1. Luci rosse

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TW: la storia conterrà parti smut, aggiungerò man mani eventuali nuovi trigger warning.
Buona lettura<3.

Luci psichedeliche.
Testa che gira.
Alcol nelle vene.
Adrenalina in corpo.
Le mani di uno sconosciuto su di lui, attorno al suo collo, tra le sue gambe.

Simone lo aveva visto mentre erano sulla pista a poca distanza dentro quella piccola stanza impregnata di alcol, fumo e sudore.

Si erano guardati per qualche minuto prima che il ragazzo chiedesse a Simone di seguirlo con un cenno del capo.
Si erano chiusi nel bagno e avevano iniziato a spogliarsi il giusto necessario per potersi provocare piacere a vicenda.

Simone lo guardava negli occhi mentre quel ragazzo muoveva ritmicamente le mani su di lui, come se conoscesse esattamente i suoi punti deboli, come se avesse già toccato il suo corpo altre volte. Lo guardò mentre entrava in lui, proseguendo quel ritmo cadenzato, scandito da gemiti e sospiri di entrambi che riempivano la stanza.
L'aveva anelata per tutta la sera quella mano piena d'anelli attorno al suo collo e quando questa realizzò il suo desiderio gli parve di godere ancora più di quanto non stesse già facendo.

Quei minuti furono i cosiddetti minuti in paradiso per Simone.

Ed erano l'unica cosa che ricordava al suo risveglio.
Si era divertito e aveva bevuto tantissimo alla festa che uno dei suoi migliori amici, Matteo, aveva organizzato per il suo ritorno a Roma da Glasgow in cui aveva passato gli ultimi due anni della sua vita ma da cui era voluto andare via per svariati motivi.

Gli stessi che aveva voluto dimenticare a tutti i costi proprio la notte prima.

Si alzò lentamente.
Sentiva la gola asciutta, la salivazione azzerata. Aveva un disperato bisogno di acqua fresca.

I suoi occhi caddero sul suo riflesso nello specchio immediatamente di fronte al suo letto e li vide i segni della notte precedente, la sentiva ancora quella stretta attorno al collo e il formicolio nel basso ventre si risvegliò, tanto che dovette costringersi a pensare ad altro per farlo smettere.

Si vergognava anche per lo stato in cui si trovava ma era da tempo che non si divertiva in quel modo, era da tempo che non stava con i suoi amici di tutta la vita, era da tempo che non faceva sesso con tanta intensità, con tanta passione.

Ecco che il pensiero ritornava a quel ragazzo tanto misterioso.

Il pensiero della sua voce calda e pacata gli provocò un brivido alla schiena, chiuse gli occhi e gli parve di rivedersi in quel bagno, lo sentì anche mentre gli parlava.

«Aspe', aspe'» gli aveva detto Simone, ansimante, allontanando quel ragazzo che aveva già posizionato una mano attorno al suo collo, passandola sopra il suo pomo d'adamo accentuato «Non mi hai nemmeno detto come ti chiami»

Il ragazzo sbuffò una risata che mostrò i suoi denti perfettamente allineati e bianchi «Lo ritieni davvero tanto importante? C'ho le mani dentro ai tuoi pantaloni, non penso che il nome sia importante pe' presentasse, a 'sto punto»

E gli parve di sentirle scorrere quelle mani proprio dentro ai suoi pantaloni, l'eccitazione nuovamente presente, l'alcol ancora in circolo..

Simone sbarrò gli occhi e scosse la testa, si costrinse ancora una volta a non pensarci ma notava fosse difficile.

Trascinò i piedi fino alla porta della sua camera e poi fino alla cucina da dove sentiva provenire le voci di Dante e di Anita, la compagna del padre che lui aveva conosciuto solo tramite videochiamata.

Scese ancora stordito per il sonno, la mano sinistra impegnata a strofinare l'occhio sinistro perché la troppa luce gli provocava fastidio, così come gliene provocava sentire le voci dei due adulti intenti a chiacchierare attorno al tavolo della sala da pranzo.

Coordinate || Simone x ManuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora