Prologo

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Sapete in quanto tempo può  la vita di una persona? No? Allora ve lo dico io, niente meno che una settimana almeno nel mio caso. Ora voi direte "Ora questa sfigata pensa di poterci impressionare con la classica storiella da quattro soldi" e sapete cosa avete ragione, quante ne avrete già sentite di storie con ragazze che perdono i genitori, immagino tante, forse la mia non è diversa dalle altre, ma ve la racconterò lo stesso e spero che vi piacerà. Oh! Scusatemi che sbadata non mi sono neanche presentata, il mio nome è Lisa e questa è la storia di come stavo per morire e tutto per cosa!? Per amore! Che sciocca direte voi, ma pazientate e ascoltate prima di giudicare detto questo direi di iniziare no? La musica mi ha sempre tranquillizzata e mi ha
sempre aiutata nei momenti difficili, ma in un giorno come questo neanche la musica riusciva a fare i suoi miracoli su di me. Odio tutte queste persone che mi stanno attorno e fingono di essere dispiaciute, ma chi cazzo vogliono prendere in giro? Neanche Nancy la mia cara zia nonché sorella di mia madre non è veramente dispiaciuta,ma per mantenere le apparenze deve fingere alla fine è morta sua sorella di cui prima di qualche giorno fa non gliene fregava nulla. Io e i miei genitori siamo sempre stati da soli contro il mondo. A parte i miei zii non ho altri parenti quindi era ovvio da chi sarei andata dopo la morte dei miei, purtroppo per me sarà come vivere con degli estranei perché non li avevo mai conosciuti prima, sapevo che la mamma avesse una sorella, ma non me ne ha mai parlato e ogni volta che aprivo l'argomento mi zittiva dicendomi che non è il caso di parlarne. Nel caso in cui non si fosse capito oggi è il loro funerale e sinceramente metà della gente che sta partecipando non la conosco neanche. Mi sento molto sola in questo momento e una parte di me avrebbe voluto degli amici con cui confidarsi, ma l'altra parte è consapevole del fatto che sia meglio così visto che devo cambiare città per andare a vivere con i miei zii. Dovrò resistere un anno e una volta compiuti i diciott' anni me ne sarei andata.
"Lisa non hai mangiato niente ne oggi ne ieri come pensi di andare avanti così?" Mi disse Nancy come se gliene importava qualcosa. O forse sì? Non lo so e di certo non me ne frega niente.
"Sto bene così" le risposi sbrigativa.
"Lisa so che per te sono praticamente un estranea e capisco perfettamente quanto possa essere difficile per te la morte dei genitori, ma tu sei ancora qua la tua vita deve andare avanti e non puoi trascurarti così" Ma lei ha idea del fatto che non me ne faccio niente del suo banale discorso? Che ne sa lei di quello che provo io, se voglio mangiare lo faccio se non sono cazzi miei e lei non si deve intromette, nessuno dovrebbe farlo. Ringrazio il cielo del fatto che suo marito sia un menefreghista almeno non mi rompe il cazzo anche lui. Ho odiato il momento della sepoltura avrei voluto esserci solo io, soprattutto ho odiato gli sguardi pieni di pena di tutti quei sconosciuti. Cosa stavano pensando? Oh povera ragazzina è diventata orfana, ma dai a nessuno interessa veramente però di certo non puoi presentarti a un funerale senza almeno sembrare dispiaciuti. Come disse Schopenhauer Il destino mescola le carte e noi le giochiamo allora vaffanculo non voglio più giocare, sembrerò una codarda, ma questo gioco sta iniziando a essere ingiusto e non so se riuscirò a vincere.

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