Tredicesimo Capitolo

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Tredicesimo Capitolo.

Feci scattare la serratura entrando dentro casa.
Vidi Ashton di spalle nel divano, accanto a lui intravidi quelli che dovevano essere Sam e Luke.

-Ciao ragazzi- sussurrai chiudendo la porta alle mie spalle.
Appena stavo per raggiungerli, Ashton mi anticipò venendo verso di me, baciandomi.
-Ash, ma che fai?- Sussurrai imbarazzata.
Nessuno doveva sapere di noi.
-Sappiamo tutto, Ev- Sam parlò con un tono di voce esagitato.
Si alzò anche lei, venendo verso di noi, mi prese per mano e mi trascinò in camera di Ashton, chiudendo la porta alle nostre spalle.

-Sai, sono davvero felice per te e Ash, finalmente sento che è arrivata la persona giusta per lui, essendo il mio migliore amico certe cose le capisco- Sorrisi alle sue parole, sedendomi sulla poltrona, lasciando che lei si accomodasse sul letto.
-Ti ringrazio Sam, ma ho paura. Insomma, lui dovrebbe stare con Lara...- Sam mi interruppe riprendendo a parlare.
-Lara è una puttana che ha provato a ripassarsi tutta la band, Ev. Stai tranquilla, quando arriverà il momento riuscirà a lasciarla- Sorrisi alle parole di Sam, che cambiò discorso poco tempo dopo.
-Cos'hai nel braccio?- Corrugai la fronte per la sua domanda, spostai lo sguardo sul braccio notando un livido enorme, probabilmente era colpa di Ben.
-Io? Nulla- Risi nervosamente toccandomi il segno violaceo.
-Evelyn- Sam mi riprese costringendomi a parlare.
-Okay, sono caduta, mi vergognavo di dirtelo- Mentii dicendo la prima cosa che mi passava in testa, e lei se la rise credendoci.
-A te come va con Luke?- Sorrisi iniziando a sfilarmi le scarpe.
-Un litigio dopo l'altro, Ev, tutti battibecchi per cazzate, insomma, niente di serio- Disse spostandosi una ciocca di capelli dietro le spalle, fissando gli anelli che le adornavano le dita.
-Vi amate tanto, si vede-
-Mai quanto te e Ashton, Dio, lui è cotto, non fa altro che nominarti da quando siamo arrivati- Le parole di Sam mi compirono facendomi sorridere involontariamente.
-Vi ha parlato di me? Che ha detto?- Portai le gambe al petto sistemandomi meglio sulla poltrona.
-Fattelo dire da lui- Sam mi fece l'occhiolino alzandosi dal letto.
Mi alzai anche io seguendola giù per le scale.
Ashton e Luke non c'erano, mi voltai trovandoli fuori dalla finestra mentre il biondino fumava una sigaretta.
-Vado a raccattare l'imbecille e togliamo il disturbo- Scherzò Sam facendomi ridere, mentre prendeva il suo giubbotto di pelle infilandoselo.
-Ci vediamo domani Ev- Disse Sam lasciandomi due baci sulla guancia che ricambiai.
Le feci un gesto con la mano quando si allontanò verso la porta del retro di casa.
Intravidi Ashton salutare i due, tornando poi dentro la cucina.

#Sam's Pov.
Appena ci allontanammo da casa di Ash, Luke fece scivolare le sue dita tra le mie, stringendomi forte la mano, quasi da farmi male.
Amavo quel contatto, amavo lui.
Ero sempre stata ironica sul concetto dell'amore, ma da quando lui è entrato a far parte della mia vita, sembra non far tanto schifo, anzi.
-È da tanto che non ti porto al mare- Sorrise voltandosi verso di me, più che "voltarsi" chinò il viso verso il mio.
-È da tanto che non usciamo da soli in realtà- Gli ricordai io facendolo sentire quasi in colpa.
-Che ne dici se adesso andiamo in spiaggia e ci compriamo un pò di schifezze?- Disse con la voce che sembrava quella di un bambino, riprendendo a giocare con il cerchietto nero che stava incastonato sul suo labbro.
-Va bene, ma andiamo a prendere i giubbotti a casa perché sto diventando come te- Dissi io facendo riferimento alla sua seconda personalità.
-Cosa sarei io, scusa?- Disse pizzicando la mia mano.
-Un pinguino, ovvio- Risposi io portando la mia mano sulla sua guancia, strizzandola tra le mie dita.
-E tu ami questo pinguino, vero?- Disse lui sorridendo mentre arricciava il naso.
-Purtroppo- Mentii io, lasciando la sua guancia.
-Ah si? È così? Allora dammi la felpa- Smise di camminare facendo l'offeso.
-Stupido- Dissi io con voce scherzosa cercando di alleggerire la situazione, ma lui non si fece ingannare. Inarcò un sopracciglio e io mi avvicinai a lui, baciandolo.
Mi morsicò il labbro approfondendo quel bacio, sentii le sue mai posarsi sul miei fianchi che mi spinsero più in alto, facendomi mettere in punta dei piedi, stupido lampione umano.
Ci staccammo pochi secondi dopo, e lui rise.
-Ah quindi i miei baci fanno ridere?-
-Menomale che "purtroppo" non mi amavi- Disse facendo tra virgolette con le dita.
Sbuffai, e ripresi a camminare.
Lui mi raggiunse, facendo nuovamente toccare le nostre mani.

