𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝗮𝗿𝗰𝗶𝘀𝗶

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Questa storia partecipa al contest "Il tuo destino... è un gabbiano?" del profilo ciambella198

⋆.• Ship: Teruyama/Tsukkiyama

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Odio svegliarmi al mattino, ancora di più se sono costretto a scendere dal letto per tenere a bada due marmocchi.

Se non fosse per la fastidiosa voce di pel di carota e l'insistenza del mirtillo parlante che se lo porta a spasso, non sarei seduto al tavolo fuori dalla mia barca, sotto al sole, con un bicchiere di latte, dei biscotti e delle fette di pane con marmellata. Le ultime, naturalmente sono solo per me.

«Ieri sera ci hai promesso una storia, signor marinaio di Miyagi!» esclama il più basso, che addenta un biscotto, sotto lo sguardo divertito dell'altro. «La scusa del voler leggere il libro che si chiama...» Momento di blocco, sospira per riprendere aria, prima di notare il corvino al suo fianco mimare le parole precise. «Il ballo dei narcisi

«Non vuoi sapere la storia dello scrittore di quel libro?»

Occhi grandi e scuri che si illuminano, risata cristallina del compagno che annuisce con la testa.

«L'autore del libro aveva deciso di scrivere una storia, proprio come quei film strappalacrime che i vostri genitori vedono al cinema.» Spezzo la fetta biscottata con le dita, li guardo a malapena. I ricordi mi invadono e non mi piace, non mi fanno sentire al sicuro. «Sono certo che non volete sentire la storia della sua amicizia con l'editore, ma quello che l'ha spinto a raccontare.» Una pausa, un altro sospiro emesso dalla mia stessa bocca. «Lo scrittore aveva appena diciannove anni quando ha cominciato ad abbozzare il suo libro, con una larga scala di conoscenza del mondo, ma con così poca esperienza alle spalle.»

Mi distendo con la schiena sulla sedia, il rumore del mare, occhi incuriositi su di me.

Io odio i bambini.

«Il problema dello scrittore era uno: non era mai stato innamorato. In quel momento, si era reso conto di ciò che non aveva mai vissuto, ne era così incuriosito... che l'ha cercato.»

«E poi... cos'è successo?»

«Zitto, boke

«Zitto tu, Yama!»

Alzo appena lo sguardo, con le dita abbasso leggermente la montatura degli occhiali per guardarli dritti negli occhi, in silenzio. Intravedo il corvino dare uno scappellotto al più basso, che emette un gemito, d'istinto sorrido.

Non posso rivivere questo ricordo come se fosse mio mi ripeto prima di riprendere il discorso con voce roca.

«Lo scrittore sapeva che cosa fosse l'amore solo tramite libri, mentre il principe non sapeva nulla del mondo.» Prendo un respiro profondo, li guardo a lungo in silenzio. Ci sono tante cose che attualmente sto pensando, solo che dar voce ai miei pensieri non è una buona idea. «Il principe era viziato, un po' presuntuoso, ma con un occhio attento. Aveva notato lo scrittore, una sera, davanti a un negozio di televisori. Lo scrittore l'aveva guardato appena, non si era reso conto di nulla.» Addento la fetta di pane, mantengo lo sguardo basso. «Quello non fu solo un colpo di fulmine per il principe, diventò il passo decisivo per dare una svolta alla sua vita.»

Ho sempre saputo di non avere talento e di dover trovare un lavoro per diventare indipendente, ma quando impari a scrivere ogni goccia di te stesso in fogli scarabocchiati o quaderni sotto al letto, è difficile accettare la dura realtà con cui devi convivere.

 ☽ 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗲 𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁 ʰᵃᶦᵏʸᵘᵘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora