𝗺𝘆 𝗵𝗲𝗮𝗿𝘁 𝗶𝘀 𝘆𝗼𝘂𝗿𝘀 (𝟯)

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So che avevo detto di voler prendere questa cosa con estrema calma, ma non ci riesco. Ogni giorno è sempre peggio, i dubbi mi assalgono e passo le ore davanti alle scartoffie di lavoro sperando che spariscono così come sono arrivati. Bevo il caffè con Kyoko alle macchine, ogni mattino che aspetto che Atsumu mi porti a fare colazione prima di andare al lavoro e portare Haruka a scuola, ma tutte le volte mi ritrovo a guardare la finestra che dà sul parcheggio sperando che venga da me di nascosto durante le pause pranzo, pur di stare con assieme con negli ultimi due mesi.

È da egoisti ingrati, dato che lui mi ha sempre dimostrato di tenere a me, al di fuori degli impegni con suo figlio.

Ma io non ce la faccio più a vivere così.

Condividiamo casa sua e casa mia da un po', facciamo qualche volta da me se siamo da soli o con Haruka, la maggior parte delle volte dormo da lui.

Non mi pesa, questo.

È tutt'altro a tormentarmi da quando sono aumentate le sue ore di lavoro e ha scoperto che dovrà andare in trasferta per l'intera estate con la squadra. Anche questo, non è un problema. Haruka verrà con lui, e io se riuscirò li raggiungerò appena possibile ogni fine settimana che non lavoro.

La distanza non è un problema.

Sono le occhiate curiose dei passati, la sua ex compagna che ci ha visti assieme lo scorso mese e continua a farmi torti su torti per le visite con i bambini sul mio piano. Persino l'occhiata che gli ha lanciato la figlia della panettiera sotto casa mia, quando ci ha salutato una mattina presto prima di tornare dietro al bancone, quel giorno che avevamo appena deciso di fare una colazione veloce con Haruka a casa perché era il suo compleanno e comprare dei semplici dolcini era il minimo.

Haruka sta bene, per fortuna. Gioca a pallavolo, probabilmente l'anno prossimo comincerà a decidere in che scuola media iscriversi.

A quanto pare... è più grande di quello che pensavo, oltre che sensibile, quel bambino paffutello.

Ma a parte questo, non è successo nulla di eclatante.

Io e Atsumu facciamo sesso regolarmente, io mi occupo di Haruka quando è possibile al di fuori dall'ospedale, anche se Atsumu non vuole.

So che non devo considerarlo il mio figliocco, ma...

Lo è, per me.

Quando passi tanto tempo con due persone, che diventano la tua routine, non puoi cercare di dimenticarti della loro esistenza. Diventano parte di te, e se il tempo trascorso assieme è così significativo, è inutile cercare di ignorare ciò che è successo.

È un legame indissolubile.

Per questo...

Ho preso un anello, uno semplice che Atsumu possa indossare quando va in giro da solo.

Voglio che dica "sono solo tuo" al di fuori delle nostre chiacchere, che io possa dire a Kyoko quanto mi ama e perché ha deciso di dire di "si" ad un pediatra come me, a un fallito che dal primo momento in cui l'ha visto ha fantasticato su quanto potesse essere meraviglioso il padre del bambino con l'asma.

Voglio essere suo, per sempre. Su un foglio, con a fianco Osamu e Rin che ci guardano firmare e che urlano "vi siete condannati a morte" solo perché staremo assieme fino a che non ci separerà la vecchiaia.

Voglio tutte queste cose con Atsumu, anche se sembra affrettato.

Perché non c'è niente di più certo per me, di ciò che provo per Atsumu.

Neanche il mio amore per il mio lavoro, la mia misofobia che sta completamente sparendo grazie a lui, non solo alla terapia degli ultimi quattro anni passati a chiedermi perché dovessi essere così sfigato da diventare "diverso" rispetto i miei coetanei.

 ☽ 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗲 𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁 ʰᵃᶦᵏʸᵘᵘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora