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DABI POV'S:

<Perché non passi la notte qui? Ormai si è fatto molto tardi.>

Questa frase, mi fece accendere una lampadina nella mente, un idea che spero si concretizzi questa sera stessa, così non esitai a rispondere.
<Sai hai ragione, si è fatto davvero tardi, penso che accetterò la tua proposta.>dissi, con un ghigno sul volto, ma che lui non vide.
<Allora nel caso potresti dormire sul divano, oppure se vuoi.. ti posso cedere il mio letto.>disse facendo leggermente spallucce.
<Va più che bene il divano.> dissi tranquillo.
<Buonanotte allora, a domani.>
<A domani.>
Nel mentre che il celestino si girava di spalle per avviarsi nella sua stanza, iniziai ad avvicinarmi silenziosamente verso di lui, gli abbracciai i fianchi in modo da far aderire la sua schiena contro il mio torace.
Presi a baciargli il collo e lo feci voltare lentamente con il volto nella mia direzione, mi fiondai sulle sue labbra e in quel momento riuscii a far congiungere le nostre bocche nuovamente nella stessa sera. All'inizio fù un bacio casto, dolce, ma poi si trasformò in uno famelico e pieno di passione; chiedetti l'accesso alla sua cavità orale picchiettando sui suoi denti con la lingua, me lo concesse un pò riluttante.

Cominciammo a baciarci, le mie mani vagavano lungo i suoi fianchi e disegnavano linee immaginarie; insinuai la mano sotto il tessuto della sua maglia accarezzandogli il ventre e afferrando successivamente fra le dita uno dei suoi bottoncini di carne.
Feci pressione sul suo capezzolo ed emise un piccolo gemito, lo costrinsi spalle al muro e presi a baciargli il collo succhiando ogni tanto un lembo di pelle lasciando delle macchie violace, i nostri bacini si scontrarono ed un gemito di puro piacere fuori uscì dalle sue labbra.
La mano che prima torturava il suo capezzolo scivolò lungo il torace fino ad arrivare al cavallo dei suoi pantaloni e presi a massaggiare il suo membro da sopra la stoffa.
<I-in ca- mhh~ in camera> ansimò
<Indicami la strada principessa> sussurro al suo orecchio con voce roca ed eccitata.
Ci dirigiamo nella stanza da letto, in pochi secondi lo spogliai completamente e lo buttai sul letto. Iniziai a contemplarlo e lo trovai dannatamente sexy, con quella pelle così chiara e quella chioma azzurra che mi ricordava tanto le onde del mare nelle giornate d'inverno; mi avvicinai a lui con cautela gattonando sul letto in modo predatorio e sensuale andando a mordere un lembo di pelle sull'addome poco sotto l'ombelico.
Mi staccai da lui e lo guardai negli occhi per qualche secondo, scesi all'altezza del suo membro già leggermente turgido, per poi risalire lasciando una scia di baci umidi su tutto il suo torace.
Mi sbarazzarsi di pantaloni e boxer ed una volta arrivato all'altezza del suo membro mi morsi un labbro e lo guardai ghignando, lasciai un piccolo bacio sulla punta della sua erezione incatenando i nostri occhi, senza mai distogliere lo sguardo. Inglobai la sua lunghezza, presi a muovere la testa su e giù iniziando a succhiare con vigore e nel mentre con una mano stringevo la sua coscia.
Avvicinai due dita alla sua bocca, segno che il ragazzo sotto di me, ormai un ammasso di fremiti e gemiti dovesse inumidirle. Inumidite per bene inserii 2 dita con prepotenza nella sua entrata iniziando a sforbiciare, mentre con la bocca continuavo a succhiare con ancora più vigore il suo membro eretto e pulsante.
Mi venne in bocca ed io ingoia tutto, mi sollevai sulle ginocchia e leccai gli angoli della mia bocca guardandolo negli occhi, mugolai di piacere, il suo liquido era così buono ma volevo di più.

Sfilai le dita che si trovavano ancora nella sua entrata, mi posizionai fra le sue gambe e lo penetrai con delicatezza
<Mhh~ sei così stretto-> mugolai.
<È-è la mia prima v-volta> ammettè ansimando.
Sgranai gli occhi e feci silenzio per alcuni secondi..
<Sarà molto più divertente allora..sta tranquillo ci andrò piano con te, non voglio un verginello sulla coscienza.>
Iniziai a muovere leggermente i fianchi in modo da farlo abituare, quella sua ammissione mi aveva letteralmente mandato il cervello in pappa, e quelle parole risuonano nella
mia mente..

"È la mia prima volta".."È la mia prima volta".."È la mia prima volta" 

continuava a martellarmi il cervello come un mantra e mi ritrovai a pensare..

Cazzo, sono il primo..sarò il primo a scoparlo, il primo a venirgli dentro..sto per impazzire.

Aumentai leggermente la velocità delle spinte, ero troppo eccitato per ragionare, non riuscivo davvero a capacitarmi di essere il primo e ciò mi eccitava ancora di più e andai ancora più veloce
<Mhh~ AH~ AAHHH~>

I suoi gemiti, sono pura poesia, lo scoperei di continuo.

<Cazzo- mhh~ s-sei così s-stretto ohh~ CAZZO!->
Ormai non facevo altro che ansimare e mordermi il labbro per il piacere, ma il celestino sotto di me era un ammasso di fremiti e gemiti e il mio cervello andava in visibilio.
Strinsi la presa sui suoi fianchi conficcando le mie unghie nelle sue carni, presi a spingere come un dannato aumentando sempre di più il ritmo.
I miei ringhi di piacere si facevano sempre più forti e i gemiti e le suppliche del ragazzo sotto di me non facevano altro che aumentare e diventare sempre più forti.
<Ahh~ CAZZOOH~ MHH~...D-D-DABIII AHHH~>
<SII CAZZO MHH~..T-Touya.. Touya è il mio nome...g-gemilo per me piccolo~>

I suoi gemiti.. DIO sono qualcosa di stupendo, sono musica per le mie orecchie, lo scoperei all'infinito

Pensai ormai del tutto senza i freni inibitori .
<AH~AAAH~ T-TOUYAAA DI-DI PIÙ!!>
Aveva chiesto di più e così decisi di accontentarlo, aumentai le spinte andando a colpire la sua prostata ripetutamente, il ragazzo sotto di me venne sul suo ventre gridando il mio nome tra ansimi e gemiti.

<AHH~> riversai il mio liquido al suo interno e sfilai il mio membro dalla sua entrata.
<S-sei stato m-magnifico> mi complimentai.
<Dovremmo rifarlo occhi di fuoco> continuai, per poi stramazzare sul letto affianco a lui.
<S-sono...d-d'accordo> parla ansimando e con voce stanca e si accoccolò sul mio petto.
<Che c'è occhi di fuoco sei stanco?><E dire che ci sono andato piano> lo sfottei un pò, ma non ebbi risposta.
<Oi, piccoletto, ci sei?> lo guardai e notai che stava dormendo.
<Tsk, adesso devo fargli anche da cuscino> borbottai tra me e me.
Lo guardai e.. aveva un viso così beato e rilassato,

È così carino, me lo scoperei di nuovo... ma più che altro penso di essermi innamorato, i colpi di fulmine forse esistono

Pensai.

AHH ma che diavolo mi prende? non posso davvero innamorarmi di questo ragazzo, sarà solo una scopata, domani tornerò a casa e addio per sempre.

Ripensai.

Rimasi a guardarlo finché non mi venne sonno e mi addormentai anche io abbracciato a lui beandomi del dolce profumo dei suoi capelli che sapevano di mandorla.
Prima di crollare in un sonno profondo lo strinsi a me e coprii entrambi con un lenzuolo, decisio di lasciargli un bacio fra i capelli e di stringerlo per i fianchi in modo tale che non se ne andasse l'indomani mattina.
<Dormi bene occhi di fuoco...alla fine il divano non è servito, abbiamo condiviso il letto> feci una pausa
<Mi dispiace solo per il fatto che domani non potrai camminare> risi interiormente e sorrisi guardandolo un'ultima volta, per infine crollare finalmente nelle braccia di Morfeo dove sognai la miglior scopata della mia vita.. ovvero quella con questo ragazzo che ora mi usa come cuscino personale.


Angolo me:
Allora inizio con il dire, scusate il ritardo, ma ei alla fine sono qui e nulla.
A presto ragazzi.
Touya.

𝙸𝙽𝙰𝚂𝙿𝙴𝚃𝚃𝙰𝚃𝙾 - IN PAUSA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora