l'arrivo della banda.

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Capitolo 1

Mi chiamo Sidney, è non il mio vero nome, città dell'australia. Sono una ladra, Non ho mai chiamato i miei genitori nella rapine, anzi, mi odiano a morte in verità. Quindi col cazzo che li chiamo, mentre scappo da un volante di polizia, mi accorgo di una macchina rossa che mi chiede di salire, prendo lo skate e salgo, spero di aver fatto la cosa giusta. Si accosta da una parte talmente nascosta che non si vede da nessuna parte, non ho neanche una pistola, vi starete chiedendo "sidney serve la pistola" non avrebbero paura di una ragazzina con una pistola penserebbero o che non la usare o che è giocattolo quindi vado di pugni.

Io: chi cazzo sei
Professore: credo che mi dovresti ringraziare per averti salvata
Io: col cazzo, chi cazzo sei
Professore: ti aiuterei a essere ricca se accetti a far parte di una rapina
Io: ricca tanto
Professore: più di un milione
Io: ci sto

E così ho accettato quell'incarico, un incarico pazzesco. Li ho conosciuti tutti, tutti tranne una persona, rio..., non lo vedevo da anni ormai. Mentre entriamo nella casa abbandonata mi accorgo di quanto è strana, ci porta fino a una stanza che sarebbe un aula

Professore: Benvenuti, io sono il professore, e vi ringrazio di avere accettato questa offerta di lavoro. Vivremo qui per 5 mesi, per studiare come portare a termine la rapina, senza sbagli, e senza sangue, perché dovremmo essere importanti per il popolo, e non degli inutili stronzi che uccidono persone senza senso. Per il momento non vi conoscete, o spero, e non voglio nessun nome, nessuna domanda personale e nessuna relazione personale.
Tokio: professore...cosa rapineremo?
Professore: rapineremo la zecca di stato

Giorno della rapina: Venerdì 8:35
Rio: chi ha scelto le maschera
Berlino: perché?
Rio: non fa paura
Io: ei ei ei bada come parli, è strafiga
Denver: chi è lo scemo con i baffi?
Mosca: Salvador Dalí, un pittore spagnolo
Denver: ma fanno paura i pupazzi per i bambini, maschere di topolino con una pistola penserebbero che siamo matti e faremo una strage
Io: ma che cazzo dite, ve lo detto è strafiga
Rio: perché l'hai scelta tu?
Io: ovvio, chi pensavate che l'aveva scelta?
Denver: ecco perché fanno schifo
Io: chiudi la cazzo di bocca

Tutto quello che avevamo programmato in 5 mesi iniziava ora, il professore sapeva come entrare, entrare facilmente scortati dalla polizia, si lo so è strano ma mai quello che ha pensato il professore. Ci avvicinano alla polizia e puntiamo 5 pistole alla tempia, e si mettono paura, dio hanno davvero paura di una ragazzina di 16 anni?!. Aprono il furgone dove ci sono le bubbine di carta per banconote, carichiamo tutto sul furgone e io, Tokio e nairobi scendiamo dal furgone

Berlino: voi guiderete con una pistola puntata alla testa e quando vi chiameranno direte che è tutto ok.
Tokio: Nairobi guidi tu
Berlino: tokio non perdere d'occhio la ragazza...non possiamo fare errori
Tokio: ha 17 anni c'è la farò
Io: ei! Questa è un offesa
Tokio: perché quanti anni hai.?
Io: oh cazzo, non te lo posso dire
Nairobi: Gesù cristo non dirmi che sei piccola
Io: non sono piccola! Dio siete fastidiose
Tokio: sei tu che sei voluta venire
Io: no è stato il professore a farmi venire con voi, potevo benissimamente stare con gli altri!

Mentre guida stiamo attente a chi ci potrebbe vedere, hanno entrambe una parrucca tranne io, ve l'ho detto, non sono ricercata, e quindi non mi conoscono, penserebbero soltanto che sono in macchina con le mie amiche grandi no? È molto molto facile avere questo privilegio. Il professore ha detto che posso avere il mio skate con me, bene no? Almeno posso scappare se qualcosa va male. Arriviamo alla zecca e scendono i ragazzi, vedo allison è più grande di me di un anno. Tokio dice al professore che sono entrati nella zecca. Siccome nel piano io faccio parte della classe entro con calma anche io, e mi metto dietro al ragazzo con cui è l'agnellino, allison parker. La controllo, noto da dietro che tokio e nairobi che sono entrate, sento gli spari e credo che loro giù sono entrati mentre Tokio e nairobi insieme agli altri portano gli ostaggi. arrivano e fanno spaventare i ragazzi, prendo la pistola e li circondo. Vedo che non c'è allison

Tokio: stai qui
Io no vado io!

