Incubo e dissennatori

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Erano circa le 6 del mattino quando un incubo mi fece aprire gli occhi di scatto,un brivido mi passò per la spina dorsale,e la mia fronte era imperlata da goccioline di sudore, l'ansia aveva preso il controllo di me,e il mio risveglio non molto pacifico fu seguito da un pianto isterico,in quel pianto erano trattenute tante emozioni.
Panico,paura,tristezza,
stanchezza,rabbia,odio,tutti i sentimenti più negativi che in contrasto mi facevano stare così male.
Questo è l'incubo...:

Sono da sola in un bosco,cammino senza una meta,sento il mio cuore battere in un modo forte, tanto. Sento un fruscio alle mie spalle e mi giro di scatto,credo proprio che non sono sola,anzi.
Da un cespuglio vedo un topo correre,mi passa vicino ai piedi,ma continuo a guardare nella direzione del cespuglio, sento ringhiare un cane e lo vedo sbucare dal nulla,abbaia imperterrito,io quel cane l'ho già visto...vedo che corre nella direzione del topo,sono spaventata perché mi sembra tutto così incredibilmente strano,ma cerco di fare finta di niente,riprendo a camminare ma faccio attenzione a non fare troppo rumore, sento dei bastoncini di legno scricchiolare lievemente sotto le mie scarpe che li spezzano in due.
La scena cambia, è notte e fa freddo,un freddo gelido,cerco di stare calma perché non sto capendo la situazione,quando ad un tratto sento un urlo. Una di quelle urla che ti fa ghiacciare il sangue, riconosco quella voce! È Harry! Comincio a correre,non mi importa più di niente e nessuno se non di lui in quel momento,sento le gambe cedermi e il fiato corto,mi fermo un secondo cercando di prendere fiato,devo se non voglio collassare nel momento meno opportuno.
Arrivo nel punto da cui proveniva l'urlo del mio amico,un urlo disperato e vedo lui.
C'è Harry contorto dal dolore per terra e una strana figura tozza e bassa, indossa un mantello nero,sta...lo sta cruciando.
"HARRY!" Urlo,ma niente non cessa nulla, l'uomo non sembra minimamente accorgersi di me.
'Sicuramente è mio padre.' Penso.
"ALLONTANATI LURIDO SCHIFOSO!" Continuo ad urlare,ma ancora niente,cerco la mia bacchetta ma non la trovo, così d'istinto,vado contro l'uomo e lo spingo con tutta la forza che ho in corpo. L'uomo si accanisce anche contro di me, mi sta cruciando ma non sento dolore,solo un brivido fastidioso che mi percorre le spalle, all'improvviso un cane... esattamente quello che avevo visto prima,salta addosso l'uomo,non lo riesco a vedere in faccia,indossa una maschera,quando ad un tratto quest ultimo si trasforma in un topo e fugge, seguito dal cane.
"HARRY!" Scuoto per le spalle il mio amico,che è a terra con il volto rigato dalle lacrime e la faccia sporca di terra e sangue.
"Harry..." Sussurro.
"P-perché mi...mi hai f-fatto quest-to?" Dice a voce bassa
"Cosa...? Harry non sono stata io,anzi ti ho salvato la vita."
Dico.
"Non mi sarei dovuto fidare di te,sei come lui." Come lui.
No.
"Mi fai schifo." Mi dice con tutto il disgusto possibile.

E boom,fine del sogno.

Cerco di distrarmi da quel sogno,preparandomi per tornare ad Hogwarts,ma c'è veramente molto poco da fare,il mio cervello è stato assorbito da quell'incubo.
Mi preparo,rivedo il baule per controllare se qualcosa manca,ma è tutto apposto.
Sistemo Toffee all'interno della sua gabbia e dopo essermi guardata un ultima volta allo specchio,esco fuori dalla mia stanza del pub.

"Ciao." Mi saluta Harry uscendo dalla sua camera.
Non lo avevo visto così mi voltai nella sua direzione, anch'esso era pronto per tornare ad Hogwarts,il suo baule ed Edvige erano pronti e li aveva con se.
"Ciao." Salutai io di rimando,rimasi li,nella speranza che tra di noi si potesse aprire un dialogo,ma mi illusi fin troppo presto poiché il moro mi sorpassò con il suo baule e scese le scale per poi lasciare il paiolo magico.
Rassegnata feci la stessa cosa seguendolo.
"Arrivederci Tom." Salutai.
"Arrivederci signorina Bl..." Iniziò Tom.
"Non mi chiami per cognome. Sara." Dissi.
Non volevo più farmi chiamare per cognome,anche se era in modo formale, ovviamente non solo da Tom,ma da tutti in generale.
Tom annuì. E io sorridendo leggermente me ne andai.

Arrivai a King's Cross insieme ad Harry,durante il tragitto non avevamo aperto bocca nessuno dei due,ed Harry guardava da tutt'altra parte pur di evitare il mio sguardo a tutti i costi ed io l'avevo percepito.
Successivamente la stazione di King's Cross cominciò ad essere movimentata,da babbani e non,ovvero da noi maghi che dovevamo passare la barriera del muro 'magico' tra i binari 9 e 10.
Io ed Harry vedemmo tutti i Weasley,ed andammo a salutarli,tra Harry e la numerosa famiglia sembrava che tutto andasse normalmente,mentre tra me e loro... beh,mi guardavano con timore,tutti tranne Molly che al contrario dei suoi figli mi guardava con sguardo materno e preoccupato.
Li salutai tutti e anche se il mio saluto non fu ricambiato da alcuni di loro,decisi di andare comunque avanti lo stesso per la mia strada, presi saldamente il carrello e dopo aver fatto un sospiro profondo attraversai la barriera.
Una locomotiva scintillante nera e rossa era lì, davanti a me,e purtroppo poco più avanti c'erano delle persone che conoscevo bene.
I Malfoy. Durante i giorni che passai al paiolo magico,ce ne fosse stato uno in cui si sono preoccupati per me o che mi hanno inviato una lettera.
Con me avevano chiuso.
Li guardai con sguardo freddo e pieno di odio e stessa cosa loro,dal più grande al più piccolo,ovvero quella serpe di mio cugino. Ma possibile che in quel dannato periodo non c'era nessuno che mi accettasse e che non si spaventasse ogni volta che dicevo il mio cognome!?
Feci per salire sul treno quando con aria di superiorità mio cugino mi scansò con una spallata. Volevo rispondergli male,ma preferii tenere il controllo e non iniziare a danneggiare situazioni ancor prima di aver messo piede al castello.
Presi posto in uno scompartimento vuoto quando poco prima che partisse il treno Luna Lovegood bussò allo sportello dello scompartimento in cui mi trovavo. Aprii e Luna mi sorrise e mi abbracciò. Io e lei non avevamo chissà che rapporto,al tempo non la consideravo la mia migliore amica ma era comunque una mia amica.
Rimasi stupita da quel gesto,ma anche se inspiegato non esitai un secondo a ricambiarlo,mi era mancato quel contatto e io amavo gli abbracci,mi stava un po' crollando il mondo addosso in quel periodo ma quel gesto riuscì a farmi sorridere e a farmi dimenticare di tutto anche se per poco. Preferii non chiederle il perché lo avesse fatto per non rovinare quel bel momento,anzi la invitai a sedersi con me nello scompartimento e lei accettò.
Il treno partì,stavamo per tornare a casa. Io e Luna iniziammo a parlare del più e del meno,parlava sempre dei nargilli e non capivo cosa fossero,ma mi affascinava sentirla parlare di quelle creaturine che lei stessa personalmente amava e si occupava di accudire. Parlava di Thesral creature fantastiche che possono essere visibili solo a chi purtroppo almeno una volta nella vita è capitato di vedere una persona morire con i propri occhi. Una cosa abbastanza inquietante,ma che mi fece sorgere tanti dubbi,io non sapevo se mia madre mi fosse morta davanti agli occhi e se fossi stata in grado di vederli,ma una parte di me sperava di no, ovviamente.
Ad un tratto il treno si fermò di scatto, l'ambiente cominciò a diventare strano,diverso.
I vetri si ghiacciarono e il mio umore crollò,tristezza e paura fecero largo dentro di me quando delle dita scheletriche aprirono lo scompartimento in cui mi trovavo. Una creatura mostruosa che sembrava indossasse un telo nero strappato ai bordi,si fiondò su di me,urlai istintivamente e mentre cominciai a non sentire più il pavimento del treno sotto i piedi,sentii un urlo,di una donna,e poi...poi...

Buio.

Quando mi svegliai non ero più nel mio scompartimento,ero insieme ad Harry,Ron ed Hermione,e insieme a loro c'era anche un uomo,un professore,non l'avevo mai visto e per questo dedussi fosse nuovo.
Luna era davanti la porta dello scompartimento con sguardo preoccupato.
Non sapevo che da quel momento la mia vita avrebbe preso una piega diversa...

<Sara>

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