Capitolo 2

258 11 85
                                    

Germania si svegliò in una stanza completamente griglia e sporca, c'era solo un letto e una parete era fatta di sbarre. Era probabilmente una cella.
Cercò di fare mente locale di ciò che era accanto ma un forte mal di testa gli impediva di essere lucido al 100%.

Ricordava che stava pulendo il salotto con suo padre quando degli uomini in divisa avevano fatto irruzione in casa sua, due di loro erano andati da suo padre e lo avevano immobilizzato, Germania aveva provato a fermarli ma era stato colpito sulla testa da qualcosa che gli aveva fatto perdere i sensi.

E ora era lì, in quel luogo freddo e senza nessuno. Non sapeva neanche dove fosse suo padre, si sporse verso le sbarre ma non vide nessuno di familiare.
Si sedette sul letto e pensò as ogni scenario possibile.

Sapeva benissimo che volevano mettere suo padre su una sedia elettrica e farlo fuori, ma non avevano una prova per dimostrare che fosse pazzo effettivamente. Per questo UE, ONU e gli altri governatori lo costringevano a vedere uno psicologo ogni settimana, e Germania ricordava che soprattutto da piccolo andava anche lui.
Forse con la storia di UE avevano trovato la prova che stavano cercando, forse stava venendo giustiziato in quel momento e lui non aveva neppure potuti dirgli un'ultima volta addio.

Cercò di trattenere le lacrime ma non ci riuscì. Si appallottolò sul letto in posizione fetale e cominciò a piangere a dirotto.

Dopo qualche minuto, o forse qualche ora, Germania sentì dei passi venire verso di lui. Si asciugò le lacrime e si mise seduto composto sul letto.

"Ti sei svegliato. Bene, tieni questo è cambiati. Dammi i tuoi vestiti quando hai finito di cambiarti e metti le mani bene in vista"
Era una guardia, gli passò una divisa arancione da attraverso le sbarre e aspettò.

"M-mio padre dov'è?"
Chiese timidamente mentre seguiva gli ordini della guardia e gli passava i suoi vestiti.

"Taci o dovrò farti svenire di nuovo"
Disse serio, anche se Germania intravide un sorrisetto sulle sue labbra.

"..."
Il tedesco non disse nulla, la guardia aprì la cella e lo ammanettò. Venne portato in una stanza ancora più deprimente, c'era solo un tavolo di legno con due sedie, le pareti erano piene di muffa. Su una parete c'era uno specchio, ma Germania sapeva che era un vetro specchiato per non fargli vedere chi c'era dall'altra parte. Aveva visto abbastanza film polizieschi per capire come funzionava quel posto.
Doveva solo aspettare che la sua personale tortura psicologica iniziasse.

❁❀❄︎

Altro capitolo, stavolta con il germano di fiducia :)

Alla prossima!!
Ciaoo!

𝑰𝒅𝒆𝒂𝒍 𝑾𝒐𝒓𝒍𝒅 (CountryHumans Story) [SEQUEL{2}] CANCELLATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora