Decisioni improvvise

19 - Lei

Can

"Sì, è quell'anello Huma. Come già ti è stato anticipato da Emre, Sanem è la mia fidanzata e presto andrò a chiedere ufficialmente la sua mano alla sua famiglia. Ritengo quindi che sia più che giusto che abbia l'anello che nonna Semiha mi ha dato per la mia futura sposa".

Lancio uno sguardo di sfida a mia madre poi a Polen per scoraggiare qualsiasi commento anche da parte sua. Non avrei voluto che assistesse a tutto questo, non voglio ferirla, ma non avrebbe dovuto seguirmi qui a Istanbul come se non avesse compreso quel che sono  andato a dirle non più tadi di ieri raggiungendola a Londra.

Poso lo sguardo su Sanem e colgo un'espressione che mai ho visto prima sul suo volto, mi guarda rapita, come concentrata a  studiare ogni dettaglio del mio viso o solo incapace di accettare il significato e l'importanza di quel che ho appena detto.

"Tebrikler, congratulazioni signor Divit, vi auguro tutto il meglio per il vostro imminente fidanzamento".

La voce cordiale e festosa di Fabri stride con le facce serie di tutti quelli che si trovano nella stanza, a parte lui sembra che nessuno dei presenti abbia preso bene il nostro legame.

"Già, tebrikler, congratulazioni Can"  E' Polen, con tono gelido,  a ripetere le parole di Fabri attirando in questo modo su di sè la sua attenzione ed uno sguardo ammirato. "La signorina è?".

Un silenzio irreale nella stanza accoglie la sua domanda, sto per rispondere  quando è Polen stessa a parlare. "Sono Polen Aydiz, l'ex fidanzata di Can, piacere di conoscerla".

Fabri sembra sorpreso, probabilmente ora capisce il motivo della tensione che ha regnato nella stanza fino ad ora. Gira uno sguardo interrogativo verso di me che devo cercare  di tirarmi fuori da questa situazione assurda.

"Siamo rimasti in ottimi rapporti, siamo amici da sempre ed è passata a trovarmi per congratularsi con noi. Ora se vogliamo andare signor Fabri".
Gli faccio un segno di invito verso la porta ancora una volta.
"Alle 15.00 ho un altro appuntamento, è meglio muoverci subito se vogliamo parlare della tempistica della campagna. Vieni anche tu Sanem, mi affiancherai durante questa riunione per cominciare a dare maggior risalto all'aspetto creativo  del tuo stage, sono sicuro che avrai tanto da imparare da questo incontro".

Deren cerca di protestare: "Ma, Can..."

Le lancio uno sguardo ammonitore che sembra comprendere all'istante troncando immediatamente le sue rimostranze. Deve cambiare atteggiamento, al di là del fatto che Sanem sia la mia fidanzata o meno, non mi piace il  modo che Deren ha  di rapportarsi con i collaboratori dell'agenzia.

Sempre tenendo la mano di Sanem esco  dal mio ufficio senza degnare di uno sguardo Huma o Polen. Non sono le benvenute e voglio rendere ben chiaro come la penso. Non so perché Polen abbia deciso di venire fino a qui, quale sia la sua vera motivazione, ma non voglio che metta in imbarazzo in alcun modo Sanem come invece mi sembra ben intenzionata a fare.

La riunione si rivela fruttuosa, come ero sicuro sarebbe  successo. Superato l'imbarazzo iniziale, Sanem  ha saputo dare un contributo importante all'incontro con domande argute e suggerimenti molto brillanti. Non c'è niente da fare,  sono arrivato a capire che è unica e speciale in tutto quel che fa questa donna che a quanto pare sarà presto mia moglie.

Terminato l'incontro con Fabri lasciamo la sala riunioni  sorridendo,  entrambi soddisfatti del lavoro fatto. Tra noi  finalmente si è instaurata un'atmosfera rilassata ed  è indubbio che  siamo in grado di lavorare veramente bene insieme.
"Penso che sia meglio  che torni alla tipografia Can,  probabilmente fra poco le stampe saranno pronte".
Deren, che è subito dietro di noi sulla porta della sala riunioni, interviene subito. "Sì Sanem, vai alla tipografica e riporta le stampe appena pronte".
" Ti accompagno...".
"Caaaan, hai dimenticato l'incontro con la Serversaz? Devi assolutamente esserci questa volta, non riusciamo proprio a trovare un punto d'incontro con il CEO sulla location per le riprese dello spot".