Y/N'S POV:
Sono in stato così comatoso che non mi accorgo neanche che stiamo atterrando, e ad essere precisi non si tratta esattamente di un atterraggio perfetto: l'aereo ha oscillato parecchio e il tocco finale con la terra è stato piuttosto un tonfo. Insomma, se fossi in me sarei già morta dalla paura. Ma evidentemente non sono più me stessa da parecchio tempo.
Cielo, come mi detesto, ma come diavolo sono riuscita a conciarmi in questo modo? Sono psicologicamente a terra, e io in genere non lo sono mai.
Ma sono sempre io quella seduta in questa scomodissima poltrona? Per un attimo ne ho quasi il dubbio.
Sun Jung è diventata molto percettiva e mi osserva preoccupata dietro un giornale di ricerche economiche. Per un secondo sono quasi convinta che mi dirà qualcosa, ma poi decide di non farlo.
Lo so che ho una brutta cera, lo so che non sono riuscita a coprire del tutto le occhiaie che mi hanno causato notti intere di sonni agitati. Di incubi terribili, a dire il vero... beh, ad essere sincera non proprio incubi... e va bene, faccio terribili sogni... come dire... erotici?
Purtroppo sogno anche Namjoon.
E va bene, faccio sogni erotici con Namjoon come protagonista.
E per quanto ci provi non riesco assolutamente a smettere. Ormai è come un'ossessione, sto lentamente, ma inesorabilmente, perdendo il lume della ragione.
Per non sognarlo cerco di rimanere sveglia, e questo mi sta lentamente portando alla pazzia.
«Siamo arrivate, Y/n.» La voce di Sun Jung è un lieve sussurro ma io balzo ugualmente.
Devo trovare litri di caffè bollente il prima possibile, altrimenti non sarò in grado di combinare niente di niente oggi.
Abbiamo appena recuperato le nostre valigie e ci stiamo incamminando nella zona taxi. Improvvisamente qualcosa mi trafigge, una sensazione, una consapevolezza: mi immobilizzo, bloccando altra gente, e giro lo sguardo lungo l'atrio dell'uscita.
È qui, chiaro che è qui, mi sono accorta della sua presenza immediatamente. Il mio corpo traditore probabilmente è in grado di sentirlo a chilometri di distanza.
Anche Namjoon ci ha visto e muove lentamente il capo in cenno di saluto. Ha deciso di vestire la sua solita espressione annoiata di sempre, cerca di dare neutralità ai suoi gesti, ma questa volta c'è qualcosa di diverso in lui. Mi sembra che sia tutto forzato, mi pare di scorgere delle occhiaie ugualmente profonde come le mie, mi sembra di vedere un colorito verdognolo sul suo viso pallido.
Dentro di me sorrido, ben ti sta, penso sollevata. Non sono l'unica.
Signore ti ringrazio per non essere l'unica a sembrare una merda verdognola.
La consapevolezza mi fa accennare un sorrisetto di derisione. Namjoon mi guarda ma non capisce, probabilmente si offende anche. Tanto non m'importa.
«Sono venuto a prendervi» dice con un tono lontano.
Sun Jung cerca subito di rassicurarlo. «Ti siamo incredibilmente grate.»
Io sbuffo. Certo, come no, eternamente grate.
A Namjoon l'espressione non sfugge. Prende la valigia di Sun Jung per aiutarla ma non accenna assolutamente a fare lo stesso con la mia, che per la cronaca è il triplo di quella della mia collega.
Tanto non mi importa un fico secco.
Con grande forza e determinazione m'incammino davanti a loro, solo che non so assolutamente dove andare. Che tipo di macchina avrà noleggiato il signore del castello? Mi volto per studiare la loro direzione e invece vedo solo due occhi scuri che mi fissano minacciosi, tempestosi, decisamente troppo vicini.
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ℂ𝕠𝕞𝕖 𝕀𝕟𝕔𝕚𝕒𝕞𝕡𝕒𝕣𝕖 ℕ𝕖𝕝 ℙ𝕣𝕚𝕟𝕔𝕚𝕡𝕖 𝔸𝕫𝕫𝕦𝕣𝕣𝕠 {Nam x Reader}
FanfictionQuale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all'estero? È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Y/n: ma l'inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferi...