parte 4: Diana & Cinque

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Cinque la guardò insicuro poi sospirò «e va bene, ma solo fino a quando non ti addormenti» chiarii
si sedette su una poltrona divarcando le gambe e la guardó, Diana peró non aveva intenzione di dormire era impegnata a fissare le mani di cinque e le vene che si notarono facilmente, dire che era incantata, era poco.

«vorrei tanto le tue mani su di me» pensó Diana

«dimmi dove le vuoi e ti accontento» rispose Cinque ironico; Diana non si accorse che quel pensiero lo disse ad alta voce, arossi violentemente, Cinque ridacchió, era davvero una bimba ingenua. Pensò

«lo dici a tutte?» domandó lei

«No, solo a chi voglio» gli rispose lui, Diana si alzó dal letto rangiungendo Cinque e si sedette sopra la sua gamba e gli toccó i capelli, quella conversazione era diventata cosi erotica che a quel tocco Cinque si eccitó.

con una mano prese la mano della ragazza e la portó alla patta dei Jeans.
a quel contatto Diana sussultó «ti sei eccitato»

«a quanto pare, ma succede con tutte, e poi noi non possiamo, in primo perchè sono come un fratello maggiore per te, e poi anche per tuo padre»

«Che importa? non lo saprà»

«non posso Bimba..sono fidanzato» a quelle parole diana sgranó gli occhi e si alzó velocemente

«perchè non lo hai detto subito?»

«l'ho detto»

Diana lo guardó era indecisa se cacciarlo fuori dalla stanza o farlo rimanere, quel ragazzo aveva uno strano effetto su di lei, non sapeva se ne era innamorata, ma lo attraeva.

«prima di Grace se ricordi»

Diana lo guardó, aveva ricevuto un pugnale, trafitto nel cuore, si laceró appena poi si fece coraggio

«dovresti andare» disse.

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