𝗶𝗻 𝗮𝗻𝗼𝘁𝗵𝗲𝗿 𝗹𝗶𝗳𝗲 (𝟭)

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Questa storia partecipa al writing contest "Adoxografia" del profilo -winterhunter

⋆.• Ship: Kagehina

Parole: 6.398

⋆.• Disclaimer: La storia è divisa in tre parti, al suo interno contiene tematiche forti. Nel capitolo dedicato inserirò in anticipo l'avviso, non preoccupatevi.
È una AU un po' diversa dal solito, con uno dei temi scelti per il contest, vi consiglio di non continuare la lettura se siete un po' rest* in merito a certe questioni religiose.

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Piove a dirotto.

È appena iniziato ottobre, ma l'autunno sembra essere arrivato in anticipo.

I raggi del sole sono nascosti dalle nuvole, le gocce d'acqua cadono veloci sopra le teste dei professori che corrono verso la scuola, gli studenti che pranzano in cortile, le bidelle che chiudono le porte all'entrata.

Ma non piove abbastanza per mettere a tacere la bocca del professore. Che parla davanti alla lavagna, che interroga la vittima del lunedì pomeriggio.

Odio venire qui.

Che merda.

Non posso...

Oggi c'erano gli allenamenti del club di pallavolo.

Lancio un'occhiata verso la schermata del telefono, rileggo il messaggio che spunta.

[Daichi]

Niente allenamenti, ragazzi.

La palestra sarà fuori uso per colpa dei buchi al soffitto, il nonno di Ukai non può ospitarci per oggi.

Ci risentiamo domani.

Fanculo.

C'è solo una cosa che mi fa venire qui: la pallavolo.

Da quando mio nonno non c'è più, non ho modo di potermi allenare con qualcuno. Neanche di farmi correggere, ad essere sincero.

Non sono bravo nelle relazioni. Non lo sono mai stato... con la mia vecchia squadra, persino con Tooru Oikawa.

E lui era il mio senpai.

Ma a parte questo inconveniente, la pallavolo è diventato il mio unico sfogo. Odio studiare, non voglio proseguire il mio percorso al di fuori di un diploma, già sto cercando di capire come entrare in una squadra giapponese appena terminerò, tanto vale che mi impegno al minimo per raggiungere il mio scopo.

Se non fosse che...

Vado d'accordo con i miei compagni.

Sono tutti... alla mano, per quanto alcuni sembrano "fulminati" come è solita dire mia sorella, quando si riferisce a qualche suo compagno di Università un po' fuori dalle righe.

Però... ci sono solo io.

Io che alzo la palla, l'asso che la colpisce. Tutti che mi guardano, i miei compagni che mi chiamano...

C'è sempre qualcuno dietro di me.

So che... posso contare su di loro.

Fino a quando non torno in quest'aula o a casa, sono solo Kageyama.

Lancio un'altra occhiata verso la finestra, con la guancia tocco il braccio che distendo sul banco.

Che schifo, questa merda di...

 ☽ 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗲 𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁 ʰᵃᶦᵏʸᵘᵘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora