Lisa

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Ma chi si crede di essere!? Quel essere, perché a sto punto penso di aver addirittura esaurito i miei insulti nei suoi confronti. Lungi da me rimanere a corto di insulti, ma pare che un certo Nathan signore "Per ora mi accontenterò di fotterti la testa"ci sia riuscito, ma che vada pure a farsi fottere per quello che mi riguarda. 

"Lisa hai sentito cosa ti ho appena detto?" Stephanie mi riscuote dai miei pensieri che per quanto mi duole ammetterlo sono sempre invasi da lui. Ormai venire al bar è diventata un'abitudine per me e Stephanie è diventata una mia amica, quasi. 

"No, scusami cosa stavi dicendo?"

"Ti stavo raccontando di questa festa organizzata da un certo Alexander, insomma io non lo conosco, ma la mia amica Crista si, e quindi io l'ho saputo da lei" 

"Io non saprei, non mi piacciono molto i luoghi affollati" dico, il che è vero, ma se devo essere sincera è che ho paura di incontrare Nathan, che non ho più rivisto da quando sono letteralmente scappata da casa sua. 

"Eh dai Lisa, stai sempre chiusa in casa a leggere devi anche uscire di tanto in tanto e poi ci sarò io con te, a meno che, il problema non sia che hai paura di incontrare un certo Nathan e a quel punto la situazione cambia" mi dice Steph con uno sguardo inquisitorio.

"Io paura? Assolutamente no, e poi cosa me ne fotte a me di lui" 

"Lisa, so che il vostro ultimo incontro non è finito alla grande, ma cerca almeno di dimostragli che ti è indifferente, se veramente non ti interessa dimostralo a lui e soprattutto a te stessa" accidenti a me che le ho raccontato tutto, però dovevo pur sfogarmi con qualcuno. 

"Eh va bene, verrò con te a questa festa. Quando sarebbe esattamente?"

"Domani sera, tu fatti trovare pronta davanti al bar domani per le otto e poi andiamo insieme, ok?"

"Ok, ciao Steph" detto questo esco dal bar e mi dirigo verso casa. 

****

Ormai è arrivato il tempo di preparami per la festa e ho intenzione di essere la mia versione migliore in caso ci sia Nathan, così gli faccio vedere che non è l'unico ad essere capace di fottere la testa. Non sa neanche cosa lo aspetta. Metto il mio vestito bianco preferito, che è un vestito attillato in seta con una scollatura molto profonda sulla schiena, però mette in risalto le mie forme. I capelli li lascio sciolti, visto che oggi mi piacciono particolarmente e opto per un trucco leggero. Alla fine quando sono soddisfatta del risultato, prendo la mia borsa, ed esco. Arrivo al bar alle otto in punto e mi sorprendo persino io della mia puntualità. 

"Buona sera, ma sei uno schianto!" mi dice Steph appena mi vede.

"Anche tu non sei da meno però" le rispondo.

"Beh io direi che possiamo anche andare"

Io e Steph iniziamo a camminare e dopo circa mezz'ora arriviamo a destinazione. L'edificio davanti a me,  mi sembra un po' troppo grande per essere una casa. 

"Ma questa sarebbe la casa di questo Alexander?" chiedo a Steph.

"No, questo è il Renève, uno dei locali più conosciuti dalle nostre parti, io solitamente non lo frequento perché non fa per me, ma Crista è una cliente fedele e mi racconta tutto" 

"E cosa si fa in questo locale?" chiedo curiosa

"Da quello che so io, di tutto" mi risponde lei lanciandomi un'occhiata per farmi capire cosa intente per tutto

"Stephanie dove mi hai portata?" le chiedo guardandola male. 

"Tranquilla non dovrai fare niente, a meno che tu non voglia" detto questo mi prende per mano e mi fa entrare. 

Una volta dentro rimango esterrefatta dall'eleganza del posto, i colori predominanti sono il nero e l'oro e qualche punta di rosso, è veramente uno spettacolo per gli' occhi. 

"Ti piace?" mi chiede Steph

"Stai scherzando? E' veramente stupendo" dico continuando a guardarmi intorno. Io e Steph decidiamo di andare a bere qualcosa, ovviamente io devo astenermi dal bere alcolici, e mentre parliamo del più e del meno, sento due braccia avvolgermi da dietro.

"Vedo che ti piace proprio seguirmi" una voce ormai troppo conosciuta mi sussurra all'orecchio.

"Veramente inizio a pensare che sei tu a seguirmi ovunque vada" gli rispondo appena mi giro e mi ritrovo davanti la sua faccia da arrogante. 

"O magari è un segno, sperduta" mi dice a un millimetro dalle mie labbra, se solo mi sporgessi un pochino più avanti potrei finalmente assaporarle e invece mi alzo e mi tolgo le sue mani di dosso. 

"Io devo andare in bagno" dico a Steph, ovviamente è una scusa per allontanarmi da lui visto che non so neanche dove sia il bagno, ma lo troverò in qualche modo. Per fortuna Nathan non mi segue. Alla fine ho chiesto a qualcuno e sono riuscita a trovare il bagno, non faccio neanche in tempo ad entrare che la porta si apre di nuovo. 

"Credevi di poter scappare?" mi chiede Nathan, ovviamente alla fine lo stronzo ha deciso di seguirmi,  io illusa che per un momento ho pensato che mi avrebbe lasciata in pace. 

"Senti Nathan io non so cosa tu voglia da me, ma qualsiasi cosa sia credo che dovresti smetterla" gli dico, ma sinceramente non ci credo neanch'io.

"Io invece credo che mi devi un bacio" Non faccio neanche in tempo a processare le sue parole che si avventa su di me e le nostre labbra si scontrano in bacio famelico, come se le nostre labbra







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