#Ev's Pov.
-Luke mi stava trattenendo, perdonami- Disse Ashton che appena mise piede in casa venne verso di me, sorrisi incapace di parlare appena mi accolse tra le sue braccia.
-Mi sei mancata oggi- Sfregò il suo viso sul mio collo, lasciandoci un bacio che mi fece rabbrividire.
-Anche tu mi sei mancato molto- Lo strinsi più forte, sentendo il suo profumo avvolgermi.
-Dimostramelo allora- Rise lui addolcendomi, era tremendamente carino quando era imbarazzato e faceva il romantico.
Alzai il viso reggendomi sulle punte dei piedi per arrivare alle sue labbra, era fottutamente vero: avevo sentito tanto la sua mancanza.
Le poggiai sulle sue, sentendolo sorridere mentre mi dava baci a ripetizione senza fermarsi, facendomi ridere.
-Ho fame- Dissi tra un bacio e l'altro.
-Non ti basto io?- Mise il finto broncio smettendo di baciarmi, risi staccandomi lentamente da lui, andando verso lo scaffale dove teneva i biscotti.
Lo aprii con poca fatica, ma quando allungai il braccio risultavano troppo lontani.
Cercai di saltellare per afferrarli, ma nulla, impossibile.
Ashton rideva sbattendo le mani come solo una foca farebbe.
-No Ash, tranquillo, ci arrivo benissimo da sola- Dissi con tono sarcastico, invogliandolo ad aiutarmi. Sentii i suoi passi farsi più vicini quando finalmente si posizionò dietro di me, mettendo una mano sul mio fianco, allungando il braccio afferrò i biscotti e me li porse dandomi un bacio.
-Grazie- Sorrisi aprendo la scatola, iniziando a mangiare.
-Ne voglio uno anche io- Brontolò Ashton.
Sorrisi beffardamente passandogli accanto con aria altezzosa, dirigendomi verso il divano.
Mi sdraiai e dalla cucina arrivò lui un tantino infastidito.
-Pensavo di averti chiesto un fottuto biscotto- Disse assumendo una posa che neanche una donna farebbe, incrociando le braccia al petto, con una gamba tesa in avanti, mentre picchiettava quello che lui definiva "dito" (troppo smisurato per essere definito tale) della mano destra sull'avambraccio sinistro.
Mi stiracchiai afferrandolo per la maglietta, facendolo quasi cadere sul divano sopra di me. Alzò gli occhi al cielo e mi fece mettere tra le sue gambe, strappandomi di mano il cibo.
-Non farlo più- Dissi con il vocione tenebroso.
-Fare cosa?- Disse lui sul punto di ridere.
-Non alzare gli occhi al cielo con me, babe- Ashton scoppiò definitivamente a ridere... Ma rideva sempre?
-Scusami Christian-
-Ti perdono Anastasia- Lui scosse la testa per via della mia stupidità e continuò a ridere.
Rimanemmo zitti alcuni secondi, poi sentii il suo viso posarsi sulla mia spalla.
-Ma se ti dicessi che penso già di amarti?-
Non dissi nulla, sgranai semplicemente gli occhi stringendo la sua mano che stava sulla mia pancia, intrecciata alla mia.
Lo amavo, ovvio che era così, ma le parole mi si bloccavano in gola, incapaci di uscire.
-A quanto pare non è una cosa reciproca- Disse Ashton alzandosi velocemente dal divano.
-No Ash, aspetta- Dissi alzandomi anch'io.
-Davvero, non preoccuparti, ho afferrato io concetto- Sorrise falsamente, mettendosi scarpe e giubbotto, afferrando il telefono e le chiavi, lasciandomi sola dentro quella casa, mi sedetti in silenzio vivendo in un mondo di rumore che confondeva i miei stessi pensieri.

Smells Like Teen Spirits || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora