Nono Capitolo.
Rimasi immobile fissando quella ragazza che correva verso Ashton e abbracciandolo così facendo staccare le nostre mani.
-Amore, non mi avevi detto di essere anche con questa, ma aspetta, non è la drogata?- rise e io spalancai gli occhi. Drogata, a me? Questa brutto stronza... E poi, amore? Alla faccia del "No Ev, non stiamo insieme".
Ribollivo di rabbia e delusione.
Dopo pochi secondi mi ritrovai a fissare quella put... ragazza intenta nel divorare il viso del suo ragazzo, patetici, cazzo, era un luogo pubblico, un pò di pudore! Arrivarono gli altri, Luke e Sam si avvicinarono a me e si poggiarono entrambi sulle mie spalle
-Non ci credo- Disse Luke passandosi una mano in viso con uno sguardo schifato mentre osservava la scena porno.
-Ma che puttana è? Cristo santo, adesso vado lì e giuro che le spacco la faccia-Questa volta fu Sam a parlare.
-Scar e Michael?- Chiesi rivolgendomi ai ragazzi.
-Sono andati nei fenicotteri con Alaska e Calum- Rispose Luke vago.
-Nel tunnel dell'amore, coglione- Scosse la testa Sam ridendo.
Quando quei due si staccarono, finalmente, quella ragazza si avvicinò a Luke e Sam con un sorriso più falso del suo culo stampato in faccia, nel mentre anche gli altri tornarono, e lei, gli salutò con il sorriso più falso che potesse fare.
Fissai Ashton che teneva lo sguardo piantato a terra, mi sentivo davvero presa per il culo, non avevo dimenticato il fatto che mi aveva detto di non stare con quella ragazza, e come negare che io ci stessi provando con lui? Impossibile.
Mi venne da piangere, Sam mi guardò, si avvicinò a me e guardò Scar e Alaska che la seguirono venendo verso di me e allontanandomi dagli altri e portandomi dietro un'attrazione del parco.
-Ev, tutto bene?- Mi chiese Sam facendomi scoppiare in un pianto isterico.
-È un coglione, lo odio, è solo in bugiardo Sam, perché me lo avete fatto conoscere? Cristo- Urlai con le lacrime agli occhi.
-Ti piace davvero tanto, eh?- Mi domandò Alaska facendomi riflettere un secondo sulla sua domanda.
-Da far schifo- Dissi sospirando con tono arreso.
Non mi resi conto di provare qualcosa per lui fino a quando non lo vidi tra le braccia di quella ragazza, sentire il mio cuore sgretolarsi bastava per ammettere a me stessa che lo desideravo, che mi piaceva, che i miei sentimenti verso di lui non esprimevano semplice amicizia.Il giorno dopo ero semplicemente stesa sul suo letto cercando di far finta di nulla, cosa che non mi riusciva affatto.
Avevo bisogno di urlargli contro quando lo vedevo, ma cercavo di star zitta e cercare di essere il più normale possibile.
-Ev, cosa vuoi per pranzo?- Mi chiese Ashton amorevolmente entrando in camera.
-Nulla- Risposi un pò troppo fredda, facendogli così capire che qualcosa non andava affatto.
-Che hai?- Domandò lui sedendosi sul letto.
-Cosa dovrei avere?- Risposi infastidita, e lui con un -Chiamami quando ti passa- Uscì dalla camera sbattendo la porta.
Decisi di alzarmi, mi misi un paio di jeans, una maglietta presa a caso dal suo armadio, indossai le scarpe e una giacca e uscii di casa senza dire nulla.
Posai la sigaretta tra le mie labbra assaporando il fumo, aspirando quella che io definivo "droga personale".
Passai nel marciapiede quando una macchina si accostò affianco a me.
Riconobbi subito la Rang Rover nera che mi era accanto.
Il finestrino si abbassò e un ciuffo biondo si fece spazio per poi mostrarmi quello sguardo che non avevo voglia di incontrare.
-Piccola Ev, cosa ci fai qui da sola?- Quell'accento Irlandese che una volta amavo mi stava facendo venire il voltastomaco.
-Che vuoi adesso Niall?- Sbuffai.
-Sali in macchina Evelyn- Disse serio, provai a ribattere ma non ci fu modo per evitare il suo "oridne".
Mi arresi e salii in macchina...
-Allora, dove eri diretta?- Disse con lo sguardo puntato sulla strada.
Avevo talmente tanta rabbia in corpo che non ragionai, ripensai a tutto quello che era successo la notte prima, e le parole che uscirono dalla mia bocca furono solo uno stupido errore.
-Portami a casa tua Niall, fallo-.
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Smells Like Teen Spirits || Ashton Irwin
Hayran KurguSmells like teen spirits. [IN REVISIONE] La testa degli adolescenti è sempre confusa, fuori da ogni discussione, fuori dagli ambienti comuni, fuori dalla vita noiosa e monotona di ogni giorno. Viviamo nel nostro mondo fatto di incertezze, sbagli, di...