𝗶 𝘄𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗯𝗲 𝘆𝗼𝘂𝗿 𝘀𝗹𝗮𝘃𝗲

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⋆.• Ship: Iwaoi

Parole: 5.588

⋆.• SMUT alert: Mi scruta dal basso, con quegli occhi verdi che mi fanno ancora sentire le farfalle nello stomaco, le mani premute all'altezza dei fianchi che strizza piano tra le dita.

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Ne ho avute di pessime idee nell'arco della mia vita.

Ho deciso di tirare la corda fino ad infortunarmi per una stupida relazione di facciata, prima di decidere di accettare i miei sentimenti per Hajime.

Mi sono trasferito in Brasile, ho abbandonato la mia famiglia e l'amore della mia vita, perché credevo che cercare di diventare il miglior giocatore di pallavolo mi potesse rendere felice.

Sono venuto a convivere con Hajime dopo l'ultima partita contro la Nazionale Giapponese, sapendo perfettamente che dovevo condividere più di qualche giorno o ora, rischiando di perdere le gambe ad ogni autografo firmato di qualche fan incuriosita dal cambio della mia residenza.

È da due settimane che sono rinchiuso tra casa e palestra. Ci stiamo preparando per la prossima partita in Svezia con la mia squadra, non vedo l'ora di stracciare quei giocatori da quattro soldi per focalizzarmi sui prossimi incontri.

Probabilmente, non è improbabile che mi ritrovi a sfidarmi con Tobio. So che non è sano che sia così competitivo, ma lo sappiamo tutti. Io non sono nato con un talento, non ne ho mai avuti. Ho vinto un premio alle medie, ho reso fan le ragazze più composte del mio vecchio liceo, però non eccello come vorrei, come dovrei. Sono bravo a flirtare con sconosciuti, mantenere le occhiatacce di Hajime su di me, nient'altro.

Non sono come Tobio, né Shoyo.

Non sono niente, se non un piccolo granello di sabbia nel mezzo di San Juan. L'Argentina mi conosce per essere Tooru Oikawa, il giocatore che ha spiazzato i compagni all'arrivo, quel ragazzo giapponese che nutre speranze anche di fronte alle difficoltà.

Che cazzata, eh?

Io sono la persona più insicura al mondo.

Io sono lo stesso ragazzo che ha costretto Tobio Kageyama ad esercitarsi da solo appena dodicenne, perché vederlo primeggiare in campo era una coltellata nello stomaco.

Non sono abbastanza per la pallavolo.

Lo dico ad ogni partita, dopo le sconfitte con la squadra.

Ma c'è una cosa in cui sono bravo...

So far sorridere Hajime. So anche farlo arrabbiare, so sorprenderlo.

So fare tante cose con lui, perché lo conosco perfettamente.

Quando impari a convivere con una persona a stretto contatto, è questo ciò di cui devi godere a pieno. Il formicolio alle dita quando trascini la valigia in aeroporto e sai che stai per rincontrarlo, le gambe che scattano in avanti appena lo individuo fuori dalle porte scorrevoli, il sapore dei baci che sanno di "mi sei mancato" e "ti amo" non detti.

Hajime mi fa sentire un gradino al di sopra degli altri. Forse, è riduttivo. Hajime mi fa sentire che ne vale la pena tornare a testa bassa, con l'amaro in bocca, se c'è lui ad aspettarmi davanti la porta di casa.

Hajime è diventato un preparato atletico con i fiocchi, ormai è riconosciuto a San Juan come il migliore. Con il suo studio da piccolo chimico, gli occhiali da vista sulla punta del naso, l'elegante completo che indossa quando accoglie i clienti con un sorriso accogliete e rassicurante. È bravo nel suo lavoro, si è laureato con il massimo dei voti, per tanti anni ha lavorato in Giappone nelle palestre più rinomate, persino a scuola, prima di arrivare qui, da me, per sempre.

 ☽ 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗲 𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁 ʰᵃᶦᵏʸᵘᵘDove le storie prendono vita. Scoprilo ora