Ospitalità.
Il salone principale della casa era passato sotto le cure di mani esperte delle signore. La ghirlanda di fiori sulla porta segnava l'ingresso del palazzo come il sangue rosso degli agnelli della morte. Le ruote delle gonne delle dame giravano come ingranaggi intorno al piano rialzato dell'orchestra. I drappeggi cadevano dall'alto delle balconate del secondo piano e le scale erano state coperte con i tappeti buoni, quelli per i ricevimenti importati.
La musica era chiara, dolce. Un motivo incantevole per chi preferiva il genere di ballo lento, per ballare con un compagno, un amico o con il proprio genitore.
Dopo un paio di sorsi di amaro aveva abbandonato il bicchierino di vetro sul ripiano di una dei tavoli del banchetto, ignorando le decine di vassoi argentati per raccogliere le stoviglie sporche, d'altronde lui come il resto degli invitati che non si erano degnati di lasciare in ordine una singola pietanza, mescolando anche cucchiai e pinze.
Disgustoso.
Non aveva fame, quindi non avrebbe comunque toccato il cibo.
Superò la sala da ballo, senza ringraziare chi gli aveva aperto la porta del salone, sfuggì allo sguardo indesiderato degli invitati nella propria casa, rifiutandosi di partecipare alla cerimonia.
Davanti a lui la grossa scalinata per i piani superiori e un paio di uomini dell'alta società discutere con gli Springsmen a protezione del cortile esterno. Guardò tutti, attento a non mostrarsi interessato alla loro conversazione o lo avrebbero invitato a partecipare in quanto figlio di suo padre.
Tirò dritto evitandoli, afferrò il corrimano delle scale provando a fare il primo gradino ma questo sembrò spostarsi quando sollevò il piede. Aggrottò le sopracciglia confuso riprovandoci, ma si spostò ancora e ancora. Confuso rimase fermo a guardare le scale diventare un muro liscio e distante, abbandonando solo lo scheletro del corrimano dorato dove teneva ancora appoggiata la mano.
Alle sue spalle iniziarono a ridere ed Eijiro capì immediatamente dal rumore di molle che fossero proprio gli Springsmen a prenderlo in giro. Si voltò a guardare la scena, rimanendo congelato sul posto alla vista di tutti presenti in sala a fissarlo dalle porte del soggiorno. —cosa...?— domandò facendo un passo in direzione della folla. Alcune donne urlarono inorridite puntando gli occhi alle sue mani.
Anche lui a quel punto si fissò i palmi sobbalzando all'indietro alla vista di un pugnale insanguinato che stringeva ancora saldamente dal manico.
—ha ucciso suo padre!— urlò un uomo da un punto lontano della sala catturando la sua attenzione. Lasciò cadere l'arma al suolo senza che facesse alcun rumore, ma lo ignorò, troppo concentrato su quello che stava facendo.
—cosa?! No... io...— sentiva il sangue colare giù dalle dita. La stanza iniziò a tremare e la sua vista si offuscò come se fra lui e il resto della casa ci fosse del fuoco con fiamme vive e ustionanti, poteva sentire il sudore scorrere sulla schiena e una bruttissima sensazione di calore soffocante nei polmoni. —io...— fece un passo indietro.
—ALLA WASTELAND!— urlò ancora qualcuno.
—ESILIO—
—CHIAMATE GLI SPRINGSMEN.—Cadde in un cumulo di sabbia cocente iniziando ad annaspare rumorosamente alla ricerca di aria. I visi delle persone in sala diventarono sempre più allungati finché lunghe file di denti aguzzi e ingranaggi non iniziarono a stridere accompagnati da ringhi affamati.
Il proprio urlo squarciò l'aria spaventato dalla vista di tutti quei selvatici circondarlo e puntarlo come una preda indifesa. Cercò nella sabbia il pugnale, pensando di usarlo per difendersi, ma ogni volta che un dito toccava e affondava la sua pelle bruciava così in fretta da diventare viola e staccarsi.
—Non vi avvicinate!— tuonò spingendo i piedi nella fossa sotto di se nel tentativo di alzarsi. Le prime bestie in fila avanzarono ignorando i suoi lamenti e preghiere, muovendo le dita arrugginite in rumori talmente fastidiosi da costringendolo a portarsi le mani alle orecchie e premere con forza per attutirli.
—NO! Non voglio andare nella WasteLand! Non ho ucciso mio padre! Padre! Padre!— continuò ad urlare raggomitolandosi al suolo bollente e contorcendosi come un animale ferito e agonizzante.
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Grocery- Steampunk AU [kiribaku]
Fanfiction┌───── •✧✧• ─────┐ Steampunk AU └───── •✧✧• ─────┘ Eijiro viene abbandonato nella Wasteland, un deserto pericoloso dove gli umani sono prede di bestie feroci a metà fra animali e ingranaggi: creature costrette dagli uomini ad ar...