Lasceremo questo mondo proprio come l'abbiamo trovato

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L'oceano è la metafora della fecondazione.
Egli accarezza col suo moto ondoso
la terraferma, anfora del seme della creazione.
La brezza sussurra un racconto, di come sinuoso

l'umano apparve incastonato nelle circostanze.
Furono gli abitanti di allora, animali e piante,
a meravigliarsi per le doti e le grazie
del nascituro, nuovo prodigio di Madre Natura.

Ma l'universo opera misterioso e fece scultura
con un criterio di base: la legge polare.
Il giorno e la notte, poi l'uomo e la donna.
La crisi mentale è figlia del bene e figlia del male.

Così geniale l'essere creò una bomba nucleare.
Costruì fabbriche di armi e di solventi,
con quelle sparò alle querce
e sciolse i sogni degli uccelli.
Un mare di lacrime e pesci con squame di tetrapack.

Le labbra di cellophane.
Sesso virtuale nel microchip di un pc.
La vergine sterile con l'imene di plastica
provando l'amore si soffoca l'anima.

Poesie scritte da un giovane in cerca dell'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora