Hogsmeade

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Il preside Albus Silente,ebbe l'iniziativa di chiedere alla vicepreside nonché capo casa dei grifondoro,di portare i ragazzi del 3 anno in gita ad Hogsmeade e la vicepreside acconsentì a questa uscita didattica ed accettò di accompagnarci.
Anzi,di accompagnarli,di certo io non ci sarei potuta andare dal momento che avevo lasciato la famiglia Malfoy,e per andare in gita serviva un permesso firmato o da un genitore o da un tutore legale.
Decisi fosse inutile tentare di infiltrarmi tra gli altri e trasgredire le regole,almeno in quella giornata,ci sarebbe stato tanto altro tempo per trasgredire le regole e finire in punizione.
Ero tranquilla in sala comune,su uno dei divanetti neri,a ripetere l'ultima lezione di pozioni.
Quando mi annoiai,non che fosse una novità che mi annoiassi di punto in bianco,ma ne approfittai per uscire dalla sala comune e fare un giro per il castello dato che in quella giornata,oltre per alcuni professori che non accompagnavano i ragazzi in gita,sarebbe stato vuoto.
Raggiunsi la sala grande,quando da un corridoio poco lontano vidi sbucare una furia dai capelli neri correre verso il portone principale del castello.
Lo riconobbi immediatamente,era Harry.
Lo seguii,e vidi che con il permesso ancora in bianco era davanti la professoressa McGranitt.
"Ma professoressa,pensavo che se me lo avesse firmato lei il permesso sarei potuto venire in gita!" Sentii Harry.
"Ma io non posso firmarlo,lo può fare solo un genitore o un tutore legale,e dato che io non ricopro nessuno dei due ruoli...sarebbe inopportuno." Disse la McGranitt.
Harry la guardava con sguardo triste,di certo non lo entusiasmava l'idea di restare solo un'intera giornata quando tutti i suoi amici erano tutti insieme a divertirsi in gita nel villaggio di Hogsmeade.
"Mi dispiace Potter, è la mia ultima parola." Concluse la McGranitt poggiando una mano sulla spalla del ragazzo,come per consolarlo con quel gesto,poi si voltò verso i ragazzi e riprese a camminare.
Vidi Hermione e Ron che erano rivolti verso il ragazzo,lo guardavano anche loro con fare dispiaciuto,quando poi Hermione si accorse anche della mia presenza,ero poco più indietro rispetto ad Harry,ma lo stesso il moro non si era accorto inizialmente di me.
Hermione e Ron salutarono entrambi con un cenno di mano,e quando Harry si voltò per rientrare nel castello,mi vide.
"Ciao..." Disse.
"Ehi."
Lo salutai,con le mani in tasca mentre le guance cominciavano ad arrossire per il freddo, qualche fiocco di neve che cadeva sparso si posò sui miei capelli neri pece e il vento freddo mi accarezzava il viso.
"Neanche tu andrai ad Hogsmeade?" Mi chiese Harry.
"No,non ci andrò,sono successe varie cose con i Malfoy..."
Dissi,ricordando ciò che era successo qualche settimana prima con la famiglia che mi aveva cresciuta.
"Puoi raccontarlo,se ti va." Propose il moro.
Insieme entrammo di nuovo all'interno del castello,e così, in confidenza,gli spiegai tutto.
"Ho sempre pensato che i Malfoy fossero brutta gente." Disse Harry.
"Anche io,da quando ho memoria,ma se non volevo finire cruciata dovevo star zitta e non opporre resistenza contro di loro. Per loro ero come una speranza per la famiglia Black,solo perché sono serpeverde... pensa che...se il signore oscuro risorgesse vorrebbero mi unissi a lui." Dissi con tono acido,nervoso.
"Cosa!?" Esclamò il ragazzo fermandosi sul posto.
"Già, sentii questo quando avevo appena 5 anni,ma... mi rimase impresso in mente."
Dissi.
"Tu non sei come loro,non puoi essere una Mangiamorte." Affermò Harry.
Gli sorrisi grata che pensasse non fossi come le persone con più crudeltà ed egoismo in corpo che abbia mai conosciuto.
"Lo so, fortunatamente...ma...grazie Harry." Dissi.
"E di cosa?ho detto la verità."
Mi disse il ragazzo.
"Sono semplicemente contenta tu ti sia ricreduto sulle tue...impressioni,e che abbia capito come sono veramente; anche se avresti dovuto saperlo ugualmente dopo 3 anni di amicizia,ma... è un'altro discorso." Dissi ridacchiando l'ultima parte della frase,ed Harry fece la stessa cosa anche se con fare più imbarazzato rispetto a me, che era schietto e senza doppi giri di parole.
"Comunque...io voglio andare ad Hogsmeade." Disse il moro.
"Anche io vorrei ma..."Iniziai,ma non mi diede il tempo di parlare che mi prese per il polso e raggiunse la sala comune di grifondoro.
"Fortuna Major" Disse al quadro,che dopo la parola d'ordine, si aprì,rivelando la sala comune grifondoro.
"Aspettami,arrivo subito." Disse.
Io annuii solamente. Mi sedei su uno dei divanetti,mentre mi guardavo intorno,certo,non era la prima volta che entravo lì, ovviamente,ma... non ci entravo sempre,e sembrava sempre esserci qualche dettaglio in più.
Dopo poco Harry scese dal dormitorio con un mantello tra le mani,un mantello che conoscevo bene,era il mantello dell'invisibilità.
"Su, vieni!" Mi disse.
Andai vicino a lui e insieme entrammo sotto il mantello che ci fece risultare trasparente a chiunque provasse a guardare nella nostra direzione.
"Hai intenzione di andare con questo ad Hogsmeade?" Chiesi stupita.
"Già."
Rispose.
Annuii solamente, quando cominciammo a camminare verso la porta d'ingresso/uscita del castello di Hogwarts.
Cautamente uscimmo,i nostri piedi formavano delle impronti sulla neve purtroppo anche abbastanza visibili a chi le guardasse.
Ad un tratto,io ed Harry ci sentimmo presi per le braccia.
Gli artefici del gesto altri non erano che i gemelli Weasley.
"Ragazzi lasciateci dobbiamo andare ad Hogsmeade." Disse Harry che fece sforzo per cercare di far mollare la presa su di lui.
"Esatto,ragazzi lasciateci andare se no verremo scoperti!" Dissi io.
"Lo sappiamo che volete andare ad Hogsmeade." Dissero all'unisono Fred e George.
"E allora?" Chiesi io,mi stavo irritando.
"Allora, c'è un modo più facile e veloce per raggiungere il villaggio." Disse Fred.
Entrammo dall'entrata posteriore del castello e vicino delle scale su cui si sedettero i ragazzi, uno di loro...credo George, tirò dalla tasca del maglione una apparente pergamena pulita.
"Cos'è questa robaccia?" Chiese Harry,innervosito.
"Questa robaccia...questa robaccia, l'hai sentito George?" Chiese Fred in tono ironico al gemello,che però ignorò la domanda.
"Questo è il segreto del nostro successo!" Disse solamente.
Io ed Harry ci scambiammo un'occhiata confusa, non capivamo mica come potesse portare al 'successo' una pergamena, perlopiù vuota.
In quel momento sapevamo che stavamo solamente perdendo tempo.
"George,a te l'onore." Disse Fred.
George puntò la bacchetta sulla pergamena che Harry teneva tra le mani e pronunciò:"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni."
Appena il ragazzo pronunciò questa frase la pergamena si riempì di scritte e disegni magicamente.
"Messieurs Luna storta, Codaliscia,Felpato e Ramoso sono fieri di presentarvi la mappa del malandrino." Lesse Harry la scritta principale.
Gli presi la 'pergamena' dalle mani,e la aprii.
"Wow...ma è una..." iniziai,cercando di formare una frase di senso compiuto,ma... inutilmente.
"Una mappa." Disse Fred.
"Questa è Hogwarts,e qui sono rappresentati tutti i passaggi segreti più semplici da percorrere per raggiungere Hogsmeade,ma anche qualsiasi altra destinazione si voglia." Spiegò George.
"Ma quello è..." Disse Harry,indicando un punto esatto sulla mappa che avevo tra le mani.
"È Silente..." Iniziò Fred.
"...Nel suo ufficio." Concluse George.
"Ma sta facendo su e giù per il suo ufficio?" Chiesi.
"Si,lo fa spesso." Dissero all'unisono i rossi. Cavolo era abbastanza inquietante quando parlavano contemporaneamente dicendo le stesse identiche cose, spontaneamente e senza averle programmate.
"Ma è fantastico!" Esclamò Harry contento.
Io annuii.
"Ragazzi,quale passaggio segreto ci consigliate maggiormente?" Chiesi ai ragazzi,mentre non distoglievo minimamente lo sguardo dalla mappa,ero come affascinata.
"Noi vi consigliamo questo passaggio qui,questo della strega Orba." Disse George indicando un punto preciso.
Io ed Harry puntammo lo sguardo su quello specifico passaggio segreto,per memorizzarlo anche a mente.
Però dopo poco stranita chiesi:
"Ragazzi...ma questa mappa voi dove l'avete presa?"
"Fregata dall'ufficio di Gazza il 1 anno mentre eravamo in punizione." Disse Fred.
"Già,ma ora è vostra perché voi ne avete più bisogno di noi.''
Disse George.
"Grazie ragazzi!" Li ringraziai .
"Sii,grazie!" stessa cosa Harry.
Li salutammo con un sorriso e un gesto di mano quando ci rimettemmo subito sotto il mantello dell'invisibilità.
Riuscimmo a raggiungere il passaggio segreto,quando dopo averlo percorso ci ritrovammo finalmente ad Hogsmeade.
Ci precipitammo da mielandia,era bellissimo quel negozio, l'odore di dolci vari,caramelle e gelatine invadeva le narici.
Harry 'rubò' al povero Neville un lecca-lecca a forma di cuore e uscimmo così,da mielandia, fortunatamente senza essere beccati da nessuno.
Intravidi da lontano Hermione e Ron nei pressi sella recensione che se scavalcata porta alla stamberga strillante,la casa più infestata del mondo magico secondo le dicerie.
"Ci sono Hermione e Ron,andiamo!" Dissi.
Trovammo però,una volta arrivati,quello stronzo di mio cugino importunare i due ragazzi, così con una semplice occhiata,io e il ragazzo capimmo di avere le stesse intenzioni e cominciammo a prendere da terra delle porzioni di neve per poi dargli forma di palle con le mani e le lanciammo.
Harry abbassò i pantaloni ad uno degli scagnozzi di Draco e io mentre cercavo di non scoppiare a ridere per la scena, continuavo a lanciare con tutta la furia che avevo in corpo nei confronti di Draco delle numerose palle di neve a quest'ultimo, che si spaventò notevolmente e se la corse via a gambe levate.
Appena Harry sollevò delle ciocche di capelli di Hermione da sotto il mantello,io scoppiai a ridere così che le nostre figure vennero rivelate, poiché tolsi il mantello da dosso sia a me che al corvino.
E così ridemmo tutti.
Passeggiammo verso il pub di Madama Rosmerta, ovviamente io ed Harry sempre sotto il mantello.
Quando da dietro Hermione e Ron sentimmo la professoressa McGranitt e Madame Rosmerta 'discutere',ed insieme al loro c'era anche il ministro della magia,Cornelius Caramel.
"Ma vi rendete conto che mi rovinate il lavoro facendomi appendere tutti questi volantini di Black che è evaso!?" Esclamò Madama Rosmerta.
"Lo sappiamo ma è stato avvistato, è importante che la gente stia allerta..." Iniziò il ministro della magia quando poi però,venne brutalmente interrotto da Rosmerta.
"È STATO AVVISTATO!? SIRIUS BLACK AD HOGSME!?" Esclamò spaventata.
"Ecco perché vengono sempre i dissennatori qui,nel locale,mi spaventate i clienti! Sarà la 5 volta in questa settimana!!" Disse arrabbiata.
Io ed Harry eravamo spaventati.
"Sappiamo così,che è stato avvistato e stiamo cercando di catturarlo perciò abbiamo rilasciato dal ministero dei dissennatori." Disse Caramel.
"Ma perché poi? cosa vuole che è evaso?" Chiese stranita Madama Rosmerta.
"C'entrano...Sara Black ed Harry Potter." Disse a bassa voce la McGranitt.
"SARA BLACK E HARRY POTTER!?" Quasi urlò l'altra donna.
Io ed Harry ci scambiammo uno sguardo di puro terrore,quando poi con l'intenzione di sapere di più,non appena la professoressa McGranitt fece entrare all'interno del pub,seguita dal ministro,Madama Rosmerta,entrammo anche noi.
Seguimmo i tre adulti cercando di fare più attenzione possibile a non fare rumori sospetti,mentre dovevamo salire le scale in legno che cigolavano particolarmente,ma che dovevamo percorrere per forza per raggiungere lo studio di Madama Rosmerta e per udire la conversazione tra i 3,per fare chiarezza sulla questione.

"Vedi Rosmerta,siamo sicuri che Black voglia far del male,se non addirittura uccidere i due ragazzi per portare finalmente a compimento ciò che aveva iniziato 12 anni fa,dobbiamo metterli al sicuro perché loro più di tutti,in questo particolare periodo, sono in pericolo." Spiegò la McGranitt.
"Ma che cos'ha fatto Black!? Si può sapere?"
Chiese Rosmerta.
"13 anni fa quando fu fatta la profezia su Harry Potter,Lily e James per cercare di proteggere sia loro che il bambino,applicarono degli incantesimi di protezione sulla casa, infatti non poterono più ricevere visite,se non dal loro custode segreto,che inizialmente era Peter Minus,ma il cui posto venne successivamente ceduto a Sirius Black, nonché migliore amico di James Potter ai tempi di Hogwarts." Continuò con la sua spiegazione la professoressa.
"Aspetta... hai detto Peter Minus?" Chiese Madama Rosmerta.
"Si, proprio lui! Non te lo ricordi? era un ragazzino amorfo sempre alle costole di James Potter e Sirius Black! Non te li ricordi?"
Chiese stranita la professoressa.
"Ohh...ma certo che me li ricordo,mi facevano ridere,eccome...che coppia... Sirius Black e James Potter..." Disse con aria malinconica la proprietaria del pub.
"Però Peter Minus ebbe una sorte peggiore...Black non lo uccise,lo distrusse! Di lui restò solamente un dito." Finì di spiegare Caramel.
"Esatto,e dopo aver rivelato a Voldemort la posizione della casa in cui si trovava la famiglia Potter,prima di essere arrestato,uccise anche la madre di sua figlia,con l'intenzione di uccidere la bambina!" Esclamò la McGranitt.
"Cosa!?"
Madama Rosmerta era scioccata,e così anche io,quel racconto mi aveva toccata nel profondo del cuore.
Mio padre, aveva tentato di uccidermi. Aveva rovinato la mia vita,la vita di Harry,aveva rovinato due famiglie...
"Quindi è per questo che li vuole uccidere?" Chiese Rosmerta.
"Si,ma anche perché,Sirius Black oltre ad essere il padre biologico di Sara Black, è anche il padrino di Harry Potter!'' Esclamò la McGranitt.
Io ed Harry restammo scioccati ed in preda ad una crisi di nervi corremmo fuori dall'ufficio,e uscimmo dal pub,scoppiai a piangere,non mi vergognavo di essere vista dal mio migliore amico, stava piangendo anche lui,ma non un pianto di tristezza,no,nemmeno il mio,il nostro era un pianto di rabbia,un pianto pieno di voglia di vendetta.
"ERA LORO AMICO!" Esclamò Harry in lacrime non appena Hermione ci sfilò da dosso il mantello dell'invisibilità.
"HA CERCATO DI UCCIDERCI TUTTI!" dissi con tanta rabbia in corpo.
Mi alzai dal masso su cui io ed Harry eravamo seduti e dissi:
"Spero che mi trovi, così lo ucciderò." In tono fermo,da far accapponare la pelle da quanto fosse serio.
"E io ti aiuterò." Mi disse Harry.
Una voglia così insaziabile di vendetta la nostra.

<Sara>

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