Can
I miei occhi fissi nei suoi, aspetto che parli.
E' combattuta, lo vedo chiaramente, ha paura di lasciarmi avvicinare troppo e io non voglio farle pressione. Ho deciso da tempo di essere paziente e darle spazio e modo per riabituarsi a me."Sanem, stai tranquilla, sto benissimo anche seduto qui stanotte. Bevi il tuo tè e rilassati, godiamoci questo bel fuoco".
Prende piccoli sorsi fissando intensamente le fiamme che proiettano ombre sul suo viso giocando con la luce che si riflette cangiante nei suoi occhi.
Decido di alleggerire l'atmosfera dicendo la prima cosa che mi passa per la mente. "Ho sempre amato la montagna, la neve, le viste spettacolari una volta guadagnata la vetta, ma il fuoco accesso in una baita è da sempre sinonimo di quiete e tranquillità per me. Anche dopo le arrampicate più insidiose arrivare ai rifugi e bere una cioccolata calda davanti al fuoco è la più bella delle ricompense".So bene di stare parlando a vanvera ma non è un problema, sembra funzionare e in breve la vedo rilassarsi facendomi domande sulle scalate che ho fatto sulle vette più alte del mondo. In qualche modo riusciamo a recuperare l'atmosfera di poco prima, godendo della compagnia l'uno dell'altra senza la preoccupazione di dover pesare ogni parola.
Il tempo passa in fretta, mi alzo più volte ad alimentare il fuoco con nuova legna poi, quando comincio a vedere che a fatica riesce a tenere gli occhi aperti a causa del sonno la invito ad andare a dormire.
"Aspetta solo un attimo"
Raggiungo la camera da letto e nell'armadio trovo lenzuola, coperte e cuscino che porto in salone dove Sanem ha lasciato la poltrona per andare in cucina a riporre le tazzine in cui abbiamo bevuto.
Sposto le poltrone e creo un giaciglio di fortuna sul folto tappeto di pelliccia piazzato proprio davanti al focolare. Quando dal cucinino torna in salotto mi lancia uno sguardo perplesso.
"Ma Can, non starai scomodo in terra?"
Le sorrido cercando di essere il più possibile convincente.
"No, assolutamente, anzi, l'ho fatto diverse volte e mi piace molto dormire davanti al fuoco. Durante i miei viaggi nel mondo mi sono abituato a dormire in ogni condizione, non è un problema".
Continua ad essere incerta.
"Ne sei proprio sicuro?".
Faccio un gesto deciso con la mano indicando la camera da letto.
"Vai a dormire, sei stanca, non preoccuparti per me, starò benissimo".
Mentre aggiungo altra legna al fuoco la sento muoversi tra il bagno e la camera, quando chiude la porta della camera dietro di sé aspetto qualche minuto e poi inizio a togliere i vestiti per andare a dormire. Non mi accorgo della porta che si apre, sento solo un' esclamazione soffocata alle mie spalle che richiama la mia attenzione mentre sto poggiando i pantaloni che ho appena tolto sulla spalliera della poltrona.
Mi giro e vedo Sanem davanti alla tenda che chiude il vano cucina ferma ad osservarmi in silenzio con uno sguardo intenso. La lascio fare, non mi muovo rimanendo immobile sotto la sua esplorazione minuziosa mentre io decido di fare lo stesso con lei.
La camicia di notte che le ho comprato le sta d'incanto. Quando ho organizzato questo week end a sorpresa non ho voluto mettere le mani tra le sue cose per preparare un borsone con il necessario per la notte quindi ho acquistato della biancheria nuova e mi è piaciuta particolarmente questa semplice camicia di notte di seta nera.
Le scivola sul corpo come una seconda pelle, lo scollo in pizzo, lunga fino al ginocchio con abbinata una vestaglia kimono dello stesso tessuto.
Non posso negare che mentre sceglievo quel tessuto impalpabile per qualche istante ho lasciato vagare la mia immaginazione, fantasticando di vedergliela indosso cercando di indovinare come quel tessuto etereo sarebbe ricaduto sulle sue forme che, con la gravidanza, si sono fatte più piene, ancora più femminili. E non sbagliavo, è una visione vederla lì, con i capelli sciolti sulle spalle ed i piedi scalzi . Ad un certo punto sembra scuotersi dall'immobilità in cui era caduta e scostando la tenda che conduce in cucina farfuglia: "Avevo sete..."
Sparisce nella piccola stanza, ma non passa molto che sento un rumore improvviso di vetri infranti. Mi precipito a vedere cosa sia successo e la trovo là, circondata dalle schegge della brocca dell'acqua andata in frantumi.
"Ferma, non ti muovere".
Vado di corsa ad indossare gli scarponi e torno in cucina dove cercando di evitare i pezzi di vetro più grandi la raggiungo prendendola in braccio per portarla in camera da letto. Una volta arrivato davanti al grande baldacchino la lascio andare e nel farlo il suo corpo, coperto solo dal tessuto impalpabile di seta, sfiora il mio vestito solo dai boxer.
Una volta poggiati i piedi per terra alza il viso verso di me mentre le mie mani la tengono ancora ai fianchi, i nostri occhi si incontrano come incapaci di lasciarsi così come i nostri corpi sembrano non volersi allontanare l'uno dall'altra.
La sua mano è ancora sul mio braccio, pian piano la sento risalire alla spalla, al collo fino a poggiarsi delicate sulla mia guancia.
In risposta le mie sembrano dotate di vita propria iniziando a muoversi per compiere lo stesso percorso su di lei, lasciano quindi i sui fianchi per risalire tra il torace ed le braccia, poi alle spalle, il mento per incorniciarle infine il viso.
Ho paura anche a respirare, non voglio spezzare questo incantesimo che mi riporta alle sensazioni di quell'unica notte in cui il mio sguardo ha incontrato il suo e in un istante tutto ha perso d'importanza. Le bugie, i tradimenti, tutto è stato dimenticato per lasciare spazio solo a passione urgente e irrefrenabile, ma non è questo che può succedere questa sera. E' troppo presto, c'è ancora troppo distanza tra noi, tante cose non chiarite, piuttosto quel che vorrei è abbracciarla, sentirla vicino, stringerla a me per non lasciarla più, ma non oso toccarla.
Non voglio sbagliare ancora, questa volta non posso abbandonare il buon senso, devo rispettare lei e i suoi desideri quindi semplicemente chiudo gli occhi e lascio cadere la fronte contro la sua. Inspiro il suo profumo poggiando le mani sulle braccia per avvicinarla a me, mi basta questo, non chiedo altro. E' quindi con mia enorme sorpresa invece che sento le sue braccia salire a stringermi al collo mentre allontana il viso dal mio, mi guarda con uno sguardo serio, determinato per poi posare le sue labbra sulle mie.Ora sì che rimango senza fiato, non mi aspettavo un gesto del genere da parte sua, lo speravo ma mi sembrava un miraggio lontano che non so se sarei mai riuscito a raggiungere.
Lascio che sia lei a dettare le regole del gioco, che continui posando piccoli baci incerti sulle mie labbra per poi approfondire il bacio con decisione ed è allora che mi lascio andare. La stringo più forte a me, porto le mani tra i suoi capelli guidandola ad assecondare l'assalto delle mie labbra.Perdo la cognizione del tempo mentre sento il mio respiro che come il suo si fa più affannoso, ma questa volta un barlume di lucidità mi tiene legato alla realtà di un rapporto difficile che ha bisogno di essere ricostruito a piccoli passi e con tanta attenzione.
Non voglio fare mosse avventate di cui domani magari lei si potrebbe pentire oltre ad avere un vago timore che agendo senza pensare potremmo fare del male al bambino in questo stadio di una gravidanza complicata.
Porto le mani ad incorniciarle il viso, lascio le sue labbra scendendo con una scia di piccoli baci lungo il collo fino alla spalla, poi percorro il percorso inverso fino alle labbra. Assaporo per qualche istante la sensazione meravigliosa che mi riporta al ricordo del nostro primo bacio, quello tra due sconosciuti che non sono stati capaci di dimenticarsi. Pian piano però mi stacco per fermarmi a guardarla intensamente. E' bellissima, con gli occhi lucenti di passione e le labbra turgide dei miei baci, è quasi irresistibile, ma so che è giusto così, il nostro rapporto è iniziato nel peggiore dei modi ed ora ha bisogno di tutta la cura possibile.Mi lancia uno sguardo interrogativo mentre scendo con una carezza lungo il suo braccio fino a prendere la sua mano per farla ruotare su se stessa. Una volta che è tra le mie braccia, la sua schiena contro il mio petto, la guido verso il letto dove mi sdraio portandola con me.
Mio Dio com'è giusta tra le mie braccia, è perfetta ed è esattamente qui che sento che appartiene e devo fare in modo che ci torni, per sempre.
Nascondo la testa tra i suoi capelli, inspiro quel suo meraviglio profumo poi sussurro nel suo orecchio: "Yavaşça, yavaşça, piano, piano Sanem, facciamo un passo alla volta. Voglio costruire con te un vero rapporto questa volta, basato su tanti sentimenti diversi: fiducia, rispetto, comprensione e condivisione. Non voglio affrettare le tappe, in passato lo abbiamo fatto ritrovandoci sposati da perfetti sconosciuti se non addirittura da acerrimi nemici, ora che ne dici se facciamo le cose per bene?".
Rimane in silenzio a lungo anche se è rilassata tra le mie braccia e non si oppone alla carezza leggere dalla mia mano sul dorso della sua, ho tanto paura che possa mal interpretare le mie azioni, pesare che la stia rifiutando. Il silenzio si protrae a lungo, mi sto per preoccupare seriamente quando semplicemente si fa più vicina a me poggiando il capo contro la mia spalla e intrecciando le sue dita alle mie.
"Hai ragione Can, pian piano. Impariamo a conoscerci prima di sbagliare di nuovo o prendere decisioni affrettate".La stringo più forte contro di me posando un bacio leggero sulla sua guancia.
"Iyi geceler aşkım tatlı rüyalar gör, buonanotte amore mio, fai sogni d'oro". La sento sospirare ed io sospiro felice insieme a lei.So che sto sognando ad occhi aperti, mi basta essere qui con lei tra le mie braccia per sapere che è inevitabile che la magia succeda di nuovo ... che di nuovo, ancora e ancora, mi innamoro di lei.
Sognando, sto sognando
O sono davvero sdraiato qui con te?
Tesoro, prendimi tra le tue braccia
E anche se sono completamente sveglio,
so che il mio sogno si sta avverando
E oh, mi sono innamorato di nuovo
Basta un tocco e poi succede ogni volta
Eccomi, mi innamoro di nuovo e quando lo faccio
Non riesco a trattenermi, mi innamoro di te
Magia, deve essere magia
Il modo in cui ti tengo
quando la notte sembra proprio volare
È facile per te portarmi a una stella
Il paradiso è quel momento in cui ti guardo negli occhi.
E oh, mi sono innamorato di nuovo
Basta un tocco e poi succede ogni volta
Eccomi, mi innamoro di nuovo e quando lo faccio
Non riesco a trattenermi, mi innamoro di te
Non riesco a trattenermi, mi innamoro di te
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Decisioni improvvise
FanfictionQuell'attimo di gelosia, la decisione improvvisa di prendere la sua mano e trascinarla via da quella festa e da quell'uomo invadente, ha dato un corso del tutto inaspettato alla mia vita e alla sua. Sono Can Divit, un albatross inquieto, possessiv...