Sesto Capitolo

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Sesto Capitolo.

-E' la prima volta che porto qualcuno qui- Disse Ashton lasciando la mia mano e mettendosi difronte a me.

Eravamo in una collina, si vedeva il cielo e la città in lontananza, piena di colori e luci.

-E' stupendo- Dissi andando a sdraiarmi per guardare le stelle, lui mi raggiunse e si sdraiò insieme a me.

-Ev, chi era quel ragazzo di prima?- Si girò dal mio lato, e mi guardò incuriosito -Il mio ex ragazzo, l'unico, veramente. E' stato l'unico ragazzo in sedici anni che io abbia mai voluto e amato, ma è finito tutto- Trattenni le lacrime respirando profondamente -Come mai è finito tutto?- Mi sedetti e iniziai a tornare indietro nel passato, era così frustrante doverne parlare, o soltanto ricordare. -Era il giorno del mio sedicesimo compleanno Ash, ero così felice, dovevamo uscire, e così, in anticipo, andai a casa sua, e forse, Michael aveva ragione a non voler farmi andare-

*Ero euforica, avevo finalmente sedici anni, e io e Niall, come l'anno scorso, dovevamo andare al mare insieme.

Alle 4p.m. ero difronte casa sua, entrai dentro vedendo che era tutto aperto, ma forse, fu la mossa sbagliata, la più pessima della mia vita.

Quella scena era rivoltante, lui che ansimava e lei che urlava come una pazza. Non avrei mai pensato di vedere Niall e Allison in quel contesto, alle mie spalle sopratutto.

Il mio ragazzo e la mia migliore amica, strano vero?*

-E come è finita?-

-Mi sono fatta da parte, mi sono rinchiusa a casa, avevo mollato tutte le merde che facevo, le amicizie sbagliate andarono via insieme a loro, e mi ritrovai sola, senza nessuno, avevo solo Michael, la mia batteria e la mia musica- Guardavo le stelle, e l'unica cosa che riuscivo a pensare, era che non avevo idea di cosa ci stessi ancora a fare su questa terra.

-Sai, alcune volte, non trovo un senso a nulla, forse, al posto di mia madre, dovei esserci io adesso, perchè senza di lei niente ha avuto più un senso, è stato tutto sbagliato, io, i miei problemi psicologici, Ben e le sue mani su...- Mi fermai, e mi resi conto di quello che stavo per dire -Su?- Cazzo... -Lascia perdere- Dissi voltandomi dall'altra parte.

-Ev, chi è Ben?- Rimasi zitta facendo finta di non aver sentito -E' il tipo che ti urlava contro quando ti ho riportato a casa l'ultima volta?- Sbiancai. Probabilmente assomigliavo a un cadavere in quel momento . Tolsi il telefono dalla borsetta e guardai l'ora, era mezzanotte e mezza.

-Ash, forse è meglio se torno a casa, sono abbastanza stanca- Mimai uno sbadiglio per convincerlo, ma i miei tentativi furono inutili -Evelyn, non cambiare argomento per favore- Sbuffai -Ash, Ben è il patrigno mio e di Michael- Dissi velocemente senza esitare -E sentiamo, dove mette le mani questo Ben?- Era serio, aveva un tono freddo e autoritario, non sembrava lasciar spazio ai sentimenti in quel momento, sembrava un ragazzo totalmente diverso. Era strano vederlo cambiare atteggiamento ogni momento, lui era strano, aveva qualcosa dentro che lo rendeva diverso in ogni contesto, sembrava enigmatico, cambiava il suo umore senza un motivo valido.

-Ashton, è troppo complicato da spiegare. Mi dispiace, ma adesso devo proprio andare, se non vuoi accompagnarmi vado a piedi- Mi alzai e feci per andarmene, e quando sentì i suoi passi seguire i miei sorrisi.

In quel momento, avevo realizzato che Ashton Irwin, poteva essere la mia salvezza, non ho un motivo a questo, forse era stato solo il suo gesto di avermi seguita, di avermi riportata a casa quella notte, di avermi salvata da Niall, di avermi fatta sfogare, ma so di certo, che quella notte, non avevo chiuso occhio per pensare a lui, e non per soddisfare i bisogni di Ben.

Mi svegliai verso le nove del mattino, ero completamente stordita, avevo dormito solo cinque ore.

Guardai il telefono che si trovava sotto il mio cuscino.

Smells Like Teen Spirits || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora