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NEL CAPITOLO È PRESENTE SMUT

Elettricità.

Il rumore incessante di piccoli ingranaggi e scatti metallici lo costrinse a destarsi dal sonno con una smorfia infastidita sul volto. Quei suoni lo riportarono indietro di poche settimane, alla notte passata nella landa ad aspettare la sua morte.

Il respiro gli si incastrò in gola, mentre poche calde gocce di sudore abbandonarono la sua fronte verso il cuscino sotto la testa. Arrotolò le dita attorno alla coperta fissando il soffitto nel pieno terrore dei suoi ricordi.

La sabbia bollente,

Gli occhi rossi dei selvatici,

Lo scricchiolio della sua pelle che si scrostava dai suoi piedi ad ogni passo,

La risata di Katsuki nel vento.

Era una notte calda anche quella, più di quelle dei giorni precedenti. Provò a concentrarsi sul cielo pieno di stelle disponibile dalla finestra di fronte a se, contando i puntini luminosi alla ricerca di calma. L'ansia si disciolse nel suo stomaco esattamente come era arrivata, sparendo in un sospiro pesante e le palpebre piene di lacrime.

Katsuki al suo fianco lasciò uscire un piccolo sbuffo nel sonno, muovendosi sotto il lenzuolo, nudo e ricoperto di sudore allo stesso modo. Voltò la testa verso il rosso, spingendo la testa nel cuscino con le labbra schiuse. Eijiro lo fissò, socchiudendo gli occhi nella penombra per capire se dormisse ancora o se lo avesse svegliato.

Era la prima notte delle tante che dormiva al suo fianco senza agitarsi troppo.

Il viso tranquillo nel sonno e le ciglia bionde ad accarezzargli gli zigomi ad ogni sbuffo più forte.

Si leccò le labbra secche assetato, pensando a quanto fossero bagnati i loro corpi.

Non era così terribile quando dormiva, era solo un bel faccino fra le coperte pulite di un letto.

Il problema arrivava quando apriva gli occhi e iniziava a pensare troppo. Sarebbe stato un ottimo amico se avesse messo da parte tutta la sfacciataggine e presunzione di essere il miglior essere vivente sulla faccia della terra.

Eijiro non sopportava proprio le persone prepotenti.

Lasciò perdere il panorama del suo corpo, debolmente illuminato dalla luna in cielo, spostando lo sguardo all'apertura nel muro alle sue spalle. Si chiese se quel rumore fosse causato da Shoto, una qualche consegna nel cuore della notte magari. Con il cuore che pulsava pesante nella propria gabbia toracica a ricordargli che fosse ancora vivo, affondò di nuovo fra le coperte bagnate dal sudore di entrambi.

Il rumore era veloce, scattante. Ritmico.

Provò a ignorarlo, ma ogni volta che chiudeva gli occhi le immagini della landa tornavano a tormentarlo e pizzicargli gli occhi con lacrime di terrore. Iniziò a pensare a cosa potesse causare quel rumore, tremando accanto al biondo a pochi centimetri di distanza dal suo corpo, ogni volta che il colpo rimbombava con irruenza fra le pareti del piano di sotto.

Katsuki arricciò il naso, e per qualche istante credette che si sarebbe svegliato anche lui sotto quel rumore incessante.

L'altro allungò una mano verso Eijiro, per istinto o per volontà, non poteva saperlo. Cercò il suo corpo e come spesso succedeva la notte arpionò un suo fianco tirandolo più vicino al suo petto come se fosse un pupazzo di pezza e lui un bambino bisognoso di conforto notturno.

Sobbalzò al suo tocco diretto, spingendosi contro la sua volontà al suo busto e spingendo il naso nell'incavo del suo collo bagnato. Rimase con gli occhi spalancati non sapendo dove mettere le mani, lasciandole semplicemente tese in mezzo ai loro corpi creando spessore e distanza fra i petti nudi di entrambi.

Grocery- Steampunk AU [kiribaku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora