scacco matto

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Capitolo 8.


Era domenica, giusto le ore 12:05. Giusto 50 ore di rapina e io già non c'è la facevo più, volevo scomparire, andare via o perfino morire. Non riuscivo a stare più con i piedi per terra, avevo troppa paura per continuare la rapina. Sentivo ogni giorno le notizie, e parlavano sempre di noi, ma nessuno sapeva che nel mezzo della rapina c'ero io di 16 anni, senza essere una ricercata. Mentre tutti gli altri si, sanno le identità di rio e anche quella di tokio, adesso chi toccherà? A qualcun'altro sicuro. Ma io non riesco più a far parte di questa rapina. . .stava diventando un po' troppo per me. Ero sempre chiusa nella specie di mensa senza avere nessun incarico da Berlino, forse sapeva quello che stavo passando, anche se era molto più grande di me, ma molto, lo vedevo come un padre che mi spiegava tante di quelle cose che io non avevo mai capito.

Flashback:
Mentre sono fuori a guardare le stelle, sento dei rumori, tanto da girarmi e lanciare qualcosa contro qualcuno. Si avvicina ed è berlino

Io: cristo berlino, con più calma la prossima volta
Berlino: la pazza che mi ha tirato le cose in questo caso sei tu
Io: mi sono spaventata
Berlino: sai, ti spaventi un po' troppo ultimamente
Io: ho paura, ho paura che avrò li dentro una crisi di nervi tanto da non essere "capibile"
Berlino: si dice se stessa
Io: non mi veniva la parola, ma comunque quello
Berlino: devi stare tranquilla, io non ti darò nessun comando ok?
Io: va bene, ma come usciremo da li?
Berlino: Beh, per ora lo saprai solo tu, poi il professore lo dirà agli altri. Ti ricordi quando hai studiato la piantina  tutta la zecca di stato dall'alto
Io: certo, chi se lo dimentica
Berlino: non appena entriamo, aiuterai gli altri a posizionare gli ostaggi nel modo in cui potranno scavare, dove ci sarà la rete fognaria
Io: scapperemo da lì? Ma ci potranno trovare
Berlino: Ma noi non usciremo da li...usciremo da un altro tunnel, perché si trova a 26 metri da ogni altro lato fognario
Io: Wow

Fine flashback ritorno alla rapina
Intanto cerco denver, ho bisogno di lui, urgentemente, solo Denver sapeva farmi stare bene in tutti i sensi, era la sua ora di riposo e doveva essere nella sua specie di mensa, ma li non era, lo cerco dappertutto, non credo che sia da Monica, o spero per davvero che non sia con lei, tra di noi, c'era qualcosa...si c'era, è successo tutto la prima volta che ci avevamo visti, ed era nata una scintilla tra di noi. Sentivo gli applausi di tutti per Arturo che si era alzato e per il signor torres che aveva stampato tantissimi soldi per noi, ma in questo momento non me ne fregava di questo ma di denver. Entro nel bagno e trovo rio che distribuisce delle cose

Io: s-scusate
Rio; sidney, scusateci
Io: Hai visto denver?
Rio: cosa hai?
Io: hai visto denver?
Rio: no..perché
Io: per nulla, grazie allo stesso
Tokio: che succede qui?
Io: tokio hai visto denver?
Tokio: non ancora
Io: Va bene
Rio: Che hai Sidney.
Io: Nulla ho detto

Esco dal bagno e continuo con la ricerca di denver, ho paura che davvero sia da monica, forse dovevo lasciarla morire, ma sembravo una persona cattiva dopo. Mentre cammino, noto la tv accesa, e inizio a guardarla insieme agli altri. Nairobi va chiamata a berlino, perché è in televisione...hanno trovato anche lui. Andreas de follawoias

𝗥𝗮𝗽𝗶𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹'𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 [𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗲 𝗽𝗮𝗽𝗲𝗹]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora