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Mercato.

Per quanto essere stato risparmiato da una morte orribile non gli dispiacesse affatto, dover condividere ogni giornata con chi lo aveva salvato e il suo carattere... esplosivo, non era aggradante allo stesso modo.

Essere chiamato "cagnolino" da Katsuki lo stressava, e occasionalmente coglieva anche di sorpresa, costringendolo a tendere le spalle spaventato e sobbalzare per lo spavento quando se lo vedeva piazzare davanti con un sorrisetto furbo. Il biondino si divertiva così, muovendosi furtivo per il negozio e lo studio, saltando da dietro ogni angolo per vederlo sbiancare dalla paura.

Era fastidiosamente vivo.

Eijiro se ne era rimasto in silenzio a riflettere sui suoi peccati e anche che passare la sua vita in quel modo fosse la punizione peggiore che il destino potesse avergli rifilato.

Il Grocery si era riempito di persone nel giro di pochi minuti dopo l'apertura, tenendo impegnati sia il padrone di casa che la ragazza dietro al bancone. Ignorato da tutti, era rimasto con la maschera nel suo angolino nell'officina, rigirandosi le mani annoiato.

Quando lo avevano chiamato, era stato Izuku a comparire da dietro la porta del magazzino e sorridergli contento, era saltato in piedi seguendolo in casa e domandandosi anche che ore fossero perché stava morendo di fame e Katsuki non si era neanche disturbato di portargli il pranzo.

Era il suo "cagnolino" e come ordinato doveva starsene buono al suo posto.

Si tolse la maschera una volta in casa, lasciandola su uno dei mobili antichi. Prima di poter anche solo chiedere di mangiare qualcosa, il verdino scoperchiò un piatto fumante di riso con verdure rendendolo l'uomo più felice della cittadella. —immagino che Katsuki non ti abbia fatto mangiare.— disse lasciando il piatto sul bancone della cucina.

Lasciando perdere tutte le sue buone maniere si avvicinò al piatto senza chiedere il permesso. Tirò fuori una delle sedie iniziando a mangiare con gli occhi quello che sembrava il pasto migliore di quei giorni. Katsuki non gli faceva mangiare altro che brondini e stufati per "farlo guarire prima". E per quanto buoni, non potevano sostituire l'amido puro e saziante del riso.

—non credo gli importi più di tanto quello che faccio. Mi ha lasciato seduto in un angolo tutto il giorno.— sospirò sentendo la stanchezza di una giornata passata a fare nulla accumularsi sotto la pelle e le cicatrici fresche. Eijiro desiderava mangiare e farsi una bella dormita senza essere disturbato dal corpo ingombrante di Katsuki che non faceva altro che svegliarlo ogni notte con qualche calcio o scossone.

Anche mentre dormiva sapeva rendere la sua presenza interessante.

Non c'era una notte in cui non si fosse svegliato per i rumori al piano di sotto causati dallo "sventurato" o dalle botte del suo coinquilino di letto. Non aveva neanche osato lamentarsene, dormiva al sicuro sotto il tetto di una casa pulita dopotutto.

Izuku scosse la testa passandogli posate appena cacciate dal cassetto dell'argenteria (dopo il viaggetto al Grocery iniziò a chiedersi se anche quelle fossero state rubate dalla cittadella). —non è vero, te lo assicuro. O non ti avrebbe mostrato il Grocery di sua spontanea volontà.— si sedette di fronte a lui facendogli segno di mangiare pure.
Non se lo fece ripetere due volte. Affondò la forchetta affondo fra le verdure portandosi in bocca il cibo come se potesse scappare da un momento all'altro. —e allora?— chiese masticando a bocca aperta senza badare alle maniere —ha qualcosa in mente?— ingoiò dopo aver masticato blandamente il boccone. —se sono qui, e mi ha mostrato il Grocery non è un caso... dici bene! Tu ne sai qualcosa?—
Lo guardò riempiendosi di nuovo la bocca con una nuova forchettata.

—no, non so nulla. Non mi dice mai niente, incredibile vero?— rise divertito per il suo modo di mangiare e si allungò per prendere un bicchiere di vetro pulito dalla mensola sul muro al loro fianco. —se tu non lo avessi notato da solo, è una persona indecifrabile.— appoggiò il bicchiere al centro del bancone.
—si, me ne sono accorto...— sospirò bruscamente, riprendendo poi a mangiare. Era ottimo, ma non avrebbe detto ad alta voce che qualcosa cucinato da Izuku fosse meglio di quello cucinato in quei giorni da Katsuki.
—ma sono anche sicuro che prima o poi ti dirà quello che pensa di farti fare. Starà solo perfezionando il piano nella sua testa, come sempre.— il verdino mosse una mano verso il basso, aprendo uno sportellino e cacciando una bottiglia di vetro piena d'acqua e con filtro bianco sul tappo.

Grocery- Steampunk AU [kiribaku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora