Mosca

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Capitolo 4

Da su si sente uno sparo, corro giù per vedere chi è stato, ma non è stata nairobi, quindi risalgo su da rio. Intanto cerco denver, che lo trovo fuori dal bagno sporco di sangue

Io: c-che ti è successo
Denver: ho dovuto uccidere uno
Io: c-come
Denver: ho dovuto...tu che hai
Io: Berlino ha fatto picchiare da Helsinki r-rio
Denver: ei ei calma ok? Ci sono io adesso
Io: ti prego non lasciarmi qui da sola anche tu
Denver: sei l'unica persona che non lascerai mai da sola...davvero

Lo abbraccio, forse qui dentro, apparte Nairobi, è l'unico di cui mi fido e non vorrei perderlo, odio i passi falsi, i passi falsi mi fanno perdere la fiducia con le persone, da così non fare più promesse. Lo so dovevo farlo anche con rio, ma è mio fratello, ed è l'unico della mia famiglia con cui ho un legame ben stretto. Invece con denver, ho fatto di tutto, denver è qualcosa che ho ma non potrò mai avere, credo che si capisca no? Mi stacco dall'abbraccio e torno nella specie di mensa, dove stanno litigando su perché hanno fatto uccidere un ostaggio, io mi siedo su una sedia in silenzio, facendo finta che io sono invisibile per gli altri. Rio chiama il professore, evidentemente berlino sa qualcosa che noi non sappiamo. Mosca subito capi che denver, suo figlio, aveva ucciso l'ostaggio, ed era crollato, voleva che suo figlio non faceva cazzate.

Flashback:
Mentre spazzo un po' per terra entra mosca con cautela

Mosca: Ciao sidney
Io: ei mosca
Mosca: che combini
Io: pulisco
Mosca: Sei brava
Io: lo so, ho imparato da sola, mai nessuno mi ha insegnato nulla
Mosca: tua mamma?
Io: una stronza
Mosca: tuo padre?
Io: peggio...vorrei un legame come quello tuo e di denver
Mosca: beh, non così tanto
Io: perché?
Mosca: denver in questa rapina non doveva esserci,  ma dopo aver capito il piano, lo buttai dentro. Mi venne a prendere in prigione, era felicissimo, ma non così tanto, sapevo che aveva combinato guai, aveva perso 800 pasticche di un polacco.
Io: e quindi ha pensato di portarlo qui
Mosca: si, sperando che non continua a fare cazzate
Denver: scusatemi
Io: eccolo qui
Denver; ciao sidney...arrivederci

Fine flashback ritorno alla rapina
Sapevo che adesso mosca, stava per uccidere suo figlio per quello che aveva fatto, berlino gli corse dietro. Nessuno lo seguì, lo lasciammo fare, sapevamo che berlino non poteva ucciderlo, ma sapeva che mosca poteva fare qualcosa.
Io scesi a controllare gli ostaggi con rio, cercano di capire a chi hanno sparato, gli stiamo dicendo di tutto, pur di non far capire che abbiamo sparato a qualcuno. Mentre rio li sorveglia, io salgo su e trovo mosca sdraiato sul pavimento del bagno

Io: cosa è successo
Berlino: ha avuto un attacco di panico, Nairobi è andata a prendere acqua e zucchero
Io: ah...denver
Denver: ti prego, non lasciarmi adesso solo
Io: tranquillo, non lo farei mai, lo sai
Mosca: ciao piccola sidney
Io: Ciao mosca, eccola nairobi
Nairobi: ti rimbocco come un bambino, va bene mosca

Denver lascia suo padre li e mi abbraccia, lo tengo stretto a me, credo che denver è l'unica persona di cui non si merita nulla, insieme a Mosca. Poi con l'aiuto di helsinki e berlino, lo portano nella specie di mensa e lo fanno riposare, denver è molto premuroso nei confronti di suo padre, anzi lo è sempre stato.

Inizio flashback
Mentre sono sulla terrazza a guardare le stelle, noto denver che si siede accanto a me.

Io: denver
Denver: non stai dormendo?
Io:non ho sonno
Denver: dai dimmi che hai
Io: ho paura che va tutto male, tutto
Denver: Sidney non devi preoccuparti, anzi, mio padre dice sempre che le cose devi farle anche se senza che te lo dicono
Io: lo vuoi tanto bene per seguire i suoi insegnamenti
Denver: molto Sidney molto, è l'unico che ho, l'unico.

Sorrido alle parole che ha detto, all'improvviso lo ritrovo attaccato alle mie labbra, come se ci avessero messo il nastro adesivo. Il bacio lo ricambio, ha le labbra più belle e buone che avrei mai baciato, grazie mosca per avermi dato denver

Fine flashback e ritorno rapina
Mentre tutti stanno ai loro posti, io sorveglio mosca, e all'improvviso lo vedo svegliarsi, e si alza

Io: ei ei piano, devi riposarti, sdraiati mosca
Mosca: Sidney
Io: Mosca posa questa pistola...ecco bravo,
Mosca: devo andare
Io; Mosca no. Dopo si incazzano con me
Mosca; sta tranquilla
Io: Mosca sta fermo
Helsinki: che stai facendo mosca
Rio: Non lo dovevi sorvegliare
Io: sei alzato, io non riesco a farlo stare fermo
Tokio: mosca
Denver: che succede
Io: Mosca si è alzato ed è scappato
Tokio: brava sidney brava
Helsinki: NON APRIRE IL PORTONE MOSCA
Io: Mosca no no no

denver si catapulta a prendere mosca davanti al portone insieme a Helsinki e oslo. Lui si lancia su mosca cercando di fargli cambiare idea su quello che pensa. Lo so è colpa mia, ma non posso fare più nulla, tokio corre a chiudere la porta e io sono...bloccata, non riesco a fare nulla, sono una...che fa solo guai, soltanto guai. Il portone si chiude, e tokio mi guarda male. Lancio il fucile per terra e me ne torno sopra, chiudendomi nel bagno. Io non dovevo essere qui! Non dovevo! Non lo so se mi hanno rincorso dietro, sicuramente se succede qualcosa...io non faccio nulla. Intanto sento delle voci, da fuori il bagno.

Tokio: Manca Sidney
Denver: Dove è andata
Rio: si sente in colpa in questo momento, è nascosta da qualche parte
Denver: perché?
Rio: per prima
Tokio: denver la cerchiamo dopo, usciamo sulla terrazza
Mosca: Denver smettila di fare lo stronzo ok?
Denver: Ci siamo, usciamo adesso.

Si allontanano, credo che sono andati sulla terrazza. Sono incazzata con me stessa, mi faccio talmente schifo, che do un calcio alla porta facendomi del male. Sento della urla dal terrazzo...hanno ucciso Arturo roman.

𝗥𝗮𝗽𝗶𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹'𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 [𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗲 𝗽𝗮𝗽𝗲𝗹]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora