Poesie al chiaro di Luna

Gatto nero

Fulvida bellezza dal pelo
nero come il carbone,
ipnotizzi con occhi
che danzano come fiamme,
ricordando l'ambra e l'occhio di tigre,
ma che splendono come il Sole.
Quando scappi,
ti muovi al pari di una ballerina,
ma attacchi come un leone

Quanto gioisco
nel sentire il tuo muso
strisciarmi affianco.
Ti conosco,
e so che vale più di mille baci.
Quanto mi rende felice
il tuo silenzio.
Quanto amore posso donarti,
senza sperare di riceverne in cambio.
Quanto a lungo posso guardarti,
senza stancarmi...

il tuo nero e fulvido pelo
ha tolto quel nero di ogni giorno
che mi intossicava gli occhi e
che copriva di cenere la mia camera.
Quel tuo canto di sirena
che mi chiamava,
quasi come fa un amico,
e a cui io rispondevo
prendendoti in braccio
come una mamma
che aiuta il suo bambino,
faceva alleggerire un po' il mio cuore

Se l'amore vero fosse una certezza
sarebbe così:
senza pretese,
senza costrizioni.
Se sei libero di scegliere con chi stare
quella libertà vale come un diamante
Chi vorrebbe mai
avere un animale da circo
che è costretto a fingere in catene,
dentro ad una gabbia?
Sarebbe ancora amore?

Io ti guardo,
e vorrei che non ci si potesse più parlare...
quante volte la parola umana
ha rovinato tutto?

Io ti ammiro
e vedo in te il riflesso della vita
senza ipocrisie,
senza falsità.
Io ti tocco,
e so che ancora prima che lo faccia
sei tu che mi hai già accettato,
e non ho bisogno di dimostrare niente
a nessuno

Vorrei poter anch'io
buttare dal tetto
questa matassa di fili contorti,
questo peso disumano,
questo groviglio impazzito.
Vorrei come te
Poter correre nel vento,
sentire il profumo dei fiori,
vedere nascere l'alba,
e calare la notte,
sorseggiare dalle acque di un fiume
e nutrirmi di ciò
che offre Madre Natura,
conoscere e convivere tra incertezze
e misteri senza perdere mai la via,
e trovare qualcuno
che si prenda cura di me
concedendomi di riposare
sul suo bel ventre,

e coccolarmi
nel momento di paura
quando tutto diventa più freddo