Corro di sopra a cercare l'agnellino, ma vedo che anche tokio è andata a cercarla, vado nei bagni, e si sta facendo una foto con un coglione?! Ma che cazzo...dio mio, ma che cogliona è!

Io: USCIRE!
TOKIO: eccoli berlino
Berlino: buongiorno signori e signore, io sono il capo, per prima cosa mi scuso, e da questo momento siete tutti i miei ostaggi, se obbedite sarete tutti salvi e vivi. Per calmarvi un po' ispirate e inspirate lentamente e con calma
Io: signori e signore, io qui sono la più giovane, e vi chiedo di dare ascolto a colui che vi parla, tranquilli non vi uccideremo, a me no che non ci fate incazzare, voi vorremo fare soltanto il nostro lavoro e farci obbedire, qui vorremmo essere quello che siamo, Arturo roman eh? Non tremare, sembri un bambino di 3 anni...e neanche non avrebbe paura. Sapete cosa vi dico? Noi siamo i vostri fottuti eroi. No quelli che fanno paura, ma gli eroi.
Denver: ecco, li abbiamo presi

Guardo denver, e lui guarda me, credo abbia detto qualcosa a qualcuno, qualcosa che tra di noi non si deve sapere. Il telefono suona e Berlino prende Monica gazzabite a rispondere il telefono, dio che stoffa ha quella signorina, la riporta tra gli altri, mentre io vado in una specie di mensa seguita a ruota da denver

Flashback:
Mentre sono in camera mia, sento bussare, mi alzo e apro la porta mentre entra denver, mi risiedo di nuovo sul mio letto aggiustando il mio amato skate,

Io: cosa c'è?
Denver: cosa stai combinando
Io; aggiusto questo stupido skate,
Denver: cosa è successo
Io: quando ho fatto l'ultima rapina, sono caduta, facendomi male e la ruota si è un po' distrutta ecco
Denver: fammi vedere
Io: tieni...però sta attento...che mi serve per domani
Denver: tranquilla

Mentre cerca di aggiustare il mio skate, mi bacia, non so a cosa consiste questo bacio, ma ricambio eccome, forse è l'unica cosa che volevo fare da quando ero qui. Baciarlo, baciare quella testa calda che si riporta dietro con sé.

Fine flashback e ritorno alla rapina
Guardo denver che si avvicina piano, ma appena cerco di guardarlo entrano anche tokio e rio, anche berlino. Un po' con lui no?!

Berlino: mettetevi i giubbotti siamo per uscire

Scendiamo con i borsoni e vestiti con la divisa, io non devo uscire con loro, devo controllare gli ostaggi con berlino quelli che escono sono Tokio, rio, denver e nairobi. Da dietro vedo arturo roman alzarsi la maschera, se ne accorge anche berlino, ma è perché è così idiota quel signore?! Vorrei farlo fuori. Ma berlino mi ferma

Berlino: eh no Sidney, ferma la tua testa cald-cosa cazzo è successo

Vedo all'improvviso tokio uscire di corsa fuori, seguita da rio, mentre Nairobi e Denver sono fermi fino a che non sparano anche loro. Sparando entrano dentro, vedo rio fermo a terra, no no no. Sposto via tokio e mi catapulto da lui

Io: rio, dio, cazzo hai fatto tokio!
Denver: tokio cazzo! Ci stavi per farci uccidere cazzo!
Rio con un sussurro: sono qui Mary...sono qui...

Lo abbraccio, scordandomi di tutti quelli che ci stavano guardando. Non voglio perdere mio fratello in questa cazzo di rapina.

Angolo autrice:
Scusate l'attesa ma ecco il capitolo e scusate la foto che non è ritagliata ma non ho memorie. Scusate tanto <3

𝗥𝗮𝗽𝗶𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹'𝗮𝗺𝗼𝗿𝗲 [𝗖𝗮𝘀𝗮 𝗱𝗲 𝗽𝗮𝗽𝗲𝗹]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora