A un millimetro dal cuore

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Ciao a tutti!! Eccomi di ritorno con un altro capitolo delle slice of life, questa volta dedicato alla mia amica @Thomaslovekikka .Quando mi propose questa idea (moltiiiiissimo tempo fa) le dissi che l'avrei fatta solo se riuscivo a farmi venire un'idea per rendere questa occasione così mainstream... nel loro stile (e di conseguenza nel mio) e cioè con tanta ironia, pochi fronzoli e non eccessivi sbrodolamenti XD Beh penso di esserci riuscita! Adoro questo progetto e come è venuto. Ci sono davvero affezionata! Quindi cara amica, spero piaccia anche a a te ^^ Grazie per tutti i messaggi personali e non che ci scambiamo ogni giorno. Grazie per i nostri scleri su due mocciosi di nostra conoscenza e per i momenti di vicinanza. 

E a tutti voi lettori ovviamente, che ancora non vi siete stufati di Brando e Fabio, buona lettura!! Spero che vi piaccia ^^


  MARZO 2030

Il sole, un disco rosso e perfetto, fiammeggiava all'orizzonte, ancora abbastanza distante dal pelo dell'acqua. Impossibile da guardare direttamente nella sua accecante bellezza, colorava il cielo attorno in tutte le sfumature di giallo arancio e rosso, sfumando lentamente nel porpora, poi viola poi indaco, man mano che si allontanava da lui. La sua luce calda tingeva d'arancio il viso esangue di Brando che, incurante di quanto quei raggi obliqui ancora ferivano gli occhi, non staccava lo sguardo dall'orizzonte infuocato, beandosi di quel residuo di calore che gli bruciava le guance.

Amava i tramonti sul mare.

La calma immobile di quelle ore serali, ora che erano ancora in bassa stagione, avvolgeva l'aria. Qualche gabbiano zampettava coraggiosamente sul bagnasciuga in cerca di qualcosa da mangiare, ogni tanto qualcuno di loro strideva ad un altro, sovrastando per un attimo il dolce rumore della risacca delle onde che piccole, impercettibili, per l'assenza di vento, si susseguivano pigramente una sull'altra sulla sabbia. Brando si portò la sigaretta alle labbra, inspirando lentamente e poi espirando piano. Era uno spettacolo di cui non si sarebbe mai stufato. Sosteneva vivamente come non ce ne fosse mai uno uguale all'altro e nel telefono aveva una vera e propria collezione di tramonti, consapevole comunque di come non fosse possibile immortalare davvero fedelmente quei colori e che potesse rubarseli solo con gli occhi, ogni volta.

Allargò di più le gambe, sprofondando leggermente le vans a scacchi che indossava nella sabbia fredda della sera, mentre si metteva più comodo, con una mano poggiata dietro, sulla panchetta di legno di recupero, fuori dalla veranda del locale. Indossava un giubbino imbottito, ma non faceva freddo. Si stava davvero bene.

Un piccolo rumore alla sua sinistra, di legno che scricchiola, richiamò la sua attenzione. Lui si voltò appena e un piccolo sorriso spontaneo gli increspò le labbra nel trovarsi davanti Fabio che, polo a righe, felpa leggera e mani in tasca, avanzava verso di lui sulla passerella di assi di legno.

Era bello, immaginava, che dopo tutti quegli anni ancora il solo vederlo fosse capace di migliorargli l'umore.

Fabio gli sorrise a sua volta "fatto?" gli chiese il riccio, scostandosi la sigaretta dalla labbra per espirare. Il ragazzo annuì "ha detto una decina di minuti". Brando fece un cenno di approvazione e si girò ancora per un secondo verso l'orizzonte, mentre Fabio faceva ancora qualche passo per metterglisi di fianco, anche se in piedi. Fece un sospiro rilassato.

"grazie per averci pensato tu" gli disse vagamente il riccio, ancora in contemplazione del sole. Fabio sorrise in modo più aperto al suo profilo "figurati" gli disse piano "così non ti sei perso neanche un minuto dello spettacolo" aggiunse facendo un cenno della testa all'orizzonte. Brando si voltò di nuovo, guardando in su verso il suo viso con un sorrisetto ironico. Si incastrò la sigaretta tra le labbra e lo afferrò per i fianchi tirandolo per pilotarlo in piedi davanti a lui, poi lo spinse un poco indietro. Alzò il viso sorridendo, serrando un occhio per stemperare il bruciore del sole, in controluce dietro Fabio "ecco adesso il panorama è ulteriormente migliorato" gli disse in tono vagamente malizioso facendogli sbuffare una risatina imbarazzata "ma sentitelo" lo sfottè dolcemente lui, anche se aveva avuto una stretta di piacere allo stomaco a sentirgli dire così. Brando sorrise a sua volta. Ogni tanto (ogni tanto) qualche romanticheria gli usciva... e poi si divertiva a metterlo in imbarazzo.

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