Capitolo 20

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Ger venne riportato nella sua cella e ricevette un calcio nello stomaco da parte di una guardia. Si guardò attorno dolorante sperando di vedere arrivare Italia da lui, anche se in cuor suo sapeva che non lo avrebbe rivisto dopo solo pochi minuti dall' "incidente". Non aveva avuto tempo di guardare la gravità delle ferite del suo ragazzo, sapeva che una delle due era alla spalla e l'altra sul petto, non sapeva in che punto è sperava non fosse nulla che avrebbe messo in pericolo la vita del suo Italia.
Si sedette sul letto e promise a se stesso che non avrebbe lasciato in vita chiunque avesse fatto del male all'italiano.

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UNESCO uscì dall'infermeria dopo aver visitato Italia. Prese una chiave appesa ad un muro vicino alla stanza e la mise in tasca, camminò lentamente fino ad arrivare davanti alla cella di Germania. Gli fece l'occhiolino e lasciò cadere la chiave lì vicino, il tedesco fu veloce a prenderla senza dare ad UNESCO il tempo di ripensarci.

"Aspetta il momento giusto"
Disse l'uomo sorridendo, poi se ne andò lentamente verso l'uscita del carcere.

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"Quindi il piano è ri-farci arrestare in pratica?"
Disse Fasci mentre prendeva una bottiglia di vino di sottomarca e bevve tutto di un sorso.

"No... il piano è disattivare il generatore elettrico del carcere, aprire le celle, scatenare una rivolta nel carcere, prendere i nostri figli e scappare"
Ripetè Third Reich mentre disegnava le fasi del piano su un blocco di post-it.

"Come fai ad essere sicuro che funzionerà?"
Chiese Francia ancora confusa.

"Non lo so... ma al momento è l'unica opzione che abbiamo..."
Sospirò Impero guardando a terra.

"Abbiamo solo una possibilità... sperando che lasceranno andare i ragazzi se catturano noi. Altrimenti sarà stato tutto inutile..."
Concluse Fasci sedendosi sul divano.

❄︎❀❄︎

Era ormai sera e Ger continuava a pensare alla chiave che UNESCO gli aveva lasciato. Non apriva la cella, perché a quello ci pensava il sistema automatico, non vedeva nessuna porta che potesse aprire nei dintorni della sua cella e nessuno dei detenuti vicino a lui voleva aiutarlo.

Sospirò e andò verso la minuscola finestra sbarrata della sua cella e guardò fuori. Era già buio e non si vedeva nulla oltre la foresta di abeti che circondava la struttura. Il carcere era collegato alla civiltà solo da una stradina sterrata che non era visibile dalla sua cella, non aveva modo di sapere se qualcuno stesse arrivando, era completamente fuori dal mondo.

Dopo ore a guardare fuori e riflettere cominciò a sbadigliare e si sdraiò sul letto mettendo la chiave al sicuro sotto il materasso.

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Capitolo corto, sono pieno di roba da fare in sti giorni.

Cmq come ho scritto sugli annunci il mio account è stato disattivato e ho dovuto aspettare una settimana per recuperarlo.

Il mio piano era fare un capitolo bello lungo per fare una pausa sta settimana che sono pieno di verifiche ma evidentemente Dio mi odia.

Scusate il disagio, dovrei ricominciare a postare regolarmente dalla prossima settimana.

Alla prossima!!
Ciaoo!

𝑰𝒅𝒆𝒂𝒍 𝑾𝒐𝒓𝒍𝒅 (CountryHumans Story) [SEQUEL{2}] CANCELLATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora