù. Mia mamma lo sa preparare molto bene, infatti, è squisito.
Iniziamo a chiacchierare del più e del meno, ci divertiamo.
Finiamo di cenare dopo un'ora e mezza e si fanno le 21:00.
"Io devo andare, è stato un piacere restare a cena da voi!"
Esclama Jace sorridendo.
"Ti accompagno alla porta!"
Affermo
Mio fratello e i miei genitori lo salutano. Lui ricambia.
Ci avviamo verso la porta.
Mi bacia. Ricambio il bacio.
"Ci vediamo domani, amore!"
Esclama dolcemente.
"Va bene! A domani!"
Affermo sorridendo.
Se ne va.
Aiuto a sparecchiare, poi mi lavo e vado a dormire.
È stata una giornata stancante.
Spero di avere una famiglia, una famiglia felice, con Jace.
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❤️Tutta colpa di una stupida scommessa!❤️
RomantikChristine è una ragazza italo-americana che si trasferisce a Los Angeles dopo aver vissuto per 19 anni in Italia. Arrivata in America, conoscerà tante persone, tra cui alcuni attori di cui lei è pazza, uno in particolare è Jace Norman. Tra Christine...